ZPS caratterizzate dalla presenza di ambienti forestali
delle montagne mediterranee.
Misure di conservazione obbligatorie
- divieto di
impermeabilizzare le strade ad uso forestale;
- divieto di
forestazione con essenze arboree alloctone;
- divieto di
attività selvicolturali nel periodo 15 marzo-15 luglio;
- divieto di
tagliate contigue superiori a 20 ha nel corso della stessa stagione silvana;
tagli superiori nella stessa stagione silvana sono consentiti solo conservando
una fascia di 100 m tra le due tagliate adiacenti, fascia che può
eventualmente essere utilizzata nel corso di tagliate successive;
- è fatto
obbligo di lasciare almeno 10 esemplari arborei ad ha, di particolari
caratteristiche fenotipiche, diametriche ed ecologiche in grado di crescere
indefinitamente e 10 esemplari arborei ad ha morti o marcescenti, fatti salvi
interventi fitosanitari in presenza di conclamate patologie infestanti previo
parere dell’autorità di gestione della ZPS;
- divieto di
rimboschimento delle radure di superficie inferiore a 1 ha per le fustaie e
5000 mq per i cedui semplici o composti;
- nella
realizzazione di chiudende è necessario permettere il passaggio della fauna
selvatica;
Indirizzi per la gestione
Favorire l’avvicendamento all’alto fusto e alla disetaneità;
Attività agro-silvo-pastorali in grado di mantenere una
struttura disetanea dei soprassuoli e la presenza di radure e chiarie
all’interno delle compagini forestali;
Regolamentazioni connesse alle attività forestali in merito
all’eventuale rilascio di matricine nei boschi cedui, alla eventuale
indicazione di provvigioni minime, di norme su tagli intercalari, apertura di
nuove strade e piste forestali a carattere permanente;
Conservazione e creazione di prati all'interno del bosco
anche di medio/piccola estensione e di pascoli ed aree agricole, anche a
struttura complessa, nei pressi delle aree forestali.
Manutenzione, dei muretti a secco esistenti e realizzazione
di nuovi attraverso tecniche costruttive tradizionali;
Conservazione delle specie arbustive ed arborescenti del
sottobosco;
Interventi selvicolturali e gestionali utili all’aumento
della biodoversità e delle nicchie ambientali (stagni, alberi habitat, cataste
di legna e/o roccia, ecc.).
Nella realizzazione di piste forestali e/o viali parafuoco
evitare la frammentazione delle super
2. ZPS caratterizzate dalla presenza di
ambienti misti mediterranei.
Misure di conservazione obbligatorie
- divieto di
impermeabilizzare le strade ad uso forestale;
- divieto di
forestazione con essenze arboree alloctone;
- divieto di
attività selvicolturali nel periodo 15 marzo-15 luglio;
- divieto di
tagliate contigue superiori a 20 ha nel corso della stessa stagione silvana;
tagli superiori nella stessa stagione silvana sono consentiti solo conservando
una fascia di 100 m tra le due tagliate adiacenti, fascia che può
eventualmente essere utilizzata nel corso di tagliate successive.
