IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE:
VISTO
l’art. 121 della Costituzione, così come modificato dalla legge
costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al
Presidente della Giunta Regionale l’emanazione dei regolamenti regionali;
VISTO
l’art.
42, comma 2, lett. c) L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione
Puglia”;
VISTO
l’art.
44, comma 1, L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;
VISTA
la Delibera di Giunta Regionale n, 251 del 28/02/2017 di adozione del
Regolamento;
EMANA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
ART. 1
LIVELLI ASSISTENZIALI SPECIFICI PER I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
ALIMENTARE
1. La Rete
di assistenza per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), alla luce delle
modalità organizzativi principalmente raccomandate dalle Linee Guida
internazionali (NICE 2004, APA 2006), dalla Conferenza di Consenso sui DCA
dell’Istituto Superiore di Sanità del 2012, dal Documento” Appropriatezza
clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei
disturbi dell’alimentazione” pubblicato sui Quaderni del Ministero della Salute
n.17/22 del 2013, si articola su cinque livelli assistenziali, come di seguito
riportato:
I.
Ambulatori Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta
II.
Ambulatorio Specialistico ( a gestione pubblica )
III.
Ambulatorio Intensivo - Day service ( a gestione pubblica )
IV.
Residenza riabilitativa extraospedaliera
V.
Ricovero in reparto ospedaliero ordinario/ Day hospital nei casi in cui le
condizioni cliniche lo richiedano e per emergenze/urgenze ( internistico,
pediatrico, psichiatrico, chirurgico).
2. Il
modello organizzativo per la gestione dei DCA è multidimensionale,
multidisciplinare e multi-professionale integrato.
3. Il
setting terapeutico è flessibile e personalizzato, in funzione dell’età, del
tipo di DCA, della gravità, del decorso del disturbo specifico, della fase del
disturbo, comprendendo la gamma di interventi che vanno dal trattamento
ambulatoriale al ricovero ospedaliero in caso di urgenza, non necessariamente in
sequenza.
4. L’équipe
dell’Ambulatorio Specialistico o dell’Ambulatorio Intensivo - Day service è
responsabile della presa in carico dei soggetti con DCA ed ha il compito di
valutare, in base alle caratteristiche e alla complessità del caso clinico, la
rispondenza ai criteri di appropriatezza dei Percorsi Diagnostici Terapeutici e
Assistenziali ( PDTA ). Effettua, inoltre, prevenzione delle ricadute, follow-up
a breve, medio e lungo termine per verificare l’efficienza e l’efficacia degli
interventi. Assicura la continuità e l’appropriatezza degli interventi nei
diversi livelli di cura e riabilitazione, di norma dal livello meno intensivo di
cura ai trattamenti più intensivi in caso di mancato miglioramento.
ART. 2
RUOLO DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E DEI PEDIATRI DI LIBERA
SCELTA
1. Il
Medico di Medicina Generale ed il Pediatra di Libera Scelta individuano i casi
in cui il sospetto diagnostico può essere chiarito meglio in un Ambulatorio
specialistico o Intensivo, fornendo supporto e motivazione ad un trattamento
adeguato.
2. L’équipe
dell’Ambulatorio specialistico o Intensivo coinvolge il MMG o PLS nel
monitoraggio del paziente.
ART. 3
NORME GENERALI ORGANIZZATIVE DELLA RETE DI ASSISTENZA PER I
DCA
1. I
Servizi per i DCA del Dipartimento di Salute Mentale hanno competenze di
prevenzione sociale, diagnosi, cura e riabilitazione e devono essere
preferibilmente ubicati in strutture sanitarie aziendali territoriali
(Poliambulatori/ Presidi Territoriali Assistenziali/ Ospedali riconvertiti ) e,
comunque, in strutture aziendali ove presenti altri servizi assistenziali
territoriali.
