TITOLO I Disposizioni generali
ARTICOLO 1
(Principi ispiratori e obiettivi)
1. La distribuzione
automatica dei carburanti per uso autotrazione costituisce " pubblico
servizio" ai sensi e per gli effetti del primo comma dell' art. 16 del DL
26 ottobre 1970, n. 745, concernente i
provvedimenti urgenti per la ripresa economica, convertito, con modificazioni,
nella legge 18 dicembre 1970, n. 1034.
2. La Regione Puglia,
in esecuzione di quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio
Ministri 8 luglio 1978 e dal piano energetico nazionale approvato dal CIPE in data 10 agosto 1988, con la presente
legge emana le norme che attuano la razionalizzazione della rete di
distribuzione automatica di carburanti per uso autotrazione e disciplinano l'
esercizio delle funzioni amministrative delegate dallo Stato ai sensi della
lett. a) dell' art. 52 del DPR 24 luglio 1977, n. 616.
3. Della presente legge
sono parte integrante le tabelle in allegato " A", che hanno
validita' quinquennale dalla data di entrata in vigore della legge medesima.
ARTICOLO 2
(Fonti normative e rinvii)
1. Per il conseguimento
delle finalita' previste dal precedente art. 1, le fonti legislative e
amministrative statali di riferimento, alle quali si fa rinvio per tutto quanto
non previsto con la presente legge, sono:
a) l' art. 16 del DL
26- 10- 1970, n. 745, convertito, con modificazioni, nella legge 18- 12- 1970,
n. 1034, concernente la disciplina dei distributori automatici di carburante
per uso di autotrazione;
b) il DPR 27- 10- 1971,
n. 1269, concernente le norme per l' esecuzione dell' art. 16;
c) il DPR 12- 1- 1971,
n. 208, modificato con DPR 16- 1- 1979, n. 28 e 17- 11- 1986, n. 1024;
d) il DPCM 11- 9- 1989;
e) le direttive del
Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ( CIPE) del 10- 8-
1988;
f) il DM 24- 11- 1984,
concernente gli impianti di metano per uso autotrazione.
2. Per l' esercizio
delle funzioni amministrative, la Regione si avvale, ai sensi dell' art. 107
del DPR 24- 7- 1977, n. 616, degli uffici tecnici dello Stato.
ARTICOLO 3
(Definizioni)
1. Ai fini della
presente legge si intende per:
a) RETE: l' insieme dei
punti vendita stradali abilitati alla distribuzione di carburanti e
lubrificanti per uso di autotrazione;
b) IMPIANTO: l'
unitario complesso commerciale costituito da uno o piu' apparecchi di
erogazione automatica di carburanti per uso autotrazione, compreso il metano ed
il GPL, con le relative attrezzature ed accessori.
c) EROGATORE o
DISTRIBUTORE: il complesso di attrezzature (pompa o sistema di adduzione,
contatore o misuratore, pistola o valvola di intercettazione, tubazioni di
collegamento, mediante le quali il carburante viene trasferito dal serbatorio
dell' impianto a quello dell' automezzo;
d) COLONNINA: l'
apparecchiatura contenente uno o piu' erogatori;
e) SELF - SERVICE PRE -
PAGAMENTO: la apparecchiatura a lettura ottica e/ o magnetica per la erogazione
automatica di carburanti per uso autotrazione della quale l' utente si serve
direttamente e per il cui funzionamento non e' necessaria l'assistenza di apposito personale;
f) SELF - SERVICE POST
- PAGAMENTO: la speciale apparecchiatura per la trasmissione a distanza dei
risultati di misura, usata direttamente
dall' utente con relativo pagamento ad apposito incaricato;
g) MODIFICA dell'
IMPIANTO:
1) la sostituzione del
distributore semplice con altro a doppia erogazione;
2) l' interramento di
altri serbatoi per prodotti gia' erogati o la sostituzione di quel li esistenti
con altri di maggiore capacita';
3) il cambio di
destinazione degli erogatori e dei serbatoi tra i prodotti gia' erogati dall'
impianto;
4) l' installazione di
un miscelatore tra prodotti gia' erogati;
5) il riposizionamento
delle attrezzature costituenti l' impianto;
h) POTENZIAMENTO DELL'
IMPIANTO:
1) l' aumento delle
colonnine;
2) l' aumento dei
prodotti erogabili;
3) l' installazione di
apparecchiature self - service pre - pagamento.
i) TRASFERIMENTO DELL'
IMPIANTO: lo spostamento di un impianto dall' attuale ubicazione su una nuova
posizione commerciale;
l) TRASFERIMENTO DELLA
TITOLARITA' DELLA CONCESSIONE: la voltura del decreto di concessione o ai
autorizzazione da un soggetto ad altro unitamente alla concessione in
proprieta' delle attrezzature costituenti l' impianto;
m) CONCENTRAZIONE: la
utilizzazione di decreti relativi ad uno o piu' impianti esistenti e
funzionanti, le cui attrezzature vengono trasferite su un impianto gia'
esistente ai fini della ristrutturazione e potenziamento di quest' ultimo;
n) TRASFERIMENTO E
CONCENTRAZIONE: la utilizzazione di decreti relativi a due o piu' impianti
esistenti e funzionanti, le cui attrezzature vengono trasferite e concentrate
su una nuova posizione commerciale per la realizzazione di un nuovo impianto;
o) INCOMPATIBILITA' TRA
IMPIANTO E TERRITORIO: la situazione di contrasto con l' area di ubicazione
determinata:
1) da intralcio al
traffico quando nel tratto di sede stradale prospiciente l' impianto,
indipendentemente dal fatto che su di esso la circolazione avvenga in un senso
o nei sue sensi di marcia e qualunque sia la larghezza della sede stradale
stessa, l'effettuazione del rifornimento di carburante comporta l' arresto del
flusso di traffico;
2) da eccessiva
vicinanza ad un semaforo, ad un incrocio, ad una curva o ad un dosso;
3) da necessita' di
salvaguardia del patrimonio storico - ambientale, qualora le strutture dell'
impianto impediscano la visuale, anche parziale, dei beni di interesse storico,
architettonico, urbanistico ed ambientale o costituiscano, comunque, elemento
di sovrapposizione e/ o di interferenza nell' unita' ambientale di un
particolare aggregato urbano o di zona di pregio ambientale;
4) da necessita' di
salvaguardia della incolumita' dei residenti.
p) INDICE DI
ELASTICITA': il rapporto tra la capacita' di erogazione della rete e la quantita'
di prodotti erogati;
q) SPOSTAMENTO DELL'
IMPIANTO: il riposizionamento coatto del punto di vendita sulla stessa
direttrice di marcia e nelle adiacenze
dell' attuale ubicazione.
ARTICOLO 4
(Tipologia di impianto)
1. Gli impianti
costituenti la rete sono classificati convenzionalmente nel modo seguente:
a) STAZIONE DI
SERVIZIO: l' impianto costituito da uno o piu' apparecchi a semplice o doppia
erogazione dei carburanti, con relativi serbatoi, che dispone di locali o
attrezzature per lavaggio e/ o grassaggio e/ o altri servizi all' autoveicolo
nonche' di servizi igienici e di eventuali altri servizi accessori;
b) STAZIONE DI
RIFORNIMENTO: l' impianto costituito da uno uno o piu' apparecchi a semplice o
a doppia erogazione dei carburanti, con relativi serbatoi, che dispone di
servizi igienici e di eventuali altri servizi accessori, con esclusione di
locali o attrezzature per lavaggio e/ o grassaggio e/ o altri servizi all' autoveicolo;
c) CHIOSCO: l' impianto
costituito da uno o piu' apparecchi a semplice o a doppia erogazione dei
carburanti con relativi serbatoi e da un locale adibito esclusivamente al
ricovero del personale addetto ed eventualmente all' esposizione di
lubrificanti od altri prodotti e accessori per autoveicoli;
d) PUNTO ISOLATO E/ O
APPOGGIATO: l' impianto costituito da uno o piu' apparecchi a semplice o a
doppia erogazione dei carburanti con relativi serbatoi ed eventuale pensilina
senza alcuna struttura sussidiaria.
ARTICOLO 5
(Zone omogenee comunali)
1. Il territorio
comunale, in relazione ai tipi di impianto consentiti, e' ripartito in quattro
zone omogenee:
a) la zona "
UNO" e' la zona " A" di cui al DM 2 aprile 1968, cioe' quella
parte del territorio interessata da agglomerati urbani che rivestono carattere
storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi,
comprese le aree circostanti, che per tali caratteristiche possono considerarsi
parte integrante degli agglomerati stessi;
b) la zona "
DUE" comprende le zone " B" e " C" di cui al DM 2
aprile 1968, cioe' quelle parti di territorio totalmente o parzialmente
edificate, diverse dalla zona A, o destinate a nuovi complessi insediativi;
c) la zona "
TRE" comprende le zone " D" e " F" di cui al DM: 2
aprile 1968, cioe' quelle parti di territorio destinate a nuovi insediamenti
per impianti industriali o ad essi assimilati ovvero destinati ad attrezzature
ed impianti di interesse generale;
d) la zona "
QUATTRO" e' rappresentata dalla zona " E" di cui al DM 2 aprile
1968, cioe' quelle parti di territorio destinate ad usi agricoli.
2. Tenuto conto della
ripartizione zonale del territorio comunale, sono previsti:
a) nalla zona "
UNO" gli impianti al servizio prevalente dell' utenza con abituale dimora
nei centri storici;
b) nelle zone "
DUE" e " TRE", a seconda della disponibilita' delle aree, gli
impianti al servizio dell' utenza stanziale ed itinerante e, percio', di tipo
chiosco, stazione di servizio, stazione di rifornimento;
c) nella zona "
QUATTRO" gli impianti di tipo stazione di servizio, stazione di
rifornimento.
3. Nella zona "
UNO", non essendo consentite nuove concessioni, l' esistenza di impianti
dovrà, comunque, non essere in contrasto con le disposizioni rivenienti del
terzo e quinto comma dell' art. 6 del DPCM 11 settembre 1989 e soggiacere alle
limitazioni del sesto comma del successivo art. 15.
ARTICOLO 6
(Strumenti urbanistici comunali)
1. I Comuni, tenuto
conto che l' attivita' di distribuzione dei carburanti per uso autotrazione ha
natura giuridica di pubblico servizio ai sensi del primo comma dell' art. 1
della presente legge, nella redazione o revisione dei propri strumenti
urbanistici genetali e/ 0 di attuazione devono prevedere ubicazioni idonee su
cui permettere l' installazione degli impianti.
2. Per il conseguimento
degli obiettivi di cui al precedente comma ed al fine di consentire il
sollecito trasferimento degli impianti nei casi previsti dagli articoli
seguenti, il Comune, laddove e' possibile, fara' ricorso all' esproprio per
causa di pubblica utilita' delle aree idonee individuate e, quindi, le
concedera', mediante stipula di apposita convenzione, ai titolari -
concessionari cui il trasferimento e' consentito.
ARTICOLO 7
(Commissione consultiva regionale)
1. Presso il competente
Assessorato al Commercio viene costituita la Commissione consultiva regionale,
della quale sono chiamati a far parte componenti residenti e/ o domiciliati in
Puglia in rappresentanza di enti e organizzazioni di categoria a carattere
nazionale aventi sede nella regione.
2. La Commissione
consultiva, presieduta dall' Assessore al Commercio o, per sua delega, dal
dirigente del Settore Commercio, si compone di:
a) un rappresentante
dell' Ente Nazionale Idrocarburi( ENI);
b) un rappresentante
dell' Unione Petrolifera;
c) un rappresentante
per ognuna delle tre Organizzazioni sindacali a carattere nazionale dei
commercianti all' ingrosso di prodotti petroliferi operanti in Puglia:
Assopetroli, Federpetroli, Competrol;
d) un rappresentante
dell' Associazione Nazionale Distribuzione Stradale del Gas Petrolio
Liquefatto( gpl);
e) un rappresentante
delle Organizzazioni a carattere nazionale delle imprese distributrici di
metano;
f) un rappresentante
per ognuna delle tre Organizzazioni sindacali a carattere nazionale della
categoria dei gestori degli impianti, piu' rappresentantive in Puglia: FIGISC,
FAIB, FLERICACISL;
g) un rappresentante
dell' Automobile Club( ACI);
h) un rappresentante
del Compartimento ANAS;
i) un rappresentante
dell' Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione( UTIF) di Bari;
l) un rappresentante
dell' Ufficio Tecnico Imposte di Fabbricazione( UTIF) di Lecce;
m) un rappresentante del corpo
Vigili del Fuoco, designato dall' Ispettorato regionale;
n) un rappresentante
dell' Unione regionale delle Camere di Commercio.
3. Le funzioni di
segretario sono svolte da un dipendente regionale in servizio presso il
Settore.
4. La commissione e'
nominata con decreto del Presidente della Regione o dell' Assessore al
Commercio, se delegato, sulla base delle designazioni effettuate dagli enti ed
organismi interessati e soggiace alla normativa della LR 12 agosto 1981, n. 45,
ed eventuali successive modifiche ed integrazioni.
5. La commissione dura
in carica cinque anni ed i suoi componenti possono essere confermati per il
quinquennio su richiesta dei rispettivi enti ed organismi.
6. Seguendo la
procedura di designazione e nomina degli effettivi, deve far parte della
commissione anche un componente supplente in sostituzione di ciascun
rappresentante effettivo.
7. La commissione, per l'
esercizio delle funzioni ad essa assegnate, puo' avvalersi di esperti senza
diritto di voto.
8. La commissione
consultiva ha facolta' di sentire anche i soggetti interessati ai problemi da
trattare.
9. In prima
convocazione le riunioni sono valide con la presenza della maggioranza assoluta
dei componenti e le deliberazioni sono validamente adottate con il voto della
maggioranza dei presenti. In seconda convocazione la commissione e'
regolarmente costituita con la presenza di almeno 4 componenti oltre al presidente
e le decisioni sono validamente adottate con il voto favorevole della
maggioranza dei presenti.
In caso di parita',
prevale il voto del presidente. Gli astenuti sono computati ai fini del quorum.