- è fatto
obbligo di lasciare almeno 10 esemplari arborei ad ha, di particolari
caratteristiche fenotipiche, diametriche ed ecologiche in grado di crescere
indefinitamente e 10 esemplari arborei ad ha morti o marcescenti, fatti salvi
interventi fitosanitari in presenza conclamate patologie infestanti previo
parere dell’autorità di gestione della ZPS;
- divieto di
rimboschimento delle radure di superficie inferiore a 1 ha per le fustaie e
5000 mq per i cedui semplici o composti;
- nella
realizzazione di chiudende è necessario permettere il passaggio della fauna
selvatica;
Indirizzi per la gestione
- controllo
della vegetazione arbustiva nei prati e pascoli aridi;
-
manutenzione, senza rifacimento totale, dei muretti a secco esistenti e
realizzazione di nuovi attraverso tecniche costruttive tradizionali e
manufatti in pietra;
- ripristino
di prati e pascoli tramite la messa a riposo dei seminativi;
- pratiche
pastorali tradizionali estensive;
-
conservazione del sottobosco;
- Favorire
l’avvicendamento all’alto fusto e alla disetaneità;
- Attività
agro-silvo-pastorali in grado di mantenere una struttura disetanea dei
soprassuoli e la presenza di radure e chiarie all’interno delle compagini
forestali;
Regolamentazioni connesse alle attività forestali in merito
all’eventuale rilascio di matricine nei boschi cedui, alla eventuale
indicazione di provvigioni minime, di norme su tagli intercalari, apertura di
nuove strade e piste forestali a carattere permanente;
Conservazione e creazione di prati all'interno del bosco
anche di medio/piccola estensione e di pascoli ed aree agricole, anche a
struttura complessa, nei pressi delle aree forestali.
- nella
realizzazione di piste forestali e/o viali parafuoco bisogna evitare la
frammentazione delle superfici boscate e l’eccessiva riduzione del bosco;
3. ZPS caratterizzate dalla presenza di
ambienti steppici.
Misure di conservazione obbligatorie
- divieto del
dissodamento con successiva macinazione delle pietre nelle aree coperte da
vegetazione naturale;
- divieto di
impermeabilizzare le strade rurali esistenti e di nuova realizzazione;
Indirizzi per la gestione
-
mantenimento e ripristino di piccole raccolte d’acqua e pozze stagionali
-
manutenzione, senza rifacimento totale, dei muretti a secco esistenti e
realizzazione di nuovi attraverso tecniche costruttive tradizionali e
manufatti in pietra;
- controllo
della vegetazione arbustiva nei pascoli aridi;
-
incentivazione delle pratiche pastorali tradizionali estensive;
- ripristino
di pascoli aridi tramite la messa a riposo dei seminativi;
-
coltivazione di essenze officinali con metodi di agricoltura biologica.
4. ZPS caratterizzate dalla presenza di
colonie di uccelli marini.
Misure di conservazione obbligatorie
- Obbligo di
segnalazione delle colonie riproduttive di uccelli delle specie coinvolte e di
vietare l’accesso, l’ormeggio, lo sbarco, il transito, la balneazione, le
attività speleologiche, di parapendio e di arrampicata a meno di 100 metri
dalle colonie medesime durante i periodi di riproduzione, se non per scopo di
studio e di ricerca scientifica espressamente autorizzati dall’ente gestore,
nei seguenti periodi. Berta maggiore 15 marzo-30 settembre, Berta minore 1
marzo-30 luglio, Gabbiano corso 15 aprile- 15 luglio;
Indirizzi per la gestione
Controllo dei predatori introdotti dall’uomo, in particolare
ratti, e controllo con metodi non cruenti dei cani e gatti, previo parere
dell’autorità di gestione della ZPS nel rispetto della normativa vigente in
materia;
5. ZPS caratterizzate dalla presenza di zone
umide.
Misure di conservazione obbligatorie
- divieto di
prosciugamento, anche solo temporaneo, delle zone umide, o delle variazioni
improvvise e consistenti del livello dell’acqua, o della riduzione della
superficie di isole zone affioranti. Sono fatte salve le operazioni di
prosciugamento delle sole vasche salanti delle saline in produzione;
- divieto di
bonifica delle zone umide naturali e seminaturali;
- divieto di
interventi di controllo ovvero gestione della vegetazione spontanea arborea,
arbustiva e erbacea all’interno delle zone umide e delle garzaie, attraverso
taglio, sfalcio, trinciatura, incendio, diserbo chimico, lavorazioni
superficiali del terreno, durante il periodo riproduttivo dell’avifauna 1
marzo-15 luglio, fatti salvi interventi straordinari di gestione previa
autorizzazione dell’ente gestore;
- divieto di
taglio della vegetazione interessata da garzaie nei periodi di nidificazione 1
marzo-15 luglio, fatti salvi interventi straordinari di gestione previa
autorizzazione dell’ente gestore;
- divieto di
utilizzazione dei diserbanti e del pirodiserbo per il controllo della
vegetazione della rete idraulica (canali di irrigazione, fossati, scoline e
canali collettori);
Indirizzi per la gestione
-
mantenimento di depressioni temporaneamente inondate nei terreni agricoli, dei
ristagni nei fossati e di fossati stessi.