2. Al fine
di assicurare un efficace e continuo approccio rnultidimensionale e
multidisciplinare, i Servizi per i DCA sono dotati di una équipe
pluri-professionale, stabile, adeguata numericamente, costituita da psichiatri,
psicologi, internisti, specialisti in scienze dell’alimentazione o biologi
specialisti in scienze della nutrizione umana, neuropsichiatri infantili,
dietisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori professionali,
fisioterapisti, infermieri, operatori socio sanitari, esperti artistici e
culturali.
3. Il
medico psichiatra, con comprovata esperienza nel campo dei DCA, coordina i
componenti dell’équipe multidisciplinare ed ha un ruolo fondamentale nel governo
clinico.
4. L’équipe
deve avere specifica formazione e comprovata competenza ed esperienza nel campo
dei DCA; deve, inoltre, essere programmata la formazione continua e
specifica.
5. La
valutazione diagnostica di soggetti affetti da DCA deve comprendere l’ambito
psichiatrico e psicologico tanto quanto l’ambito della salute fisica e dei
bisogni familiari e sociali.
6. Tutto il
percorso di presa in carico deve prevedere il monitoraggio costante del rischio
fisico e psichico e valutazioni periodiche di outcome e follow-up.
7. I
Servizi per i DCA del DSM devono essere in raccordo stabile con tutte le
strutture necessarie per garantire l’intero percorso dell’utente anche tramite
procedure concordate e protocolli di intesa.
8. Il
ricovero ( internistico, endocrinologico, pediatrico, psichiatrico, chirurgico )
è indicato in tutti quei casi in cui vi siano condizioni cliniche che possono
compromettere la salute/sopravvivenza del paziente o vi sia elevato rischio
psichico.
9. Il
ricovero è finalizzato al raggiungimento di un minimo di equilibrio e stabilità
delle condizioni psico-fisiche ed è, dunque, di breve durata e propedeutico ad
un ricovero in regime residenziale o, comunque, a un trattamento specifico per
DCA e deve vedere coinvolto il Servizio per i DCA di riferimento del
paziente.
10. In ogni
caso, il ricovero ospedaliero deve essere seguito dall’invio del soggetto con
DCA al Servizio del DSM dedicato per la presa in carico.
11. Nella
Rete di assistenza per i Disturbi del Comportamento Alimentare devono essere
attivati Punti di Ascolto per le attività di informazione, accoglienza,
orientamento e sostegno degli utenti, attraverso la stipula di appositi
protocolli operativi con le Associazioni, secondo quando previsto dall’art.7 del
presente Regolamento.
ART. 4
AMBULATORIO SPECIALISTICO
1.
L’Ambulatorio specialistico per i DCA afferisce al Dipartimento di Salute
Mentale della ASL, è a gestione pubblica e rappresenta il 20 livello della Rete.
Il trattamento ambulatoriale specialistico è indicato per la maggior parte dei
pazienti se affetti da una forma leggera di DCA, non cronica, non complicata da
altra patologia medica o psichiatrica, con la possibilità di accedere a livelli
più intensivi di trattamento in caso di mancato miglioramento.
2.
REQUISITI ORGANIZZATIVI
2.1
L’apertura dell’ambulatorio specialistico è assicurata per almeno 38 ore
settimanali e per almeno 5 giorni alla settimana, garantendo quanto più
possibile l’apertura pomeridiana.
2.2.
L’équipe deve essere composta dalle seguenti figure professionali:
N.
1 |
Psichiatra a tempo pieno
( con funzioni di responsabile ) |
N.
2 |
Psicologi-psicoterapeuti
a tempo pieno |
N.
1
|
Medico
internista/Endocrinologo/Specialista in Scienze dell’Alimentazione e, in
presenza di utenza minorile, NPIA a tempo parziale e con accessi
programmati ( anche provenienti da altri Servizi ASL o in convenzione
) |
N.
1 |
Educatore professionale
/Tecnico della riabilitazione psichiatrica a tempo pieno |
N.
1 |
Dietista a tempo
pieno |
N.