Le sedute di prima e seconda convocazione possono essere tenute nella stessa
giornata con l' intervallo di almeno un' ora.
10. L' ordine del
giorno deve essere inviato almeno otto giorni prima di ciascuna seduta.
ARTICOLO 8
(Compiti della commissione consultiva)
1. La commissione ha il
compito di esprimere pareri su questioni riguardanti l' attuazione della
presente legge ed in particolare:
a) sulle istanze di
rinnovo delle concessioni ovvero sulle istanze di conversione delle
autorizzazioni in concessione, solamente quando i relativi impianti insistono su
suolo pubblico ed il Comune, previa revoca della concessione del suolo per
ragioni di pubblico interesse, propone
alla Regione la conseguente revoca del titolo abilitativo all' esercizio;
b) sulle istanze di
trasferimento;
c) sulle istanze di
potenziamento;
d) sulle istanze di
nuove concessioni, sia stradali che per uso privato e per natanti, comprese
quelle di GPL e di metano;
e) sulle istanze di
sospensione dell' attivita' qualora il periodo di chiusura richiesto sia
superiore a sei mesi;
f) sulla ristrutturazione
e razionalizzazione del servizio notturno;
g) sulla razionale
localizzazione delle apparecchiature self - service pre - pagamento;
h) sulle istanze di
voltura dei decreti di concessione a favore di soggetti non titolari di altre
concessioni;
i) sulle questioni in
materia di orario rivenienti dalla LR 23 maggio 1980, n. 49, e successive
modifiche.
TITOLO II Impianti per uso pubblico
ARTICOLO 9
(Requisiti soggettivi del richiedente)
1. Il richiedente la
concessione per l' installazione e l' esercizio di un impianto di distribuzione
automatica di carburanti per uso autotrazione deve essere in possesso di tutti
i requisiti previsti dagli artt. 5, 6 e 7 del DPR 27 ottobre 1971, n. 1269.
ARTICOLO 10
(Domanda di concessione e contenuti)
1. La domanda di
concessione, in competente bollo e diretta alla regione Puglia - Assessorato
Industria, Commercio, Artigianato - Settore Commercio - Ufficio Carburanti,
deve indicare:
a) le generalita' il
domicilio ed il codice fiscale del richiedente o del legale rappresentante,
nonche', per le societa', i dati di cui al
primo e secondo comma dell' art. 2250 del codice civile;
b) la localita' in cui
si intende installare l' impianto;
c) la dettagliata composizione
dell' impianto con l' indicazione del numero dei distributori semplici o doppi,
del numero dei serbatoi con relative capacita', del tipo di carburante, del
serbatoio dell' olio esausto, nonche' delle quantita' massime, espresse in
metri cubi, di olio lubrificante e di petrolio lampante adulterato per uso riscaldamento
in confezioni diverse originali sigillate che si intendono detenere presso l'
impianto per la vendita al dettaglio;
d) la precisa
denominazione della strada o via comunale e della chilometrica, con relativo numero
nel caso di strada statale o provinciale;
e) il proprietario
dell' area su cui si intende installare l' impianto;
f) la documentazione da
cui risulti il possesso della capacita' tecnico - organizzativa ed economica;
g) il numero delle
altre concessioni di cui il richiedente sia eventualmente titolare;
h) la indicazione della
distanza tra la posizione del nuovo impianto e quella del piu' vicino
esistente, sia nello stesso senso di marcia che nel senso inverso.
2. Alla domanda deve
essere allegata la seguente documentazione:
a) dichiarazione
sostitutiva di notorieta' resa ai sensi dell' art. 18 della legge 4- 1- 1968,
n. 15, e successive modifiche, da cui risulti che per il richiedente non
sussistono le condizioni di incapacita' soggettiva previste dall' art. 7 del
DPR 27 ottobre 1971, n.1269;
b) atto di assenso, in
competente bollo ed autenticato nei modi di legge, o altro idoneo documento
comprovante la disponibilita' dell' area su cui si intende installare l'
impianto, qualora trattasi di suolo di proprieta' privata;
c) disegno planimetrico
in bollo a firma di tecnico abilitato da cui risulti:
1) la corografia della
zona di ubicazione dell' impianto;
2) l' esatta superficie
in metri quadri dell' area destinata all' impianto;
3) la posizione esatta
dei distributori e dei serbatoi, con la indicazione delle capacita', dei
prodotti e dei relativi collegamenti tra erogatori e serbatoi;
4) la precisa
ubicazione di tutti i locali destinati ai vari servizi dell' impianto con le
rispettive superfici e le distanze delle posizioni delle attrezzature;
5) la distanza dei
distributori e dei serbatoi da eventuali fabbricati adiacenti all' impianto;
6) copie di domanda e
di disegno planimetrico per gli enti ed organi ai quali necessita richiedere il
parere e l' autorizzazione di cui ai successivi artt. 11 e 12.
ARTICOLO 11
(Istruttoria delle domande)
1. Ricevute le domande
di concessione, l' Ufficio Carburanti procede all' esame preliminare delle
stesse respingendo con comunicazione motivata:
a) quelle presentate da
soggetti ritenuti non idonei in base alle disposizioni della presente legge;
b) quelle riferentisi a
localita' in cui l' installazione di un nuovo impianto sia in contrasto con le
disposizioni della presente legge.
2. Per le altre domande
si provvede a richiedere:
a) il parere del
Comando provinciale Vigili del Fuoco competente per territorio;
b) il parere dell' UTIF
competente per territorio;
c) il parere dell' ente
proprietario della sede stradale prospiciente l' impianto: ANAS o
Amministrazione provinciale;
d) il parere della
Capitaneria di Porto competente per territorio qualora l' area di ubicazione
ricada su suolo demaniale marittimo;
e) il parere della
Circoscrizione doganale qualora l' area interessata ricada in territorio
doganale;
f) il parere della Camera
di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura competente per territorio per
concessioni relative a nuovi impianti.
ARTICOLO 12
(Autorizzazione comunale)
1. Ai fini del
completamento del procedimento istruttorio delle domande, la Regione e' tenuta
a munirsi dell' autorizzazione comunale per quanto attiene alle condizioni di
viabilita' e di traffico, nonche' alle previsioni degli strumenti urbanistici,
sia che l' impianto vada a porsi su suolo comunale sia che si ponga su suolo
privato.
2. Nel caso di suolo
comunale, l' autorizzazione e' fornita con atto del Consiglio comunale o della
Giunta all' uopo delegata; nel caso di suolo privato, e' sufficiente il
provvedimento del Sindaco, previa acquisizione del parere della commissione
Edilizia comunale.
3. Le aree sottoposte a
vincoli impediscono al Comune il rilascio dell' autorizzazione sino a quando lo
stesso non ottenga il nullaosta della Sovraintendenza per i Beni Ambientali ed
Architettonici ovvero dell' Assessorato regionale all' Urbanistica qualora
trattasi di vincoli paesaggistici di cui alla legge 29 giugno 1939, n. 1497
(Protezione delle bellezze naturali).
4. L' autorizzazione
relativa agli impianti che erogano solo o anche GPL comporta l' esplicita
menzione che gli stessi non vanno a porsi nelle zone vietate, così come
individuate dall' art. 22 del DPR 12 gennaio 1971, n. 208 (contenente le norme
di sicurezza degli impianti di gas petrolio liquefatto), sostituito dall' art.
2 del DPR 16 gennaio 1979, n. 29.
ARTICOLO 13
(Durata e contenuto della concessione)
1. La concessione ha la
durata di anni diciotto e puo' essere rinnovata.
2. L' atto di
concessione deve contenere tutte le clausole, le modalita', le condizioni e le
prescrizioni previste dal secondo comma dell' art. 10 del DPR 27 ottobre 1971,
n.1269.
3. Sono, comunque,
riportate nell' atto di concessione le clausole, le condizioni e le
prescrizioni risultanti dai pareri degli organi ed enti interessati e dell'
autorizzazione del Comune.
TITOLO III Voltura, rinnovo ed estinzione della concessione
ARTICOLO 14
(Voltura delle concessioni)
1. La concessione,
fermi restandone i contenuti e la durata, puo' essere trasferita ad altro
soggetto, purche' quest' ultimo
acquisisca la proprieta' dell' impianto e possegga i requisiti previsti
dall' art. 9 della presente legge, non prima del decorso di cinque anni dalla
data del rilascio.
2. Nella domanda, che
deve essere inoltrata alla Regione, per ottenere l' autorizzazione al
trasferimento della concessione le parti, concessionario ed acquirente, devono
manifestare le rispettive volonta' di rinuncia e di assenso al trasferimento
della concessione, nonche' fornire tutte le indicazioni previste dall' art. 9 e
dalle lett. a) ed e) del primo comma dell' art. 10 della presente legge.
3. In calce alla
domanda va posta la sottoscrizione autenticata di entrambi i contraenti.
4. Ai fini della
verifica delle condizioni di cui al primo comma, alla domanda vanno allegati,
in originale o in copia autenticata, gli atti comprovanti, per legge, il
trasferimento della proprieta'.
5. Non e' consentita la
voltura concernente impianti che nel quinquennio solare antecedente la data di
presentazione della domanda non abbiano registrato erogazione per un periodo
superiore almeno a ventiquattro mesi.
6. Il decreto regionale
di assenso e' adottato previo accertamento d' ufficio della funzionalita' dell'
impianto e dei requisiti soggettivi del subentrante.
7. Sono di competenza
del Ministero dell' Industria, del commercio e dell' artigianato le funzioni di
cui al secondo comma dell' art. 2 del DPCM 11 settembre 1989.
ARTICOLO 15
(Rinnovo della concessione)
1. La domanda per
ottenere il rinnovo della concessione ovvero la conversione dell'
autorizzazione in concessione deve essere presentata dall' interessato alla
Regione, ai sensi del secondo comma dell' art. 16 del DPR 27 ottobre 1971, n.
1269, almeno sei mesi prima della
scadenza del periodo di validita' fissato nel decreto di concessione ovvero nel
decreto originario di autorizzazione: decorso tale termine, la concessione o l'
autorizzazione si intendono decadute.
2. Per decreto
originario deve intendersi il primo decreto concernente l' autorizzazione alla
installazione ed esercizio dell' impianto, per cui non hanno alcuna rilevanza
eventuali decreti emessi successivamente al primo per modifiche o per
potenziamento ovvero per voltura a terzi.
Qualora il decreto
originario non prescriva alcuna scadenza, la sua efficacia e' limitata a
diciotto anni.
3. L' emissione del
decreto regionale di rinnovo o conversione e' subordinata all' acquisizione, a
seconda dei casi, dei pareri favorevoli degli enti ed organi interessati, dell' autorizzazione del Comune, nonche'
dell' accertamento della idoneita' tecnica dell' impianto al sicuro e regolare
espletamento dell' attivita' da effettuarsi a cura del comando provinciale dei
vigili del fuoco ed, infine, all' accertamento della permanenza dei requisiti
soggettivi del richiedente.
4. Qualora si rendano
necessari lavori di ripristino o di regolarizzazione delle strutture dell'
impianto, deve essere diffidato il titolare, a mezzo raccomandata dell' ufficio
competente, assegnando un termine perentorio per la esecuzione dei lavori
stessi e disponendo, se necessaria, la sospensione dell' esercizio. In caso di
inottemperanza nel termine assegnato, la domanda di rinnovo viene respinta e,
nel contempo, si provvede alla revoca del titolo abilitativo all' esercizio
dell' impianto.
5. La domanda di cui al
primo comma del presente articolo, che deve contenere i dati previsti dalle lett.
a), c) e d) del primo comma del precedente art. 10, deve essere corredata dalla
documentazione indicata alle lett. a) e c) del secondo comma dello stesso
articolo, nonche' di copia dei decreti assistenti l' impianto. Con l' istanza
di rinnovo puo' essere richiesta anche la modifica o il potenziamento dell'
impianto.
6. Non sono rinnovabili
le concessioni relative ad impianti situati nella zona " UNO" di cui
alla lett. a) del primo e terzo comma del precedente art. 5, se incompatibili
con la normativa urbanistica e non in regola con quelle vigenti in materia di
licenza di accesso.
7. Agli impianti di cui
al comma precedente si applica quanto previsto dalla lett.a), secondo comma,
del successivo art. 18.
ARTICOLO 16
(Estinzione della concessione)
1. Per le cessazioni
delle concessioni valgono le norme di cui all' art. 18 del DPR 27- 10- 1971, n.
1269.
2. I provvedimenti di
cui al precedente comma devono essere motivati e devono stabilire il giorno di
cessazione dell' esercizio dell' impianto.
3. Si incorre, altresì,
nella decadenza quando viene sospeso l' esercizio dell' impianto per periodi
superiori a mesi due senza la prescritta autorizzazione ai sensi dell' art. 26
del DPR 27 ottobre 1971, n. 1269 e del successivo art. 19 della presente legge.
TITOLO IV Potenziamento, modifica, trasferimento e
concentrazione
ARTICOLO 17
(Potenziamento e modifica)
1. L' impianto puo'
essere potenziato con l' aggiunta di altro prodotto previa rinuncia alla
concessione di altro impianto
regolarmente in esercizio e la cui attivita' risulti sospesa con
autorizzazione.
2. A tal fine, la
domanda di potenziamento in competente bollo, recante tutte le notizie di cui
alle lett. a) e c) del primo comma del precedente art. 10 nonche' gli estremi
del decreto o dei decreti assistenti l' impianto, deve essere corredata di
planimetria bollata e firmata sulla quale dovra' risultare non solo la
consistenza attuale dell' impianto, ma anche quella futura con l' indicazione
di quanto previsto alla lett. c) del secondo comma dello stesso art. 10. Alla
domanda medesima debbono essere
allegati, altresì, copie della istanza e della planimetria occorrenti per
richiedere pareri ed autorizzazioni agli organi ed enti prescritti.