-
realizzazione di impianti di pioppicoltura solo su superfici agricole;
- particolare
attenzione mantenimento dei cicli di circolazione delle acque salate nelle
saline abbandonate al fine di conservare gli habitat con acque e fanghi
ipersalati idonei per Limicoli, Sternidi e Fenicottero;
- interventi
di taglio delle vegetazione, nei corsi d’acqua con alveo di larghezza
superiore ai 5 metri, effettuati solo su una delle due sponde in modo
alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di
habitat idonei a specie vegetali e animali;
- creazione
di isole e zone affioranti idonee alla nidificazione in aree dove questi
elementi scarseggiano a causa di processi di erosione, subsidenza,
mantenimento di alti livelli dell’acqua in primavera;
-
incentivazione al mantenimento di bordi di campi gestiti a prato per almeno 50
centimetri di larghezza;
-
trasformazione ad agricoltura biologica nelle aree agricole esistenti contigue
alle zone umide;
-
realizzazione di sistemi per la fitodepurazione;
- gestione
periodica degli ambiti di canneto da realizzarsi solamente al di fuori del
periodo di riproduzione dell’avifauna, 1 settembre - 1 febbraio, con sfalci
finalizzati alla diversificazione strutturale, al ringiovanimento, al
mantenimento di specchi d’acqua liberi, favorendo i tagli a rotazione per
parcelle ed evitando il taglio raso;
- ripristino
di steppe salate, zone umide temporanee o permanenti, ampliamento di biotopi
relitti gestiti per scopi esclusivamente ambientali, in particolare nelle aree
contigue a lagune costiere, saline laghi tramite la messa a riposo dei
seminativi
- utilizzo di
tecniche per il risparmio idrico e introduzione di colture a basso fabbisogno
c idrico e utilizzo di fonti di approvvigionamento idrico sostenibili, tra cui
reflui depurati per tamponare le situazioni di stress idrico estivo.
- adozione di
pratiche ecocompatibili nella pioppicoltura, tra cui il mantenimento della
vegetazione erbacea durante gli stadi avanzati di crescita del pioppeto, il
mantenimento di strisce non fresate anche durante le lavorazioni nei primi
anni di impianto, il mantenimento di piccoli nuclei di alberi morti, annosi o
deperienti;
-
regolamentazione della realizzazione di sbarramenti idrici, degli interventi
di artificializzazione degli alvei e delle sponde tra cui rettificazioni,
tombamenti, canalizzazioni, arginature, riduzione della superficie di isole
e/o zone affioranti;
- adozione di
interventi di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua;
6. ZPS caratterizzate da presenza di corridoi
di migrazione.
Misure di conservazione obbligatorie
- divieto di
utilizzo del parapendio nei periodi compresi tra i mesi di Marzo e Maggio e i
mesi di Agosto e Ottobre.
Indirizzi per la gestione
-
conservazione delle aree aperte in cui si creano le correnti termiche
utilizzate dagli uccelli veleggiatori;
-
sorveglianza e monitoraggio durante il periodo di migrazione.
7. ZPS caratterizzate dalla presenza di
valichi montani ed isole rilevanti per la migrazione dei passeriformi e di
altre specie ornitiche.
Indirizzi per la gestione
- Incentivare
la riduzione dell’inquinamento luminoso.
-
Conservazione e Realizzazione di aree trofiche adatte all’alimentazione delle
specie.
Articolo 7