1 |
Infermiere a tempo
pieno |
N.
1 |
OSS a
tempo pieno |
N.
1 |
Amministrativo a tempo
parziale e con accessi programmati, pari ad almeno n.6 h settimanali
(anche proveniente da altri Servizi ASL ) |
2.3
L’équipe dell’Ambulatorio specialistico deve garantire, oltre il rispetto delle
norme di cui all’art.3 del presente Regolamento, le seguenti attività:
-
Accoglienza e informazione;
-
Valutazioni di tipo psichiatrico, psicologico e psicometrico, internistico e
nutrizionale;
-
Valutazioni specialistiche specifiche per chirurgia bariatrica;
- Presa in
carico di soggetti con disturbo lieve e non complicato per interventi singoli o
combinati di tipo psichiatrico, psicologico, psicoterapico, counseling di tipo
internistico e nutrizionale, attraverso visite e colloqui, attività
psicoterapica e psicoeducazionale per pazienti e familiari, interventi
psiconutrizionali e gruppi di auto-mutuo aiuto guidato;
-
Elaborazione/rimodulazione del Progetto terapeutico-riabilitativo individuale
per i soggetti che necessitano di intervento intensivo in regime residenziale e
monitoraggio dell’andamento del progetto nel tempo, in collegamento con
l’Ambulatorio Intensivo/ Day Service;
-
Interventi di mantenimento dei risultati raggiunti e di prevenzione secondaria e
terziaria.
3.
REQUISITI STRUTTURALI
Superficie totale
minima di 150 mq |
Spazi distinti
dedicati alle funzioni direzionali e per le riunioni
d’équipe |
Sala
d’attesa |
Sala accettazione e
amministrazione |
Sala visite e
valutazioni multi-dimensionali |
Sale terapie
individuali, di gruppo e familiari |
Servizi igienici
distinti per utenti e personale ( di cui almeno 1 per disabili
) |
Spazio/armadi per
deposito materiale d’uso, attrezzature, strumentazioni |
Spazio/armadi per
archivio per la conservazione dei dati sensibili |
Locale medicheria con
armadio farmaceutico |
Nell’Ambulatorio deve
essere garantita la privacy degli utenti |
4.
REQUISITI TECNOLOGICI
N.2
computer |
N.2 linee
telefoniche |
N.1 bilancia
pesa-persone elettronica con altimetro |
Materiale
psicodiagnostico |
Strumentazione
sanitaria di base, strumentazione per attività amministrative (
fotocopiatrice, ecc. ) |
ART. 5
AMBULATORIO INTENSIVO — DAY SERVICE
1.
L’Ambulatorio Intensivo - Day Service per i DCA afferisce al Dipartimento di
Salute Mentale della ASL, è a gestione pubblica e rappresenta il 3° livello
della Rete. Fornisce le attività diagnostiche, terapeutiche e riabilitative con
intensità di valutazione e di assistenza e gestione della complessità crescente,
sulla base delle caratteristiche e della gravità del disturbo.
Il
trattamento Ambulatoriale Intensivo - Day service è indicato per i pazienti che
presentino una risposta insoddisfacente ad un trattamento adeguato effettuato
dall’Ambulatorio specialistico e/o hanno un disturbo a maggiore complessità
clinica e sociale.
Gli utenti
devono avere una discreta motivazione alla cura e il contesto familiare e
sociale deve essere in grado di fornire un minimo di supporto.
Inoltre,
l’Ambulatorio Intensivo - Day Service è indicato nel caso di necessità di
parziale allontanamento dalle dinamiche familiari.
2.
REQUISITI ORGANIZZATIVI
2.1
L’apertura dell’Ambulatorio Intensivo - Day Service è assicurata per almeno 5
giorni alla settimana ed almeno dalle ore 10 alle ore 18.
2.2
L’Ambulatorio Intensivo - Day Service fornisce la sua attività con intensità
assistenziale crescente, sulla base della gravità e/o complessità del disturbo
per i soggetti che non richiedono trattamenti h24.