3. Agli impianti
esistenti possono essere aggiunti altri distributori per i prodotti gia'
erogati ai sensi del terzo comma dell' art. 7 del DPCM 11 settembre 1989. La
domanda di autorizzazione da parte del concessionario deve essere corredata dal
parere favorevole dei vigili del fuoco, dell' UTIF e dell' ANAS o dell' Amministrazione
provinciale qualora l' impianto prospetta su strada di loro pertinenza, nonche'
del parere Comunale espresso dal Sindaco o dall' Assessore delegato per
impianti installati su suolo del demanio Comunale. Prima della messa in
esercizio i nuovi distributori debbono essere collaudati dall' apposita
commissione.
4. Non saranno prese in
considerazione istanze di potenziamento qualora il decreto di concessione
ovvero l' originario decreto di autorizzazione assistente l' impianto stesso
scada nel biennio successivo. In tali casi la domanda medesima deve contenere
anche la richiesta di rinnovo della concessione o di conversione dell'
originario decreto di concessione, al fine di effettuare unica istruttoria e
conseguente unico provvedimento finale.
5. Non sono soggette ad
autorizzazione le modifiche contemplate dal quarto e sesto comma dell' art. 7
del DPCM 11 settembre 1989.
6. Le modifiche di cui
al quarto comma dell' art. 7 del citato DPCM, prima di essere realizzate,
necessitano della preventiva comunicazione alla Regione e del preventivo parere
favorevole dei vigili del fuoco e dell' ente proprietario della strada nonche'
dell' autorizzazione comunale, dove richiesta.
A lavori ultimati e
prima della messa in esercizio delle modifiche previste dalle lett. a), c) e d)
va chiesto il collaudo alla Regione, che vi provvede a mezzo dell' apposita
commissione. Per le modifiche dei restanti punti b), e), f) occorre, qualora
richiesto, l' accertamento del comando dei vigili del fuoco e dell' UTIF ai
fini della corrispondenza delle norme di sicurezza e fiscali.
7. Le detenzioni di cui
al sesto comma dell' art. 7 del gia' citato DPCM sottostanno al rispetto delle
norme di sicurezza. La loro consistenza, comunque, deve essere comunicata, ai
fini conoscitivi, alla Regione, che provvede a farne menzione nel primo
provvedimento autorizzativo in corso o, in mancanza, ad avvisarne l' UTIF.
8. La detenzione dell'
olio lubrificante in confezioni o del petrolio lampante adulterato ovvero l'
aumento di stoccaggio degli stessi prodotti non costituisce ne' modifica ne'
potenziamento dell' impianto. La domanda per il rilascio dell' autorizzazione
regionale deve essere corredata del benestare del comando dei vigili del fuoco.
9. Non sono consentite
eliminazioni di prodotti dagli impianti non previste da normative statali o
regionali.
10. In deroga al
precedente primo comma, limitatamente al prodotto gasolio e nel periodo di anni
due dalla data di entrata in vigore della presente legge, nei Comuni sprovvisti
di tale prodotto e contemplati dalla tabella IV - all. " A" - e'
consentito il potenziamento ad un solo impianto senza rinuncia ad altra
concessione. La domanda va presentata entro il termine di giorni novanta dalla
entrata in vigore della presente legge. In caso di piu' domande, sara' data
preferenza a quella riflettente un impianto con piu' ampio piazzale e con
erogato medio di benzina piu' alto nell' ultimo biennio. A parita' di
condizione prevarra' la data dell' originario decreto. Non saranno prese in
considerazione domande relative ad impianti non dotati di piazzale o, almeno,
di adeguato fuori strada.
ARTICOLO 18
(Trasferimenti e concentrazioni)
1. Il trasferimento
degli impianti ha lo scopo principale di favorire il decongestionamento di zone
abitate, ormai sature, e di dotare del servizio zone sprovviste o non
sufficientemente servite.
2. Per i trasferimenti
che si effettuano nell' ambito territoriale dello stesso comune, tenuto conto
della ripartizione zonale prevista al precedente art. 5, devono seguirsi i
seguenti criteri:
a) gli impianti ubicati
nella zona " UNO" e soggetti all' obbligo del trasferimento possono
ricollocarsi in qualsiasi altra zona del territorio comunale;
b) gli impianti ubicati
nella zona " DUE" possono trovare ricollocazione tanto nella stessa
zona quanto nelle zone " TRE" e " QUATTRO";
c) gli impianti ubicati
nella zona " TRE" possono trovare ricollocazione all' interno della
stessa zona e nella zona " QUATTRO";
d) gli impianti ubicati
nella zona " QUATTRO" possono trovare ricollocazione solo all' interno
della stessa.
3. Per i trasferimenti
che si effettuano fra comuni diversi nell' ambito della stessa provincia, ai
fini istruttori la Regione deve acquisire anche il parere del comune di origine
che, se negativo, e' da ritenersi vincolante solamente quando motivato dal
fatto che gli impianti da trasferire comprometterebbero irrimediabilmente in
loco il pubblico servizio. Sono, comunque, vietati i trasferimenti che facciano
aumentare il numero massimo degli impianti previsto in ogni comune dalla tabella
I, allegato " A".
4. Al fine di
riequilibrare e razionalizzare la rete, non e' consentito il trasferimento di
un solo impianto nell' ambito dello stesso comune o della stessa provincia.
Detto trasferimento su nuova posizione puo' essere autorizzato solo previa
rinuncia alla concessione di almeno due impianti, fatto salvo il trasferimento
coatto previsto dal comune con il piano di razionalizzazione di cui al
successivo art. 30 per riposizionamenti limitati al solo territorio comunale.
5. In caso di piu' domande,
sia si trasferimento che di trasferimento e concentrazione, presentate nell'
arco di tempo di giorni sessanta dalla prima e concernenti posizioni che si
escludono fra loro per la normativa della presente legge, sara' istruita quella
avente per oggetto il trasferimento e concentrazione di piu' impianti. A
parita' di condizioni, vale la data di presentazione.
6. Le domande devono
contenere tutte le notizie e le documentazioni previste dal precedente art. 10,
con esclusione di quelle relative alla lett. f) del primo comma e alla lett. a)
del secondo comma. Devono, altresì, essere corredate di copia dei decreti
relativi agli impianti da trasferire o da trasferire e concentrare nonche' da
idonea documentazione che ne comprovi il regolare funzionamento.
Per l' istruttoria si
segue la procedura contenuta nel precedente art. 10.
7. E' vietato ogni
trasferimento di impianti, comunque inteso, tra comuni di province diverse,
salvo i casi previsti dal successivo art. 22.
8. Sono prese in esame
soltanto le domande relative ad impianti funzionanti o la cui sospensione di
esercizio sia stata regolarmente autorizzata.
9. Non si considera
trasferimento di impianto il suo spostamento coatto sulla stessa direttrice di
marcia di strade statali o provinciali fino ad un massimo di metri lineari
duecento, nel rispetto della normativa prevista dalla presente legge, fatta
eccezione per le distanze di cui al terzo comma del successivo art. 20.
ARTICOLO 19
(Sospensione dell' esercizio)
1. L' esercizio degli
impianti non puo' essere sospeso senza la preventiva autorizzazione della
Regione tranne che per le ferie dei gestori previste dall' art. 19 della LR 23
maggio 1980, n. 49.
2. Per gravi e urgenti
ragioni di sicurezza o di pubblico interesse, la Regione puo' disporre la
immediata sospensione dell'esercizio
degli impianti e, se del caso lo svuotamento dei serbatoi.
3. La sospensione puo'
essere autorizzata per la durata di mesi sei per crisi di gestione; negli altri
casi, compresa la indisponibilita' del suolo pubblico o di proprieta' privata,
la sospensione puo' avere la durata di un anno. Con lo stesso provvedimento il
titolare della concessione o dell' autorizzazione deve essere diffidato a
rimettere in esercizio l' impianto entro il termine di sospensione accordato o,
in alternativa, a presentare domanda di trasferimento o di concentrazione. Nei
casi di trasferimento coattivo la sospensione puo' essere protratta per altri
due anni.
4. Trascorso
inutilmente il termine di cui al precedente comma, si provvede alla revoca del
decreto assistente l' impianto a meno che non penda vertenza giudiziaria tra
concessionario e gestore. In tal caso o per documentata causa di forza
maggiore, la sospensione dell' esercizio deve essere protratta fino alla
definizione della vertenza o fino alla cessazione della causa di forza
maggiore.
TITOLO V (Nuove localizzazioni, Self - service, GPL e
Metano)
ARTICOLO 20
(Ubicazioni nuovi impianti)
1. I nuovi impianti,
sia quelli per nuove concessioni che per trasferimento o per trasferimento e
concentrazione, devono essere installati in zone di espansione e di traffico
conformemente a quanto previsto dalle disposizioni della presente legge.
2. Fuori dai centri
abitati, lungo le strade statali e provinciali, il nuovo impianto non puo'
essere installato, sulla stessa direttrice di marcia, a distanza inferiore a
Km. 15 (quindici) da altro impianto sulle strade di grande comunicazione con
spartitraffico centrale gia' realizzato o in fase di realizzazione o
progettazione fatte salve le eventuali pratiche in corso di perfezionamento
alla data di entrata in vigore della presente legge. Negli altri casi, fermo
restando il numero complessivo degli impianti, tale distanza non deve essere
inferiore a Km. 10 (dieci) da altro impianto similare ubicato nella stessa
direttrice di marcia e non inferiore a Km. 5 (cinque) nel senso inverso.
Comunque, lungo il
primo chilometro di strada, statale o provinciale, a partire dalla
perimetrazione dell' abitato, formalmente delimitata dagli strumenti
urbanistici, i nuovi impianti derivanti da trasferimento e/ o concentrazione
possono essere ricollocati ad una distanza non inferiore a metri duecento in
entrambi i sensi di marcia.
3. All' interno dei
centri abitati ed in relazione al volume del traffico, l' impianto puo'
collocarsi a distanza non inferiore a metri trecento ad altro impianto nei
comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti ed a metri cinquecento nei
comuni con popolazione inferiore, misurata sul percorso piu' breve, sempre che
i Comuni medesimi non abbiano adottato il provvedimento di cui al terzo e
quarto comma del successivo art. 30.
4. L' accertamento
delle distanze e' riservato al Comune. Per le strade extraurbane la distanza va
misurata dal punto in cui e' installata l' apposita segnaletica indicante l'
inizio del centro urbano.
5. Qualora la nuova
area di ricollocazione dell' impianto ricada lungo una strada di grande
comunicazione intercorrente il territorio di piu' comuni p di piu' province e,
comunque, esterna ai rispettivi centri abitati, il trasferimento e la concentrazione
e' ammesso in deroga alle limitazioni della tabella I - allegato " A"
- della presente legge e ai contenuti del terzo comma del precedente art. 18 e
nel rispetto delle distanze stabilite dal presente articolo.
ARTICOLO 21
(Self - Service pre - pagamento)
1. La installazione
delle apparecchiature self - service pre - pagamento presso gli impianti e'
consentita previa rinuncia alla concessione di altro impianto installato e
funzionante (erogazione effettiva di carburante negli ultimi dodici mesi).
2. In deroga al
precedente comma ed in fase di prima attuazione della presente legge, tenuto
conto della carenza delle apparecchiature self - service pre - pagamento nella
regione, il numero di impianti che potra' essere dotato di dette apparecchiature
senza rinuncia alla concessione di altro impianto e' quello riportato nella
tabella VI - All. " A". Le relative domande vanno presentate alla
Regione entro il termine perentorio di giorni novanta dalla data di entrata in
vigore della presente legge. In ogni caso, ha priorita' assoluta la domanda che
rinuncia ad una concessione.
3. Il self - service e'
installato presso impianti provvisti anche di gasolio, preferibilmente ubicati
all' interno delle perimetrazioni urbane con il rispetto delle distanze
previste nel terzo comma del precedente art.20.
4. Ferme restando le
autorizzazioni rilasciate alla data del 31 dicembre 1977, per gli impianti dia'
autorizzati ad erogare benzina super attraverso il sistema self - service
pre-pagamento l' autorizzazione puo' essere estesa anche agli altri prodotti,
sempre che l' impianto possieda i requisiti previsti dal presente articolo.
5. Per le finalita' di
cui al precedente secondo comma e tenuto conto delle priorita' in esso
contemplate, nel caso di piu' domande intese ad ottenere la installazione dell'
apparecchiatura self - service pre-pagamento per uno stesso comune o quartiere,
l' autorizzazione e' rilasciata con priorita' per gli impianti:
a) dotati di piazzale;
b) con piu' alto
erogato medio annuo di benzine e gasolio negli ultimi tre anni;
c) con maggior numero
di carburanti erogabili.
6. Il trasferimento
dell' apparecchiatura da un impianto ad altro del medesimo concessionario nell'
ambito dello stesso comune e' ammesso solamente quando viene ad esserne servita
una zona o un quartiere sprovvisto.
Il medesimo
trasferimento tra comuni della stessa provincia e' ammesso purche' il comune di
origine non ne resti sprovvisto e il nuovo comune non ne sia dotato.
7. L' apparecchiatura
self - service pre-pagamento deve funzionare ininterrottamente.
In caso di inosservanza
e qualora la interruzione del servizio di protragga per piu' di due mesi per
anno solare l' autorizzazione puo' essere revocata su proposta del Comune.
ARTICOLO 22
(Impianti di gpl e di metano)
1. Fermo restando il
rispetto delle distanze di sicurezza sancite dal DPR 12 gennaio 1971, n. 208, e
successive modifiche ed integrazioni, gli impianti di gas petrolio liquefatto(
gpl) per uso autotrazione devono essere installati nei bacini di utenza
risultanti dalla tabella V, allegato " A", sia potenziando del
prodotto impianti gia' esistenti e sia consentendo l' installazione di nuovi
impianti per la distribuzione del solo gpl.
Il numero complessivo
dei punti di vendita sia misti che di solo gpl, non potra' essere superiore al
6% (sei per cento) del totale degli impianti di carburante programmati.
2. Il potenziamento di
un impianto esistente con il prodotto gpl si consegue previa rinuncia alla
concessione di altro impianto installato e funzionante ai sensi del primo comma
dell' art. 7 del DPCM 11 settembre 1989. La nuova concessione per gli impianti
di distribuzione del solo gpl ai sensi
del secondo comma dell' art. 6 del citato DPCM, non comporta alcuna rinuncia.
3. Il potenziamento o
la nuova concessione si consegue anche con il trasferimento da zone sature di
province diverse del solo decreto di gpl se coesistente con altri prodotti
sull' impianto.
4. Per piu' domande
concorrenti per una medesima localita' e' data preferenza a quella tesa a
realizzare il potenziamento. Per piu' domande simili deve preferirsi quella che
potenzia un impianto con piu' alto erogato nell' ultimo triennio.
5. Ferme restando le
zone di cui al precedente primo comma, le nuove installazioni o i potenziamenti
sono assentiti quando l' area prescelta sia ubicata:
a) al di fuori di un
bacino di influenza di un impianto di gpl preesistente delimitato da una
circonferenza avente il raggio di Km. 7 (sette);
b) a distanza non
inferiore a Km. 25 da altro impianto similare o da altra localizzazione
prescelta sia sulla stessa direttrice che nel senso inverso di marcia per
strade statali o provinciali e comunque fuori del raggio di cui alla lett. a).
A tali distanze si deroga
solamente per i capoluoghi di Bari e di Taranto nonche' per trasferimenti di
impianti, misti o di solo gpl, nell' ambito dello stesso bacino, a condizione
che l' area prescelta sia ubicata al di fuori di un raggio di Km. 3 da altro impianto di gpl.
6. Oltre alle
localizzazioni indicate nella tabella V, allegato " A", al fine di
completare la distribuzione omogenea degli impianti sul territorio regionale,
nuove installazioni di distributori o impianti eroganti gpl potranno essere
realizzati purche':
a) non venga superato
il limite del 6% del totale dei punti di vendita di tutti i carburanti della
regione;
b) l' erogato medio di
gpl dell' impianto piu' vicino non sia stato inferiore a duemilioni di litri
nell' ultimo triennio;
c) si pongano in comune
sprovvisto di prodotto con popolazione superiore a 20.000 abitanti o, se
inferiore, purche' rientrante in un bacino di utenza infracomunale con
popolazione superiore a 20.000 abitanti.
In quest' ultimo caso,
il bacino di utenza e' dato dalla somma degli abitanti dei comuni all' ultimo
censimento, non distanti tra loro piu' di 10 Km.
d) sussistano le
distanze minime di cui al precedente quinto comma.
7. Le domande di cui al
primo comma, con le modalita' dell' art. 10, in fase di prima applicazione, vanno
presentate entro il termine perentorio di novanta giorni dalla data di entrata
in vigore della presente legge. Le successive, sino all' esaurimento delle
localizzazioni di cui al primo comma, vanno presentate inderogabilmente entro
il 30 giugno di ogni anno. Non saranno prese in considerazione le domande
relative a localizzazioni non inserite nella tabella V - allegato "
A" - sino a quando la stessa non sia stata completata.
8. Fermo restando il
rispetto delle distanze di sicurezza sancite, gli impianti per la distribuzione
del metano per uso autotrazione possono essere installati nei bacini di utenza
risultanti dalla tabella VII - allegato " A". Altri impianti di
metano possono essere realizzati in bacini di maggiore prevedibile utenza compatibilmente
a ragioni tecnico - economiche connesse alla condotta di adduzione del metano.
9. Le domande per la
installazione degli impianti di metano per uso autotrazione devono essere
conformi a quanto previsto dal precedente art. 10, nonche' alle disposizioni
del DM 24 novembre 1984. Coloro che alla data di entrata in vigore della
presente legge sono in possesso di autorizzazione per l' esercizio dell'
impianto di metano hanno diritto ad ottenere la concessione previa apposita
istanza alla Regione.
ARTICOLO 23
(Istruttoria delle domande di self - service, di gpl e di
metano)
1. Le domande per la
installazione delle apparecchiature self - service pre - pagamento e quelle per
gli impianti di gpl e di metano, prima della richiesta di pareri e
autorizzazioni agli organi ed enti prescritti, devono essere sottoposte all'
esame della Commissione consultiva regionale carburanti.
2. Con provvedimento
motivato verranno respinte le domande le cui posizioni saranno ritenute non
idonee per l' utenza, sentita la Commissione consultiva regionale carburanti.
3. Fermo restando il
disposto del comma IV del precedente art. 22, nel caso che piu' domande di solo
gpl o di metano concorrano per una medesima localita' o bacino, si deve tener
conto della posizione prescelta e dei conseguenti vantaggi per l'utenza, sia stanziale che itinerante.
4. Per le istanze
afferenti la sola installazione dell' apparecchiatura self - service
pre-pagamento l' emissione del decreto autorizzativo e' subordinata alla
presentazione del certificato di prevenzione incendi e della licenza UTUF,
purche' ancora validi. La messa in esercizio e' subordinata al solo
accertamento del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, che deve darne
comunicazione alla Regione e all' UTIF.
TITOLO VI Nuove concessioni e impianti stagionali
ARTICOLO 24
(Nuove concessioni)
1. I rilasci di nuove
concessioni per l' installazione e l' esercizio di impianti di distribuzione
automatica di carburanti sono
consentiti:
a) previa rinuncia alla
concessione di due impianti installati e funzionanti e con le modalita' di cui
al primo comma dell' art. 6 del DPCM 11 settembre 1989;
b) per gli impianti di
distribuzione di solo gpl con le modalita' e i limiti di cui al secondo comma
del succitato art. 6;
c) per gli impianti di
distribuzione di sol o metano;
d) per i nuovi impianti
derivanti da trasferimento con concentrazione di almeno due impianti esistenti
e funzionanti o con sospensione autorizzata;
e) nei Comuni
sprovvisti di impianti di distribuzione di carburanti risultanti dalla tabella
II - Allegato " A".
2. Le nuove concessioni
afferenti gli impianti di cui alle lett. a), d) ed e) del precedente comma si
intendono completi di benzine, gasolio e miscela.
ARTICOLO 25
(Impianti stagionali)
1. Gli impianti con
esercizio limitato ad un determinato periodo dell' anno si considerano
stagionali sempre che ci sia richiesta in tal senso da parte del concessionario
o per quelli gia' installati e funzionanti, del concessionario e del gestore.
2. Nelle localita' o
frazioni di comuni situate nelle zone montane o lungo i litorali,
caratterizzate da turismo stagionale e distanti almeno 8 km. (otto) dal piu'
vicino impianto, possono essere realizzati nuovi impianti soltanto in
corrispondenza della chiusura di impianti esistenti e funzionanti in altre
localita' dello stesso comune o della stessa provincia, nel preciso rispetto
delle disposizioni previste dal precedente art. 18 e, comunque, dalla presente
legge.
3. Le richieste di
esercizio limitato vanno poste nell' ambito del periodo stagionale di maggior
flusso turistico e comunque non superiore a mesi sei per ogni anno. Durante il
periodo di esercizio accordato, l' impianto stagionale, al pari di tutti gli
altri impianti esistenti, e' obbligato all' osservanza degli orari di apertura
e chiusura, nonche' alle turnazioni domenicali e festive e della mezza giornata
di riposo infrasettimanale, pena la decadenza della concessione su proposta del
Comune.
4. Il decreto regionale
con il quale viene attribuita ad un impianto la qualifica di "
stagionale" e' emesso una volta acquisita, fra l'altro, l' autorizzazione comunale.
TITOLO VII Impianti per uso privato e per natanti e
prelievi in fusti
ARTICOLO 26
(Impianti ad uso privato)
1. Ai fini della presente
legge, per impianti ad uso privato si intendono gli impianti ubicati all'
interno di aree private non aperte al pubblico, quali stabilimenti, cantieri,
magazzini, depositi e simili, destinati all' esclusivo rifornimento degli
automezzi di proprieta' o di uso esclusivo dell' impresa o societa' operante
sulle aree stesse, nonche' gli impianti di proprieta' delle Amministrazioni
pubbliche con esclusione delle Amministrazioni dello Stato.
2. Le autorizzazioni
regionali di cui al precedente comma sono rilasciate purche':
a) sia dimostrata ed
accertata la effettiva necessita' e finalita' dell' impianto in relazione all'
attivita' e produttivita' dell' impresa o societa';
b) il parco degli
automezzi non sia inferiore a dodici con esclusione delle autovetture.
3. Le domande, in
competente bollo, devono contenere tutte le notizie di cui alle lett. a), b),
c) e d) del primo comma del precedente
art. 10 e devono essere corredate di:
a) disegno planimetrico
conforme a quanto previsto dalla lett. c), secondo comma, dell' art. 10 della
presente legge;
b) titolo di proprieta'
o contratto di fitto, debitamente registrato, dell' area su cui si intende
realizzare l' impianto;
c) dichiarazione
sostitutiva di notorieta' di cui alla legge 4 gennaio 1968, n. 15, e successive
modifiche, contenente l' elenco degli automezzi di proprieta' o in uso
esclusivo della impresa con estremi di targa e telaio;
d) certificato della
Camera di Commercio competente per territorio, di data non anteriore a mesi
tre, attestante l' iscrizione dell' impresa al registro ditte, nonche' l'
indicazione dell' attivita' esercitata e del legale rappresentante con i poteri
di ordinaria e straordinaria amministrazione nel caso di societa';
e) tre copie della
domanda e della planimetria.
4. Ai fini della
istruttoria della domanda, devono essere richiesti, ai sensi dell' art. 21 del
DPR 27 ottobre 1971, n. 1269, il parere del comando provinciale vigili del
fuoco e dell' UTIF, competenti per territorio, nonche' il parere comunale
espresso con provvedimento del Sindaco.
5. Il provvedimento di
autorizzazione ha la durata di anni diciotto, salvo piu' breve periodo su
esplicita dichiarazione del richiedente, e puo' essere rinnovato.
6. L' autorizzazione
deve contenere:
a) le clausole, le
modalita', le condizioni e le prescrizioni di cui al comma secondo dell' art.
13 della presente legge;
b) l' obbligo dell'
aggiornamento, con periodicita' triennale, dell' elenco degli automezzi che utilizzano l' impianto;
c) il divieto di
cessione di carburanti a terzi, sia a titolo oneroso che gratuito, con l'
avvertenza che in caso di inosservanza sara' revocata l' autorizzazione, salva
l' applicazione delle sanzioni penali di cui all' art. 16, comma quarto, della
legge 18 dicembre 1970, n. 1034.
7. L' autorizzazione
puo' essere revocata o sospesa per violazione degli obblighi imposti, nonche'
per motivi di pubblico interesse e per diminuzione degli automezzi riforniti
dall' impianto al di sotto del numero previsto dal secondo comma del presente
articolo.
ARTICOLO 27
(Impianti per natanti)
1. Ferme restando le
facolta' spettanti alla competente autorita' marittima, la Regione provvede al
rilascio delle concessioni per la installazione e l' esercizio di impianti per
l' esclusivo rifornimento di natanti, sia da diporto che per buncheraggio navi
e motopesca.
2. La concessione
afferente gli impianti per natanti e' accordata solamente in presenza di reali
e comprovate necessita' e puo' essere
rilasciata a soggetti che siano in possesso dei requisiti previsti dalla
presente legge.
3. Le istanze e la
relativa istruttoria devono essere conformi alle disposizioni contenute nella
presente legge.
4. Nel caso di
impianti" SIF - Schiavi Imposta di Fabbricazione" per motopesca e
buncheraggio navi e' richiesto anche il parere della circoscrizione doganale e
dell' Utif competente per territorio.
5. L' impianto per
natanti da diporto deve essere ubicato in posizione tale da rendere impossibile
il rifornimento ai veicoli stradali.
6. Non e' consentita la
concessione per nuovi impianti" SIF" qualora nel porto siano
installati e funzionanti altri impianti con erogato medio inferiore a duemila
tonnellate nel biennio solare precedente.
ARTICOLO 28
(autorizzazioni al prelievo e trasporto di carburante sul
posto di lavoro)
1. Gli operatori
economici che abbiano necessita' di rifornire i propri mezzi fissi o cingolati
direttamente sul posto di lavoro possono ottenere l' autorizzazione al prelievo
di carburante ed al trasporto sul posto di lavoro.
2. Le autorizzazioni di
cui al precedente comma, nel rispetto della normativa fiscale, devono essere
subordinate alle seguenti condizioni e prescrizioni:
a) il carburante deve
essere prelevato presso impianti stradali ubicati fuori della sede stradale
pubblica e dotati di ampio piazzale;
b) il carburante deve
essere prelevato in fusti o recipienti in ferro regolamentari ai fini della
sicurezza e prevenzione incendi;
c) il provvedimento
autorizzativo e' valido esclusivamente nell' ambito del territorio regionale e
puo' avere durata non superiore ad anni sette.
3. Le istanze in bollo
devono riportare le complete generalita' e l' attivita' esercitata dall'
impresa o societa' richiedente, nonche' il numero dei mezzi meccanici da
rifornire e devono essere corredate di:
a) certificato della
Camera di Commercio competente per territorio, di data non anteriore a mesi
tre, attestante l' iscrizione dell' impresa o societa' al registro ditte e l'
attivita' esercitata;
b) dichiarazione
sostitutiva di notorieta' attestante l' elenco dei mezzi da rifornire sul posto
di lavoro. In alternativa, tale dichiarazione puo' essere inserita nella
domanda a condizione che quest' ultima sia autenticata nelle forme di legge;
c) marca da bollo per
il rilascio dell' autorizzazione.
4. Le autorizzazioni
previste dal presente articolo sono rilasciate dal Sindaco del Comune di
residenza dell' impresa richiedente ovvero dal Sindaco del Comune nel cui
territorio si trovano gli impianti e/ o i mezzi meccanici da rifornire, a
seconda che l' impresa richiedente l' autorizzazione al prelievo e trasporto di
carburante sul posto di lavoro abbia o meni la residenza ovvero la sede legale
od amministrativa in uno dei comuni della Puglia.
TITOLO VIII Razionalizzazione della rete
ARTICOLO 29
(Obiettivi da conseguire)
1. Per il conseguimento
degli obiettivi di razionalizzazione e riequilibrio della rete di carburanti,
la presente legge favorisce e prevede:
a) il
decongestionamento dei centri storici;
b) il
decongestionamento di localita' o quartieri saturi e, conseguentemente, la
localizzazione in zone sprovviste o di espansione abitativa;
c) il potenziamento di
impianti carenti di prodotti;
d) la riduzione del
numero degli impianti;
e) il miglioramento del
servizio di distribuzione a mezzo di apparecchiature self - service pre - pagamento;
f) l' omogena
dislocazione degli impianti di gpl sul territorio regionale.