2.3
L’équipe deve essere composta dalle seguenti figure professionali, che, se a
tempo parziale e con accessi programmati, possono essere in convenzione o
provenire da altri Servizi:
N. 3
Psichiatri a tempo pieno ( di cui uno con funzione di responsabile
) |
N. 3
Psicologi - psicoterapeuti a tempo pieno |
N. 2
Medici Specialisti di cui uno in Scienze dell’Alimentazione a tempo pieno
ed uno Internista/Endocrinologo a tempo parziale con accessi
programmati |
N. 3
Educatori professionali/Tecnici della riabilitazione psichiatrica a tempo
pieno |
N. 1
Fisioterapista a tempo parziale con accessi programmati pari ad almeno 12h
settimanali |
N. 2
Dietisti a tempo pieno |
N. 3
Infermieri a tempo pieno |
N. 2
OSS a tempo pieno |
N. 1
Assistente sociale a tempo parziale e con accessi programmati |
N. 1
Amministrativo a tempo parziale |
Esperti in arti visive,
espressive, teatro, scrittura, tecniche artigianali, espressione corporea
in convenzione |
2.4
L’équipe dell’Ambulatorio Intensivo - Day service deve garantire, oltre il
rispetto delle norme di cui all’art.3 del presente Regolamento e le attività in
capo all’Ambulatorio Specialistico, anche:
- Indagini
di laboratorio e strumentali
-
Consulenze specialistiche in collegamento con Poliambulatori e/o Ospedali
- Pasti
assistiti
-
Valutazioni specialistiche per chirurgia bariatrica
- Gruppi
su: diario alimentare, programmazione e revisione del tempo libero, espressione
delle emozioni, sessualità, ecc.
- Gestione
di complicanze e comorbidità mediche e psichiatriche lievi o moderate
- Terapie
infusive
-
Laboratori espressivi
-
Valutazioni periodiche di outcome e di follow-up semplici
3.
REQUISITI STRUTTURALI
Superficie totale
minima: 300mq |
Spazi distinti
dedicati alle funzioni direzionali e per le riunioni
d’équipe |
Sala
d’attesa |
Sala accettazione e
amministrazione |
Sale visita e
valutazioni multidimensionali |
Sale terapie
individuali, di gruppo e familiari |
Sale per terapie
espressive e attività psicosociali |
Sala pranzo/tempo
libero per minimo nr 15 utenti |
Servizi igienici
distinti per utenti e per il personale ( di cui almeno uno per disabili
) |
Spazio/locale per
deposito di materiale pulito |
Spazio /locale per
deposito di materiale sporco |
Spazio /armadi per
deposito materiale d’uso, attrezzature, strumentazioni |
Spazio /armadi per
archivio per la conservazione dei dati sensibili |
Locale
spogliatoio |
Locali medicheria con
armadio farmaceutico; il locale deve esser attrezzato per eventuali
Terapie infusive |
Sale per
laboratori |
Cucina, piastrellata
sino a 2 metri di altezza a partire da terra, per la distribuzione dei
pasti, attrezzata anche per lo svolgimento di laboratori di cucina con gli
utenti |
Nell’Ambulatorio
Intensivo - Day service deve essere garantita la privacy
dell’utenza |
4.
REQUISITI TECNOLOGICI
N.2 computer per le
attività relative ai sistemi informativi, attività gestionali e
amministrative, attività psicodiagnostiche |
N.
2 linee telefoniche |
N.
1 bilancia pesa-persone con altimetro |
N.
1 bioimpedenziometro |
N.
1 lettino per terapie infusive |
N.
1 sfigmomanometro, fonendoscopio |
Strumentazione
sanitaria di base, attrezzature per attività psicosociali ed i laboratori
espressivi |
Materiale
psicodiagnostico |
Strumentazione per
attività amministrative ( fotocopiatrice, ecc.