ARTICOLO 30
(Attribuzioni dei Comuni)
1. Oltre che per le
nuove concessioni, l' autorizzazione del Comune di cui al precedente art. 12 va
richiesta per:
a) i rinnovi delle
concessioni in scadenza;
b) la conversione delle
autorizzazioni in concessione;
c) la installazione di
nuove attrezzature presso gli impianti in caso di potenziamento, con esclusione
della installazione dei distributori previsti al terzo comma del precedente
art. 17 e per i self - service pre-pagamento;
d) i trasferimenti di
impianti da altre localita'.
2. L' autorizzazione
del Comune si intende tacitamente accordata, se non espressa entro novanta
giorni dalla data di acquisizione al protocollo della richiesta regionale, per
gli impianti ubicati su suolo di proprieta' privata e limitatamente ai seguenti
casi:
a) rinnovo delle
concessioni in scadenza;
b) conversione delle
autorizzazioni in concessione;
c) potenziamento dell'
impianto con nuovo prodotto.
3. Ai fini della
realizzazione delle rispettive reti, i Comuni, nell' ambito delle previsioni
urbanistiche di cui al precedente art. 6, sentite le organizzazioni di
categoria indicate all' ultimo comma dell' art. 1 della LR 23 maggio 1980, n.
49 e nel termine di un anno dalla data di entrata in vigore della presente
legge, adottano apposita deliberazione del Consiglio dalla quale, tenuto conto
delle determinazioni della legge medesima, risulti:
a) il fondato motivo
connesso al servizio ed al pubblico interesse, per cui e' necessario il
trasferimento di determinati impianti;
b) l' elencazione degli
impianti e l' esatta descrizione delle incompatibilita' degli stessi con il
territorio per cui se ne rende necessario il trasferimento coatto;
c) la individuazione
delle possibili nuove localizzazioni;
d) la diffida ai
concessionari degli impianti incompatibili a richiedere il trasferimento,
assegnando agli stessi un congruo termine, pena, in caso di inosservanza, la
revoca della concessione del suolo pubblico e la proposta di revoca del titolo
abilitativo.
4. La deliberazione del
Consiglio comunale, appena divenuta esecutiva, deve essere inviata in copia
all' Ufficio Carburanti della Regione ed il contenuto della stessa deve essere
notificato nei modi di legge ai concessionari interessati.
5. In caso di inerzia
delle Amministrazioni comunali e previa diffida da parte della Regione ad
adempiere nel termine di giorni 60 (sessanta) dalla data della stessa, il
Presidente della Giunta regionale o l' Assessore al Commercio, se delegato,
nomina con decreto il commissario ad acta.
TITOLO IX Termini, comunicazioni, collaudi
ARTICOLO 31
(Termini per la riattivazione degli impianti chiusi)
1. Gli impianti il cui
esercizio, previa autorizzazione, e' attualmente sospeso per crisi di gestione
devono essere rimessi in esercizio entro il termine perentorio di mesi sei
dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2. Per gli impianti con
sospensione regolarmente autorizzata a causa della indisponibilita' del suolo
pubblico o privato ovvero per altri motivi, deve essere presentata, entro il
termine perentorio di anni uno dalla data di entrata in vigore della presente
legge, istanza di trasferimento ovvero di trasferimento e concentrazione su
nuova posizione oppure istanza di semplice concentrazione su altro impianto
esistente e funzionante, seguendo le modalita', i termini e le condizioni
previsti dalla presente legge.
3. Gli impianti di cui
al secondo comma del presente articolo devono essere realizzati e messi in
esercizio entro i successivi due anni dalla data di presentazione della
domanda. Non e' ammessa alcuna proroga.
4. Trascorsi
inutilmente i termini previsti dai precedenti comma, si provvedera', senza
alcun preavviso, alla definitiva revoca del titolo abilitativo all' esercizio
dell' impianto con oneri a carico del concessionario per la rimozione delle
attrezzature residue e per la rimessa in pristino del relativo suolo.
ARTICOLO 32
(Termini per la ultimazione dei lavori)
1. I lavori per la
realizzazione di nuovi impianti ovvero per qualsiasi tipo di modifica agli
impianti medesimi devono essere eseguiti ed ultimati entro il termine massimo
di un anno dalla data di esecutivita' del decreto di concessione o di
autorizzazione. Il termine di ultimazione dei lavori fissato nel relativo
provvedimento, se potra' essere diverso a seconda della entita' dei lavori
medesimi, non sara' mai superiore ad un anno.
2. Il termine di cui al
precedente comma, in presenza di comprovata e documentata necessita' e su
richiesta del concessionario, puo' essere prorogato una sola volta e per un
periodo massimo di tre mesi.
3. Entro il termine di
ultimazione dei lavori il concessionario deve presentare la domanda in bollo
con la quale ne richiede il collaudo
ARTICOLO 33
(Comunicazioni)
1. Ai soli fini dell'
accertamento del funzionamento degli impianti e del rispettivo erogato annuo,
entro il termine del 31 marzo di ogni anno ciascun concessionario deve
presentare alla Regione copia dell' esemplare dell' inventario del movimento
dei prodotti petroliferi da cui risulti il complessivo del carico e dello
scarico dei prodotti erogati durante l' anno precedente da ciascun impianto,
presentato all' UTIF competente per territorio dal gestore.
2. Entro il termine di
cui al precedente comma ciascun UTIF deve trasmettere alla Regione l' elenco
degli impianti che risultino chiusi alla data del 31 dicembre dell' anno
precedente ovvero l' elenco degli impianti per i quali non e' stato richiesto
il registro di carico e scarico per l' anno in corso.
3. Fermo restando il
disposto del primo comma del precedente art. 19, i Comuni devono comunicare
alla Regione le chiusure degli impianti ogniqualvolta dovessero verificarsi
tali evenienze e sempre che il periodo di inattivita' sia superiore a quindici
giorni.
ARTICOLO 34
(Collaudi)
1. Ultimati i lavori e
prima della messa in esercizio, i nuovi impianti o la parte modificata o
potenziata degli stessi devono essere sottoposti a collaudo da parte di un'
apposita commissione.
2. La commissione di collaudo
e' nominata con decreto del Presidente della Regione o dell' Assessore al
Commercio, se delegato, ed e' composta:
a) dal coordinatore del Settore
Commercio o suo delegato appartenente alla qualifica dirigenziale, con funzione
di presidente;
b) dal Comandante
provinciale dei vigili del fuoco, competente per territorio, o suo delegato;
c) dal dirigente dell'
UTIF competente per territorio o suo delegato;
d) da un dipendente
regionale in servizio presso il Settore Commercio - Ufficio Carburanti, con funzione
di segretario.
3. La commissione
soggiace alla normativa della LR 12 agosto 1981, n. 45, e sue eventuali
modifiche ed integrazioni. Le spese di funzionamento sono a carico dei
concessionari trattandosi di prestazioni per conto di terzi.
TITOLO X Disposizioni finali e transitorie
ARTICOLO 35
(Stato di conservazione degli impianti)
1. Per assicurare e
garantire la continuita' e regolarita' del servizio pubblico di distribuzione
automatica di carburanti per uso autotrazione, le attrezzature degli impianti
devono essere mantenute in perfetto stato di efficienza e di conservazione
anche ai fini dell' estetica e del decoro.
2. Il concessionario
dell' impianto deve provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria non
solo delle attrezzature costituenti il punto vendita, ma anche dell' area
interessata all' impianto medesimo e di tutti i locali destinati ai vari
servizi accessori per l' utenza e per l' automobilista, ove esistano.
3. Al concessionario e'
fatto, altresì, obbligo di tenere costantemente pulita l' area destinata all'
intero complesso commerciale e di osservare tutte le norme comunali igienico -
sanitarie, di polizia urbana, di traffico e di edilizia.
ARTICOLO 36
(Norme transitorie e di sanatoria)
1. I concessionari
degli impianti per i quali, alla data di entrata in vigore della presente legge
sia scaduto l' originario decreto di concessione o di autorizzazione senza che
sia stata presentata la domanda di rinnovo nei termini previsti dalla
legislazione vigente possono regolarizzare la posizione amministrativa
presentando domanda di rinnovo in bollo entro il termine perentorio di mesi sei
dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2. La domanda deve
essere corredata, oltre che dalla documentazione prevista dall' art. 15 della
presente legge, di:
a) attestato del
Sindaco circa la ininterrotta funzionalita' dell' impianto;
b) certificato dell'
UTIF da cui risulti l' erogato dell' impianto relativamente al periodo non
coperto da concessione.
3. Trascorso
inutilmente il termine di cui al primo comma del presente articolo, l'
autorizzazione o la concessione si intendono decadute.
4. Gli impianti che
alla data di entrata in vigore della presente legge sono inattivi per crisi di
gestione con chiusura debitamente autorizzata o in corso di autorizzazione e
per i quali risulti gia' presentata istanza di semplice concentrazione sono
automaticamente autorizzati a protrarre la sospensione dell' esercizio fino al
perfezionamento dell' iter istruttorio ed al completamento dei conseguenti
lavori di concentrazione.
5. Nel primo biennio di
attuazione della presente legge, al fine di favorire la eventuale
ricollocazione degli impianti esistenti nei
rispettivi Comuni, non possono essere presentate domande che, a
qualsiasi titolo, facciano aumentare il numero degli impianti gia' installati
nei dieci Comuni risultanti dalla tabella I - alleg. " A". Sono
comunque salve le domande gia' autorizzate in base a provvedimenti formalmente
esecutivi.
ARTICOLO 37
(Esercizio delle funzioni)
1. Le funzioni
amministrative afferenti la presente legge sono esercitate dalla Regione ai
sensi e con le modalita' previste
dall'art. 27 della LR 23 maggio 1980, n. 49, modificata ed integrata
dalla LR 30 maggio 1985, n. 50.
2. Con la legge di
riordino degli Uffici regionali sara' istituito presso l' Assessorato
Industria, Commercio ed Artigianato - Settore Commercio - l' Ufficio
Carburanti.
3. Fino alla data di
entrata in vigore della legge di cui al precedente comma, l' espletamento delle
funzioni rivenienti dalla presente legge e' affidato al Settore Commercio dell'
Assessorato Industria, Commercio ed Artigianato.
ARTICOLO 38
(Disposizioni abrogate)
1. Dalla data di
entrata in vigore della presente legge sono abrogate le disposizioni incompatibili
con la stessa e in particolare l' art. 2 e l' art. 17 della LR 23- 5- 1980,
n.49.
La presente legge e'
dichiarata urgente ai sensi e per gli effetti del combinato disposto dagli
artt. 127 della Costituzione e 60 dello
Statuto ed entrera' in vigore il giorno successivo a quello della sua
pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Data a Bari, addì 20 aprile 1990
TABELLA I
PROGETTO COMPLETO DELLA RETE
Codice
|
Comuni - Nome
|
Numero Impianti
|
Attuale
|
Fine
Quinquennio
|
71101
|
ACCADIA
|
2
|
1
|
2
|
AALBERONA
|
1
|
1
|
3
|
ANZANO
di PUGLIA
|
1
|
1
|
4
|
APRICENA
|
5
|
5
|
5
|
ASCOLI
SATRIANO
|
3
|
3
|
6
|
BICCARI
|
2
|
1
|
7
|
BOVINO
|
2
|
2
|
8
|
CAGNANO
VARANO
|
2
|
2
|
9
|
CANDELA
|
5
|
3
|
10
|
CARAPELLE
|
2
|
2
|
11
|
CARLANTINO
|
1
|
1
|
12
|
CARPINO
|
2
|
2
|
13
|
CASALNUOVO
MONTEROTARO
|
1
|
1
|
14
|
CASALVECCHIO
di PUGLIA
|
2
|
1
|
15
|
CASTELLUCCIO
dei SAURI
|
1
|
1
|
16
|
CASTELLUCCIO
VALMAGGIORE
|
1
|
1
|
17
|
CASTELNUOVO
della DAUNIA
|
2
|
1
|
18
|
CELENZA
VALFORTORE
|
1
|
1
|
19
|
CELLE
di SAN VITO
|
-
|
-
|
20
|
CERIGNOLA
|
27
|
27
|
21
|
CHIEUTI
|
2
|
2
|
22
|
DELICETO
|
3
|
2
|
23
|
FAETO
|
1
|
1
|
24
|
FOGGIA
|
79
|
66
|
25
|
ISCHITELLA
|
2
|
2
|
26
|
ISOLE
TREMITI
|
-
|
-
|
27
|
LESINA
|
5
|
5
|
28
|
LUCERA
|
14
|
14
|
29
|
MANFREDONIA
|
18
|
18
|
30
|
MARGHERITA
di SAVOIA
|
3
|
2
|
31
|
MATTINATA
|
2
|
2
|
32
|
MONTELEONE
di PUGLIA
|
-
|
-
|
33
|
MONTE
SANT'ANGELO
|
5
|
3
|
34
|
MOTTA
MONTECORVINO
|
1
|
1
|
35
|
ORSARA
di PUGLIA
|
3
|
3
|
36
|
ORTANOVA
|
11
|
11
|
37
|
PANNI
|
-
|
-
|
38
|
PESCHICI
|
2
|
2
|
39
|
PIETRAMONTECORVINO
|
1
|
1
|
40
|
POGGIO
IMPERIALE
|
3
|
2
|
41
|
RIGNANO
GARGANICO
|
4
|
2
|
42
|
ROCCHETTA
SANT'ANTONIO
|
2
|
1
|
43
|
RODI GARGANICO
|
3
|
3
|
44
|
ROSETO
VALFORTORE
|
1
|
1
|
45
|
SAN
FERDINANDO di PUGLIA
|
7
|
5
|
46
|
SAN
GIOVANNI ROTONDO
|
6
|
6
|
47
|
SAN
MARCO in LAMIS
|
4
|
3
|
48
|
SAN
MARCO LA CATOLA
|
1
|
1
|
49
|
SANNICANDRO
GARGANICO
|
7
|
7
|
50
|
SAN
PAOLO di CIVITATE
|
2
|
2
|
51
|
SAN
SEVERO
|
26
|
26
|
52
|
SANT'AGATA
di PUGLIA
|
2
|
1
|
Codice
|
Comuni - Nome
|
Numero Impianti
|
Attuale
|
Fine
Quinquennio
|
71153
|
SERRACAPRIOLA
|
3
|
2
|
54
|
STORNARA
|
3
|
3
|
55
|
STORNARELLA
|
2
|
2
|
56
|
TORREMAGGIORE
|
6
|
6
|
57
|
TRINITAPOLI
|
8
|
8
|
58
|
TROIA
|
2
|
2
|
59
|
VICO
del GARAGANO
|
3
|
3
|
60
|
VIESTE
|
5
|
5
|
61
|
VOLTURARA
APPULA
|
2
|
1
|
62
|
VOLTURINO
|
2
|
2
|
63
|
ORDONA
|
2
|
2
|
64
|
ZAPPONETA
|
1
|
1
|
|
72001
|
ACQUAVIVA
delle FONTI
|
11
|
10
|
2
|
ADELFIA
|
5
|
4
|
3
|
ALBEROBELLO
|
6
|
5
|
4
|
ALTAMURA
|
14
|
18
|
5
|
ANDRIA
|
34
|
38
|
6
|
BARI
|
170
|
156
|
7
|
BARLETTA
|
26
|
28
|
8
|
BINETTO
|
1
|
1
|
9
|
BISCEGLIE
|
15
|
15
|
10
|
BITETTO
|
4
|
3
|
11
|
BITONTO
|
18
|
19
|
12
|
BITRITTO
|
3
|
3
|
13
|
CANOSA
di PUGLIA
|
13
|
13
|
14
|
CAPURSO
|
4
|
4
|
15
|
CASAMASSIMA
|
10
|
10
|
16
|
CASSANO
delle MURGE
|
3
|
3
|
17
|
CASTELLANA
GROTTE
|
9
|
8
|
18
|
CELLAMARE
|
-
|
-
|
19
|
CONVERSANO
|
11
|
10
|
20
|
CORATO
|
14
|
18
|
21
|
GIOIA
del COLLE
|
14
|
14
|
22
|
GIOVINAZZO
|
5
|
5
|
23
|
GRAVINA
di PUGLIA
|
13
|
13
|
24
|
GRUMO
APPULA
|
3
|
2
|
25
|
LOCOROTONDO
|
10
|
7
|
26
|
MINERVINO
MURGE
|
5
|
5
|
27
|
MODUGNO
|
9
|
10
|
28
|
MOLA
di BARI
|
10
|
10
|
29
|
MOLFETTA
|
11
|
11
|
30
|
MONOPOLI
|
24
|
24
|
31
|
NOCI
|
6
|
7
|
32
|
NOICATTARO
|
6
|
6
|
33
|
PALO
del COLLE
|
6
|
5
|
34
|
POGGIORSINI
|
1
|
1
|
35
|
POLIGNANO
a MARE
|
10
|
10
|
36
|
PUTIGNANO
|
14
|
12
|
37
|
RUTIGLIANO
|
5
|
5
|
38
|
RUVO
di PUGLIA
|
10
|
9
|
39
|
SAMMICHELE
di BARI
|
5
|
3
|
40
|
SANNICANDRO
di BARI
|
6
|
5
|
41
|
SANTERAMO
in COLLE
|
6
|
7
|
42
|
SPINAZZOLA
|
6
|
6
|
Codice
|
Comuni - Nome
|
Numero Impianti
|
Attuale
|
Fine
Quinquennio
|
72043
|
TERLIZZI
|
12
|
12
|
44
|
TORITTO
|
5
|
5
|
45
|
TRANI
|
18
|
18
|
46
|
TRIGGIANO
|
9
|
8
|
47
|
TURI
|
6
|
5
|
48
|
VALENZANO
|
7
|
4
|
|
73001
|
AVETRANA
|
2
|
3
|
2
|
CAROSINO
|
2
|
1
|
3
|
CASTELLANETA
|
8
|
8
|
4
|
CRISPIANO
|
5
|
5
|
5
|
FAGGIANO
|
2
|
2
|
6
|
FRAGAGNANO
|
2
|
2
|
7
|
GINOSA
|
13
|
13
|
8
|
GROTTAGLIE
|
12
|
12
|
|
72009
|
LATERZA
|
4
|
4
|
10
|
LEPORANO
|
4
|
2
|
11
|
LIZZANO
|
7
|
5
|
12
|
MANDURIA
|
15
|
15
|
13
|
MARTINA
FRANCA
|
25
|
17
|
14
|
MARUGGIO
|
4
|
4
|
15
|
MASSAFRA
|
17
|
17
|
16
|
MONTEIASI
|
2
|
2
|
17
|
MONTEMESOLA
|
2
|
1
|
18
|
MONTEPARANO
|
1
|
1
|
19
|
MOTTOLA
|
10
|
10
|
20
|
PALAGIANELLO
|
2
|
2
|
21
|
PALAGIANO
|
9
|
15
|
22
|
PULSANO
|
7
|
6
|
23
|
ROCCAFORZATA
|
1
|
1
|
24
|
SAN
GIORGIO JONICO
|
3
|
3
|
25
|
SAN
MARZANO di SAN GIUSEPPE
|
3
|
3
|
26
|
SAVA
|
6
|
6
|
27
|
TARANTO
|
109
|
96
|
28
|
TORRICELLA
|
4
|
3
|
|
74100
|
BRINDISI
|
62
|
41
|
2
|
CAROVIGNO
|
9
|
9
|
3
|
CEGLIE
MESSAPICO
|
12
|
12
|
4
|
CELLINO
SAN MARCO
|
4
|
4
|
5
|
CISTERNINO
|
8
|
5
|
6
|
ERCHIE
|
6
|
5
|
7
|
FASANO
|
27
|
23
|
8
|
FRANCAVILLA
FONTANA
|
14
|
14
|
9
|
LATIANO
|
6
|
5
|
10
|
MESAGNE
|
18
|
13
|
11
|
ORIA
|
13
|
9
|
12
|
OSTUNI
|
22
|
19
|
13
|
SANDONACI
|
5
|
3
|
14
|
SAN
MICHELE SALENTINO
|
4
|
3
|
15
|
SAN
PANCRAZIO SALENTINO
|
5
|
5
|
16
|
SAN
PIETRO VERNOTICO
|
8
|
5
|
17
|
SAN
VITO dei NORMANNI
|
12
|
11
|
18
|
TORCHIAROLO
|
3
|
3
|
Codice
|
Comuni - Nome
|
Numero Impianti
|
Attuale
|
Fine
Quinquennio
|
74119
|
TORRE
SANTA SUSANNA
|
7
|
6
|
20
|
VILLA
CASTELLI
|
3
|
3
|
|
75001
|
ACQUARICA
del CAPO
|
3
|
2
|
2
|
ALESSANO
|
5
|
3
|
3
|
ALEZIO
|
4
|
2
|
4
|
ALLISTE
|
5
|
2
|
5
|
ANDRANO
|
4
|
2
|
6
|
ARADEO
|
5
|
3
|
7
|
ARNESANO
|
2
|
2
|
8
|
BAGNOLO
del SALENTO
|
1
|
1
|
9
|
BOTRUGNO
|
2
|
2
|
10
|
CALIMERA
|
5
|
5
|
11
|
CAMPI
SALENTINA
|
5
|
5
|
12
|
CANNOLE
|
1
|
1
|
13
|
CAPRARICA
di LECCE
|
5
|
2
|
14
|
CARMIANO
|
8
|
6
|
15
|
CARPIGNANO
SALENTINO
|
4
|
3
|
16
|
CASARANO
|
9
|
7
|
17
|
CASTRI'
di LECCE
|
2
|
1
|
18
|
CASTRIGNANO
de' GRECI
|
3
|
2
|
19
|
CASTRIGNANO
del CAPO
|
5
|
3
|
20
|
CAVALLINO
|
10
|
7
|
21
|
COLLEPASSO
|
4
|
3
|
22
|
COPERTINO
|
13
|
8
|
23
|
CORIGLIANO
d'OTRANTO
|
3
|
3
|
24
|
CORSANO
|
2
|
1
|
25
|
CURSI
|
2
|
1
|
26
|
CUTROFIANO
|
7
|
5
|
27
|
DISO
|
4
|
2
|
28
|
GAGLIANO
del CAPO
|
2
|
2
|
29
|
GALATINA
|
25
|
19
|
30
|
GALATONE
|
8
|
8
|
31
|
GALLIPOLI
|
13
|
13
|
32
|
GIUGGIANELLO
|
1
|
1
|
33
|
GIURDIGNANO
|
2
|
1
|
34
|
GUAGNANO
|
6
|
3
|
35
|
LECCE
|
92
|
58
|
36
|
LEQUILE
|
3
|
3
|
37
|
LEVERANO
|
6
|
5
|
38
|
LIZZANELLO
|
4
|
3
|
39
|
MAGLIE
|
17
|
11
|
40
|
MARTANO
|
6
|
4
|
41
|
MARTIGNANO
|
1
|
1
|
42
|
MATINO
|
3
|
3
|
43
|
MELENDUGNO
|
8
|
5
|
44
|
MELISSANO
|
4
|
3
|
45
|
MELPIGNANO
|
4
|
4
|
46
|
MIGGIANO
|
2
|
1
|
47
|
MINERVINO
di LECCE
|
3
|
2
|
48
|
MONTERONI
di LECCE
|
5
|
4
|
49
|
MONTESANO
SALENTINO
|
3
|
2
|
50
|
MORCIANO
di LEUCA
|
3
|
2
|
51
|
MURO
LECCESE
|
2
|
2
|
52
|
NARDO'
|
17
|
15
|
Codice
|
Comuni - Nome
|
Numero Impianti
|
Attuale
|
Fine
Quinquennio
|
75053
|
NEVIANO
|
1
|
1
|
54
|
NOCIGLIA
|
2
|
2
|
55
|
NOVOLI
|
6
|
3
|
56
|
ORTELLE
|
3
|
1
|
57
|
OTRANTO
|
3
|
2
|
58
|
PALMARIGGI
|
1
|
1
|
59
|
PARABITA
|
4
|
4
|
60
|
PATU'
|
1
|
1
|
61
|
POGGIARDO
|
5
|
4
|
62
|
PRESICCE
|
4
|
4
|
63
|
RACALE
|
10
|
7
|
64
|
RUFFANO
|
5
|
5
|
65
|
SALICE
SALENTINO
|
5
|
4
|
66
|
SALVE
|
4
|
3
|
67
|
SANARICA
|
1
|
1
|
68
|
SAN
CESARIO di LECCE
|
8
|
5
|
69
|
SAN
DONATO di LECCE
|
3
|
2
|
70
|
SANNICOLA
|
5
|
3
|
71
|
SAN
PIETRO IN LAMA
|
2
|
1
|
72
|
SANTA
CESAREA TERME
|
4
|
2
|
73
|
SCORRANO
|
2
|
2
|
74
|
SECLI'
|
3
|
3
|
75
|
SOGLIANO
CAVOUR
|
3
|
2
|
76
|
SOLETO
|
4
|
3
|
77
|
SPECCHIA
|
3
|
2
|
78
|
SPONGANO
|
2
|
2
|
79
|
SQUINZANO
|
10
|
7
|
80
|
STERNATIA
|
2
|
1
|
81
|
SUPERSANO
|
2
|
2
|
82
|
SURANO
|
1
|
1
|
83
|
SURBO
|
3
|
3
|
84
|
TAURISANO
|
4
|
4
|
85
|
TAVIANO
|
8
|
4
|
86
|
TIGGIANO
|
3
|
3
|
87
|
TREPUZZI
|
3
|
3
|
88
|
TRICASE
|
10
|
10
|
89
|
TUGLIE
|
2
|
2
|
90
|
UGENTO
|
9
|
9
|
91
|
UGGIANO
LA CHIESA
|
2
|
2
|
92
|
VEGLIE
|
9
|
7
|
93
|
VERNOLE
|
6
|
3
|
94
|
ZOLLINO
|
2
|
2
|
95
|
SAN
CASSIANO
|
1
|
1
|
96
|
CASTRO
|
2
|
2
|
97
|
PORTO
CESAREO
|
5
|
5
|
TABELLA I/A
SITUAZIONE ATTUALE DELLA RETE PER PROVINCIA
Codice
|
Provincia
|
Numero impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice
di elasticità
|
71
|
FOGGIA
|
322
|
691
|
2.86
|
72
|
BARI
|
613
|
795
|
2.17
|
73
|
TARANTO
|
281
|
752
|
2.37
|
74
|
BRINDISI
|
248
|
586
|
2.99
|
75
|
LECCE
|
541
|
482
|
3.14
|
Totale Regionale
|
2005
|
662
|
2.60
|
TABELLA I/B
PROGETTO COMPLETO DELLA RETE A FINE QUINQUENNIO
Provincie
|
Numero di Impianti
|
Venduto medio
m/3 imp.
|
Indice elasticità
|
Numero Comuni
variazione impianti
- = +
|
Cod.
|
Nome
|
71
|
FOGGIA
|
289
|
775
|
2.66
|
17
|
43
|
0
|
72
|
BARI
|
595
|
819
|
2.27
|
17
|
23
|
8
|
73
|
TARANTO
|
259
|
816
|
2.36
|
8
|
18
|
2
|
74
|
BRINDISI
|
198
|
734
|
2.48
|
13
|
7
|
0
|
75
|
LECCE
|
400
|
653
|
2.45
|
56
|
41
|
0
|
Totale Regionale
|
1741
|
763
|
2.41
|
111
|
132
|
10
|
Nota: - In diminuzione; = Costante; + In aumento
TABELLA I/C
PROGETTO COMPLETO DELLA RETE
Zone
omogenee
|
Numero di impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice di elasticità
|
Numero Comuni
con numero impianti
|
Min.
|
Cost..
|
Magg.
|
1
|
907
|
838
|
2.29
|
13
|
21
|
6
|
2
|
387
|
705
|
2.35
|
57
|
39
|
0
|
3
|
38
|
630
|
3.04
|
7
|
15
|
0
|
4
|
390
|
676
|
2.69
|
31
|
54
|
4
|
5
|
19
|
480
|
3.79
|
6
|
4
|
0
|
Raggruppamento
di Comuni per livelli di urbanizzazione
TABELLA I/D
PROGETTO COMPLETO DELLA RETE
Zone
omogenee
|
Numero di impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice di elasticità
|
Numero Comuni
con numero impianti
|
Min.
|
Cost..
|
Magg.
|
1
|
264
|
749
|
2.61
|
2
|
36
|
6
|
2
|
319
|
749
|
2.48
|
15
|
25
|
7
|
3
|
322
|
753
|
2.39
|
18
|
20
|
5
|
4
|
425
|
760
|
2.36
|
44
|
16
|
5
|
5
|
411
|
738
|
2.29
|
35
|
25
|
2
|
Raggruppamento
di Comuni secondo zonizzazione dei consumi
TABELLA
II
COMUNI SPROVVISTI DI IMPIANTI
PROVINCIA 71 - FOGGIA
|
Codice
|
Comune
|
Popol.ne
|
Parco
|
Percorso min. in Km.
|
1 71019
|
CELLE
SAN VITO
|
327
|
48
|
3
|
2 71026
|
ISOLE
TREMITI
|
325
|
48
|
-
|
3 71032
|
MONTELEONE
di P.
|
1.652
|
244
|
|
4 71037
|
PANNI
|
1.322
|
176
|
|
PROVINCIA 72 - BARI
|
Codice
|
Comune
|
Popol.ne
|
Parco
|
Percorso min. in Km.
|
1 72018
|
CELLAMARE
|
1.863
|
423
|
1
|
TABELLA III
SITUAZIONE ATTUALE DELLA RETE GASOLIO PER PROVINCIA
Codice
|
Provincie - Nome
|
Numero impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice di elasticità
|
71
|
FOGGIA
|
262
|
388
|
2.20
|
72
|
BARI
|
428
|
493
|
1.67
|
73
|
TARANTO
|
183
|
487
|
1.66
|
74
|
BRINDISI
|
165
|
337
|
2.29
|
75
|
LECCE
|
293
|
295
|
1.97
|
Totale regionale
|
1331
|
409
|
1.97
|
TABELLA III/A
SITUAZIONE ATTUALE DELLA RETE GASOLIO
RAGGRUPPAMENTO DEI COMUNI PER LIVELLI DI URBANIZZAZIONE
Zone omogenee
|
Numero di impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice di elasticità
|
1
|
657
|
467
|
1.78
|
2
|
310
|
343
|
2.26
|
3
|
39
|
264
|
2.80
|
4
|
304
|
385
|
2.05
|
5
|
21
|
173
|
4.77
|
TABELLA III/B
SITUAZIONE ATTUALE DELLA RETE GASOLIO
RAGRUPPAMENTO DEI COMUNI SECONDO LE ZONIZZAZIONI DEI
CONSUMI
Zone omogenee
|
Numero di impianti
|
Venduto medio
(m3/imp.)
|
Indice di elasticità
|
1
|
213
|
488
|
1.75
|
2
|
257
|
464
|
1.74
|
3
|
252
|
436
|
1.76
|
4
|
352
|
334
|
2.38
|
5
|
257
|
364
|
2.24
|
TABELLA IV
COMUNI CON IMPIANTI PRIVI DEL PRODOTTO GASOLIO
Codice
|
Comune - Nome
|
Popol.ne
|
Parco
|
Percorso
min. in Km.
|
|
Provincia 71 - Foggia
|
|
|
|
1 71006
|
BICCARI
|
3.523
|
726
|
10
|
1 71064
|
ZAPPONETA
|
2.345
|
80
|
4
|
|
|
Provincia 73 - Taranto
|
|
|
|
1 73016
|
MONTEIASI
|
5.208
|
994
|
2
|
|
|
|
|
Provincia 75 - Lecce
|
|
1 75008
|
BAGNOLO del SAL.
|
1.881
|
491
|
4
|
2 75012
|
CANNOLE
|
1.995
|
556
|
4
|
3 75017
|
CASTRI' di LECCE
|
2.994
|
901
|
2
|
4 75033
|
GIURDIGNANO
|
1.783
|
383
|
1
|
5 75041
|
MARTIGNANO
|
1.839
|
509
|
2
|
6 75056
|
ORTELLE
|
2.587
|
627
|
2
|
7 75058
|
PALMARIGGI
|
1.668
|
408
|
5
|
8 75069
|
S. DONATO di LECCE
|
5.643
|
1508
|
3
|
9 75072
|
SANTA CESAREA T.
|
3.134
|
781
|
3
|
10 75074
|
SECLI'
|
1.872
|
476
|
1
|
|
Provincia 75 - Lecce
|
|
11 75080
|
STERNATIA
|
2.714
|
839
|
2
|
12 75082
|
SURANO
|
1.994
|
424
|
2
|
13 75095
|
SAN CASSIANO
|
2.205
|
78
|
1
|
TABELLA V
NUOVE LOCALIZZAZIONI DI IMPIANTI DI G.P.L.
Zona
|
Localizzazione
|
N. Imp.
|
Pop.ne
|
Altri Comuni serviti
|
|
Prov.
di FOGGIA
|
|
|
|
+ 1
|
71043
|
RODI
GARGANICO
|
1
|
3987
|
Cagnano
Varano, Peschici, Ischitella
|
+ 2
|
71046
|
S.
GIOVANNI Rot.do
|
1
|
21891
|
Monte
S. Angelo e San Marco in Lamis
|
+ 3
|
71029
|
MANFREDONIA
|
1
|
53030
|
Mattinata
|
+ 4
|
71060
|
VIESTE
|
1
|
12796
|
Utenza
turistica
|
+ 5
|
71009
|
CANDELA
|
1
|
3096
|
Diversi
Comuni
|
6
|
71049
|
SANNICANDRO
G.co
|
1
|
18759
|
|
+ 7
|
71057
|
TRINITAPOLI
|
1
|
13286
|
S.
Ferdinando di P. e Margherita di Savoia
|
|
|
|
Prov.
di BARI
|
|
|
|
+ 8
|
72010
|
ACQUAVIVA
d. Fonti
|
1
|
18390
|
Cassano
delle Murge
|
9
|
72004
|
ALTAMURA
|
1
|
51346
|
|
10
|
72005
|
ANDRIA
|
1
|
84661
|
|
11
|
72006
|
BARI
|
1
|
371022
|
dir.
Carbonara - Bitritto
|
12
|
72006
|
BARI
|
1
|
371022
|
|
13
|
72007
|
BARLETTA
|
1
|
83452
|
|
14
|
72011
|
BITONTO
|
1
|
49714
|
|
15
|
72013
|
CANOSA
di PUGLIA
|
1
|
30948
|
|
16
|
72015
|
CASAMASSIMA
|
1
|
12047
|
SS.
100 dir.ce Taranto
|
+ 17
|
72019
|
CONVERSANO
|
1
|
20511
|
Rutigliano
|
18
|
72021
|
GIOIA
del COLLE
|
1
|
27411
|
|
19
|
72022
|
GIOVINAZZO
|
1
|
19202
|
dir.ce
Mare
|
20
|
72023
|
GRAVINA
di PUGLIA
|
1
|
36226
|
|
+ 21
|
72024
|
GRUMO
APPULA
|
1
|
11821
|
Toritto
- Bitetto
|
+ 22
|
72027
|
MODUGNO
|
1
|
33830
|
Palo
del Colle
|
23
|
72029
|
MOLFETTA
|
1
|
65625
|
|
24
|
73030
|
MONOPOLI
|
1
|
44155
|
|
+ 25
|
72042
|
MINERVINO
MURGE
|
1
|
11909
|
Spinazzola
|
+ 26
|
72036
|
PUTIGNANO
|
1
|
25432
|
Castellana
G. - Noci e Alberobello
|
27
|
72041
|
SANTERAMO
in COLLE
|
1
|
22417
|
|
28
|
72045
|
TRANI
|
1
|
445120
|
|
|
|
|
Prov.
di TARANTO
|
|
|
|
+ 29
|
73003
|
CASTELLANETA
|
1
|
15555
|
Laterza
- Palagianello
|
30
|
73007
|
GINOSA
Marina
|
1
|
20284
|
SS.
106
|
31
|
73027
|
TARANTO
|
1
|
244101
|
|
32
|
73027
|
TARANTO
|
1
|
244101
|
|
33
|
73008
|
GROTTAGLIE
|
1
|
27964
|
|
+ 34
|
73011
|
LIZZANO
|
1
|
8765
|
Pulsano
- Fragagnano - Faggiano e Leporano
|
|
|
|
Prov.
di BRINDISI
|
|
|
|
35
|
74012
|
FASANO
|
1
|
35440
|
|
36
|
74007
|
OSTUNI
|
1
|
31367
|
|
+ 37
|
74017
|
S.
VITO dei NORM.
|
1
|
19033
|
dir.ce
Carovigno
|
+ 38
|
74011
|
ORIA
|
1
|
14812
|
dir.ce
Francavilla F.na
|
|
|
Prov.
di BRINDISI
|
|
|
|
+ 39
|
74015
|
S.
PANCRAZIO S.no
|
1
|
10119
|
Torre
S. S.na - Erchie e Sandonaci
|
+ 40
|
74016
|
S.
PIETRO V.co
|
1
|
15567
|
Cellino
S. Marco - Torchiarolo
|
|
|
|
Prov.
di LECCE
|
|
|
|
+ 41
|
75016
|
CASARANO
|
1
|
17792
|
Matino
- Melissano - Supersano
|
+ 42
|
75088
|
TRICASE
|
1
|
15803
|
Specchia
- Miggiano - Montesano - Andrano
|
+ 43
|
75062
|
PRESICCE
|
1
|
6556
|
Alessano
- Acquarica C.
|
+ 44
|
75061
|
POGGIARDO
|
1
|
5750
|
Botrugno
- Ortelle - Sanarica
|
+ 45
|
75031
|
GALLIPOLI
|
1
|
19622
|
Alezio
|
+ 46
|
75052
|
NARDO'
|
1
|
28461
|
dir.ce
Porto Cesareo
|
+
Comuni eccentrici caratterizzati da domanda itinerante
TABELLA VI
LOCALIZZAZIONE SELF-SERVICE PROVINCIA DI FOGGIA
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
71004
|
APRICENA
|
5
|
5
|
1
|
1
|
12774
|
2373
|
71020
|
CERIGNOLA
|
27
|
27
|
1
|
3
|
52050
|
11598
|
71024
|
FOGGIA
|
79
|
66
|
2
|
8
|
157371
|
50243
|
71027
|
LESINA 5
|
5
|
5
|
1
|
1
|
6504
|
1303
|
71028
|
LUCERA
|
14
|
14
|
1
|
2
|
33464
|
7743
|
71029
|
MANFREDONIA
|
18
|
18
|
1
|
3
|
55668
|
11759
|
71030
|
MARGHERITA DI SAVOIA
|
3
|
2
|
-
|
1
|
11804
|
2045
|
71033
|
MONTE SANT'ANGELO
|
5
|
3
|
-
|
1
|
16871
|
3054
|
71035
|
ORSARA di PUGLIA
|
3
|
3
|
1
|
1
|
3956
|
648
|
71036
|
ORTANOVA
|
11
|
11
|
-
|
1
|
15341
|
3500
|
71045
|
SAN FERDINANDO di P.
|
7
|
5
|
-
|
1
|
12984
|
2367
|
71046
|
SAN GIOVANNI R.do
|
6
|
6
|
1
|
1
|
22247
|
4726
|
71047
|
SAN MARCO in LAMIS
|
4
|
3
|
-
|
1
|
15356
|
2683
|
71049
|
SANNICANDRO G.co
|
7
|
7
|
-
|
1
|
19056
|
3470
|
71051
|
SAN SEVERO
|
26
|
26
|
3
|
3
|
54851
|
13492
|
71056
|
TORREMAGGIORE
|
6
|
6
|
-
|
1
|
17334
|
3646
|
71057
|
TRINITAPOLI
|
8
|
8
|
-
|
1
|
14024
|
2231
|
71058
|
TROIA
|
2
|
2
|
-
|
1
|
7854
|
1822
|
71059
|
VICO del GARGANO
|
3
|
3
|
-
|
1
|
8057
|
1664
|
71060
|
VIESTE
|
5
|
5
|
-
|
1
|
13247
|
2474
|
Numero di Comuni = 20
|
12
|
34
|
|
LOCALIZZAZIONE SELF-SERVICE PROVINCIA DI BARI
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
72001
|
ACQUAVIVA DELLE FONTI
|
11
|
10
|
1
|
1
|
18945
|
4904
|
72002
|
ADELFIA
|
5
|
4
|
0
|
1
|
11571
|
2991
|
72003
|
ALBEROBELLO
|
6
|
5
|
1
|
1
|
10068
|
3117
|
72004
|
ALTAMURA
|
14
|
18
|
1
|
3
|
52902
|
11440
|
72005
|
ANDRIA
|
34
|
38
|
0
|
4
|
86391
|
22232
|
72006
|
BARI
|
170
|
156
|
7
|
18
|
369576
|
131336
|
72007
|
BARLETTA
|
26
|
28
|
1
|
4
|
84900
|
19354
|
72009
|
BISCEGLIE
|
15
|
15
|
1
|
3
|
46869
|
11023
|
72010
|
BITETTO
|
4
|
3
|
0
|
1
|
8686
|
2083
|
72011
|
BITONTO
|
18
|
19
|
0
|
3
|
50727
|
11729
|
72012
|
BITRITTO
|
3
|
3
|
0
|
1
|
5918
|
1591
|
72013
|
CANOSA DI PUGLIA
|
13
|
13
|
0
|
2
|
30971
|
5113
|
72014
|
CAPURSO
|
4
|
4
|
0
|
1
|
11046
|
2879
|
72015
|
CASAMASSIMA
|
10
|
10
|
0
|
1
|
12454
|
2618
|
72016
|
CASSANO DELLE MURGE
|
3
|
3
|
0
|
1
|
8364
|
2179
|
72017
|
CASTELLANA GROTTE
|
9
|
8
|
0
|
2
|
16886
|
5996
|
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
72019
|
CONVERSANO
|
11
|
10
|
1
|
3
|
21088
|
6084
|
72020
|
CORATO
|
14
|
10
|
1
|
3
|
42010
|
10426
|
72021
|
GIOIA DEL COLLE
|
14
|
14
|
1
|
2
|
27603
|
7661
|
72022
|
GIOVINAZZO
|
5
|
5
|
0
|
1
|
19895
|
4354
|
72023
|
GRAVINA IN PUGLIA
|
13
|
13
|
0
|
2
|
37041
|
8330
|
72024
|
GRUMO APPULA
|
3
|
2
|
0
|
1
|
12097
|
2514
|
72025
|
LOCOROTONDO
|
10
|
7
|
1
|
1
|
12630
|
4603
|
72026
|
MINERVINO
|
5
|
5
|
0
|
1
|
11909
|
1923
|
72027
|
MODUGNO
|
9
|
10
|
0
|
2
|
34766
|
9744
|
72028
|
MOLA DI BARI
|
10
|
10
|
0
|
1
|
26353
|
4937
|
72029
|
MOLFETTA
|
11
|
11
|
0
|
3
|
65427
|
15989
|
72030
|
MONOPOLI
|
24
|
24
|
0
|
3
|
45061
|
14778
|
72031
|
NOCI
|
6
|
7
|
0
|
2
|
18433
|
5397
|
72032
|
NOICATTARO
|
6
|
6
|
0
|
1
|
17360
|
4762
|
72033
|
PALO DEL COLLE
|
6
|
5
|
0
|
1
|
15384
|
3872
|
72035
|
POLIGNANO A MARE
|
10
|
10
|
0
|
1
|
15268
|
4447
|
72036
|
PUTIGNANO
|
14
|
12
|
0
|
2
|
26005
|
8284
|
72037
|
RUTIGLIANO
|
5
|
5
|
0
|
1
|
15208
|
4046
|
72038
|
RUVO DI PUGLIA
|
10
|
9
|
1
|
2
|
23963
|
5492
|
72039
|
SAMMICHELE DI BARI
|
5
|
3
|
0
|
1
|
7008
|
1896
|
72040
|
SANNICANDRO DI BARI
|
6
|
5
|
0
|
1
|
7981
|
1672
|
72041
|
SANTERAMO IN COLLE
|
6
|
7
|
1
|
2
|
23048
|
5425
|
72042
|
SPINAZZOLA
|
6
|
6
|
0
|
1
|
8073
|
1707
|
72043
|
TERLIZZI
|
12
|
12
|
0
|
1
|
25428
|
4967
|
72044
|
TORITTO
|
5
|
5
|
0
|
1
|
7530
|
1534
|
72045
|
TRANI
|
18
|
18
|
0
|
3
|
45776
|
10561
|
72046
|
TRIGGIANO
|
9
|
8
|
0
|
1
|
21220
|
6109
|
72047
|
TURI
|
6
|
5
|
0
|
1
|
10831
|
2881
|
72048
|
VALENZANO
|
7
|
4
|
0
|
1
|
12280
|
3182
|
Numero di Comuni = 45
|
18
|
93
|
|
LOCALIZZAZIONE SELF-SERVICE PROVINCIA DI TARANTO
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
73001
|
AVETRANA
|
2
|
3
|
-
|
1
|
7772
|
1646
|
73003
|
CASTELLANETA
|
8
|
8
|
4
|
1
|
16156
|
4224
|
73004
|
CRISPIANO
|
5
|
5
|
-
|
1
|
12235
|
3211
|
73007
|
GINOSA
|
13
|
13
|
-
|
1
|
20639
|
4957
|
73008
|
GROTTAGLIE
|
12
|
12
|
2
|
2
|
29090
|
7347
|
73009
|
LATERZA
|
4
|
4
|
-
|
1
|
13748
|
2969
|
73011
|
LIZZANO
|
7
|
5
|
-
|
1
|
9224
|
2082
|
73012
|
MANDURIA
|
15
|
15
|
2
|
2
|
31418
|
8654
|
73013
|
MARTINA FRANCA
|
25
|
17
|
2
|
3
|
43926
|
14713
|
73015
|
MASSAFRA
|
17
|
17
|
2
|
2
|
28419
|
7169
|
73019
|
MOTTOLA
|
10
|
10
|
-
|
1
|
16299
|
3936
|
73021
|
PALAGIANO
|
9
|
15
|
1
|
1
|
13730
|
3936
|
73022
|
PULSANO
|
7
|
6
|
-
|
1
|
9633
|
2372
|
73024
|
S. GIORGIO JONICO
|
3
|
3
|
-
|
1
|
13427
|
3048
|
73025
|
S. MARZANO di S. Giuseppe
|
3
|
3
|
-
|
1
|
8033
|
1505
|
73026
|
SAVA
|
6
|
6
|
-
|
1
|
16509
|
4093
|
73027
|
TARANTO
|
109
|
96
|
13
|
11
|
243120
|
75057
|
Numero di Comuni = 17
|
23
|
32
|
|
LOCALIZZAZIONE SELF-SERVICE PROVINCIA DI BRINDISI
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
74001
|
BRINDISI
|
62
|
41
|
9
|
5
|
91118
|
29778
|
74002
|
CAROVIGNO
|
9
|
9
|
-
|
1
|
13525
|
3195
|
74003
|
CEGLIE MESSAPICO
|
12
|
12
|
-
|
1
|
20787
|
4423
|
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
74004
|
CELLINO SAN MARCO
|
4
|
4
|
-
|
1
|
7326
|
1849
|
74005
|
CISTERNINO
|
8
|
5
|
-
|
1
|
11684
|
3861
|
74006
|
ERCHIE
|
6
|
5
|
-
|
1
|
8097
|
1574
|
74007
|
FASANO
|
27
|
23
|
-
|
3
|
37083
|
10979
|
74008
|
FRANCAVILLA FONTANA
|
14
|
14
|
1
|
2
|
33634
|
7994
|
74009
|
LATIANO
|
6
|
5
|
-
|
1
|
15619
|
4016
|
74010
|
MESAGNE
|
18
|
13
|
-
|
2
|
30734
|
7921
|
74011
|
ORIA
|
13
|
9
|
-
|
1
|
14994
|
3781
|
74012
|
OSTUNI
|
22
|
19
|
-
|
2
|
31770
|
9375
|
74013
|
SANDONACI
|
5
|
3
|
-
|
1
|
6840
|
1833
|
74015
|
SAN PANCRAZIO S.no
|
5
|
5
|
-
|
1
|
10470
|
2409
|
74016
|
SAN PIETRO V.co
|
8
|
5
|
-
|
1
|
15797
|
4602
|
74017
|
SAN VITO dei NORMANNI
|
12
|
11
|
-
|
2
|
19884
|
5291
|
74019
|
TORRE SANTA S.nna
|
7
|
6
|
-
|
1
|
10759
|
2036
|
74020
|
VILLA CASTELLI
|
3
|
3
|
-
|
1
|
7147
|
1674
|
Numero dei Comuni = 18
|
10
|
28
|
|
LOCALIZZAZIONE SELF-SERVICE PROVINCIA DI LECCE
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
75002
|
ALESSANO
|
5
|
3
|
0
|
1
|
6524
|
1549
|
75006
|
ARADEO
|
5
|
3
|
0
|
1
|
8961
|
2556
|
75010
|
CALIMERA
|
5
|
5
|
0
|
1
|
7045
|
2239
|
75011
|
CAMPI SALENTINA
|
5
|
5
|
1
|
1
|
11649
|
331
|
75014
|
CARMIANO
|
8
|
6
|
0
|
1
|
11851
|
4010
|
75016
|
CASARANO
|
9
|
7
|
1
|
2
|
18188
|
5174
|
75020
|
CAVALLINO
|
10
|
7
|
2
|
1
|
7931
|
2815
|
75021
|
COLLEPASSO
|
4
|
3
|
0
|
1
|
6334
|
1721
|
75022
|
COPERTINO
|
13
|
8
|
0
|
2
|
22915
|
6592
|
75023
|
CORIGLIANO D'OTRANTO
|
3
|
3
|
0
|
1
|
5363
|
1512
|
75026
|
CUTROFIANO
|
7
|
5
|
0
|
1
|
9381
|
2621
|
75029
|
GALATINA
|
25
|
19
|
1
|
3
|
28695
|
10068
|
75030
|
GALATONE
|
8
|
8
|
1
|
1
|
15675
|
4077
|
75031
|
GALLIPOLI
|
13
|
13
|
1
|
1
|
20265
|
4322
|
75034
|
GUAGNANO
|
6
|
3
|
0
|
1
|
6587
|
1947
|
75035
|
LECCE
|
92
|
58
|
5
|
6
|
93883
|
41850
|
75036
|
LEQUILE
|
3
|
3
|
0
|
1
|
7141
|
2229
|
75037
|
LEVERANO
|
6
|
5
|
0
|
1
|
13305
|
3476
|
75038
|
LIZZANELLO
|
4
|
3
|
0
|
1
|
8673
|
2682
|
75039
|
MAGLIE
|
17
|
11
|
1
|
2
|
15386
|
5224
|
75040
|
MARTANO
|
6
|
4
|
0
|
1
|
9249
|
2450
|
75042
|
MATINO
|
3
|
3
|
0
|
1
|
11366
|
2840
|
75043
|
MELENDUGNO
|
8
|
5
|
0
|
1
|
8327
|
2344
|
75044
|
MELISSANO
|
4
|
3
|
0
|
1
|
6687
|
1928
|
75048
|
MONTERONI DI LECCE
|
5
|
4
|
0
|
1
|
12914
|
4189
|
75052
|
NARDO'
|
17
|
15
|
1
|
2
|
29097
|
9190
|
75053
|
NEVIANO
|
1
|
1
|
0
|
1
|
6393
|
1629
|
75055
|
NOVOLI
|
6
|
3
|
0
|
1
|
9118
|
2882
|
75059
|
PARABITA
|
4
|
4
|
0
|
1
|
9216
|
2607
|
75061
|
POGGIARDO
|
5
|
4
|
0
|
1
|
5750
|
1574
|
75062
|
PRESICCE
|
4
|
4
|
0
|
1
|
6556
|
1502
|
75043
|
RACALE
|
10
|
7
|
0
|
1
|
10044
|
2538
|
75064
|
RUFFANO
|
5
|
5
|
0
|
1
|
10922
|
2286
|
75065
|
SALICE SALENTINO
|
5
|
4
|
0
|
1
|
8703
|
8307
|
75068
|
SAN CESARIO DI LECCE
|
8
|
5
|
0
|
1
|
7545
|
2614
|
75069
|
SAN DONATO DI LECCE
|
3
|
2
|
0
|
1
|
5429
|
1308
|
75070
|
SANNICOLA
|
5
|
3
|
0
|
1
|
6219
|
1705
|
75037
|
SCORRANO
|
2
|
2
|
0
|
1
|
6670
|
1325
|
Codice
|
Comune
|
NIMP
|
NIR
|
NASV
|
NISSV
|
POP.NE
|
PARCO
|
75076
|
SOLETO
|
4
|
3
|
0
|
1
|
3235
|
1629
|
75079
|
SQUINZANO
|
10
|
7
|
1
|
1
|
16386
|
4820
|
75083
|
SURBO
|
3
|
3
|
0
|
1
|
10261
|
3187
|
75084
|
TAURISANO
|
4
|
4
|
0
|
1
|
12024
|
2498
|
75085
|
TAVIANO
|
8
|
4
|
0
|
1
|
11039
|
8928
|
75047
|
TREPUZZI
|
3
|
3
|
0
|
1
|
13947
|
4313
|
75088
|
TRICASE
|
10
|
10
|
0
|
1
|
16299
|
4026
|
75090
|
UGENTO
|
9
|
9
|
0
|
1
|
10546
|
2468
|
75092
|
VEGLIE
|
9
|
7
|
1
|
1
|
13116
|
3607
|
75093
|
VERNOLE
|
6
|
3
|
0
|
1
|
7849
|
2063
|
Numero dei Comuni = 48
|
16
|
59
|
|
TABELLA VII
RIEPILOGO LOCALIZZAZIONE SELF SERVICE PER PROVINCIA
Cod.
|
Provincia
|
N. Comuni
|
NASSV
|
NISSV
|
71
|
FOGGIA
|
20
|
12
|
34
|
72
|
BARI
|
45
|
18
|
93
|
73
|
TARANTO
|
17
|
23
|
32
|
74
|
BRINDISI
|
18
|
10
|
28
|
75
|
LECCE
|
48
|
16
|
59
|
TOTALE
|
148
|
79
|
246
|
TABELLA VIII
ZONE LOCALIZZAZIONE METANO IMPIANTI ESISTENTI
Provincia di Foggia
|
|
|
Bacino LUCERA
|
N. 1
|
|
" SAN PAOLO DI CIVITATE
|
" 1
|
|
" SAN SEVERO
|
" 1 = 3
|
NUOVE LOCALIZZAZIONI
Rete
di base
|
|
Provincia
|
Bacini
|
N. Imp.
|
- FOGGIA
|
CERIGNOLA
|
1
|
|
FOGGIA
|
2
|
|
MANFREDONIA
|
1
|
- BARI
|
ALTAMURA
|
1
|
|
ANDRIA
|
1
|
|
BARI
|
2
|
|
BARLETTA
|
1
|
|
BITONTO - GIOVINAZZO
|
1
|
|
MOLFETTA
|
1
|
|
MONOPOLI
|
1
|
- BRINDISI
|
BRINDISI
|
1
|
|
FASANO
|
1
|
- TARANTO
|
TARANTO
|
1
|
|
MARTINA FRANCA
|
1
|
- LECCE
|
GALATINA
|
1
|
|
LECCE
|
1
|
Numero di Comuni
= 16
|
18
|