) |
ART. 6
RESIDENZA TERAPEUTICO-RIABILITATIVA EXTRAOSPEDALIERA
1.
Nell’organizzazione dei percorsi di cura aziendali dedicati ai DCA su cinque
livelli assistenziali specifici, la residenza terapeutico-riabilitativa
extra-ospedaliera fa parte del circuito della Riabilitazione del DSM della ASL
in cui insiste e rappresenta il IV livello.
2. La
residenza extraospedaliera, con 20 posti letto, suddivisi per Moduli, per utenti
di entrambi i sessi e di età, di norma, superiore ad anni 14, svolge funzioni
terapeutiche e riabilitative intensive per quei soggetti affetti da forme severe
e/o croniche della patologia alimentare o con importanti comorbidità mediche o
psichiatriche, che tuttavia non richiedono ricovero in ambiente ospedaliero, e/o
con dinamiche familiari e/o relazionali fortemente disturbate.
3. Allorché
i ricoveri riguardino i soggetti affetti da Disturbo da Abbuffate Compulsive con
grado severo di Obesità, il trattamento, oltre che per la patologia
psichiatrica, deve mirare alla riduzione del peso corporeo ed al
controllo/risoluzione delle patologie metaboliche ad esso correlate ( diabete,
ipertensione, patologie cardiache-osteoarticolari — polmonari). In caso di
comorbidità con un Disturbo da abuso o dipendenza di sostanze e/o alcool, che
aggrava il DCA e non ne consente la guarigione/miglioramento, è previsto il
coinvolgimento clinico del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche.
4. E’
possibile che il 30% dei posti letto siano dedicati ad assistenza
terapeutico-dabilitativa semiresidenziale.
5. I
trattamenti integrati e multidisciplinari intensivi offerti sono di tipo
psichiatrico, psicologico, psicoeducazionale, internistico e nutrizionale:
colloqui psichiatrici; colloqui psicologici/psicoterapici; terapie
farmacologiche mediche e psichiatriche; terapia psicoeducazionale; colloqui con
i familiari; riabilitazione psiconutrizionale con pasti assistiti; gruppi su:
diario alimentare, programmazione e revisione del tempo libero, espressione
delle emozioni; terapie non-verbali e laboratori espressivi.
6.
REQUISITI ORGANIZZATIVI
6.1
L’équipe deve essere composta dalle seguenti figure professionali:
N. 1
|
Psichiatra a tempo pieno
( con funzione di responsabile ) |
N. 1
|
Psicologo-psicoterapeuta
a tempo pieno |
N. 1
|
Medico Internista con
accessi programmati pari a n.12 ore. settimanali |
N. 1
|
Specialista in Scienze
dell’Alimentazione con accessi programmati pari a n. 12 ore
settimanali |
N.
|
1
Medico NPIA con accessi programmati pari a n.6 ore settimanali |
N. 9
|
Educatori professionali
/ Tecnici della riabilitazione psichiatrica/ Infermieri a tempo
pieno |
N. 1
|
Dietista |
N. 1
|
Assistente sociale con
accessi programmati pari a n.24 ore settimanali |
N. 1
|
Fisioterapista con
accessi programmati pari a 24 ore settimanali |
N. 2
|
Operatori socio sanitari
a tempo pieno |
Esperti in convenzione
nelle diverse forme espressive ( arti visive, teatro, scrittura, tecniche
artigianali, ecc. ) e per le attività di danza, rilassamento, yoga,
ginnastica |
6.2
L’accesso e la dimissione dei pazienti nella Residenza terapeutico‑
riabilitativa avviene in base ad un progetto riabilitativo personalizzato,
concordato e periodicamente verificato, tra l’équipe dell’Ambulatorio
Specialistico/Intensivo, l’equipe della Struttura riabilitativa, il paziente e
le persone di riferimento.
6.3
L’équipe della struttura residenziale mantiene contatti informali con l’équipe
dell’Ambulatorio Specialistico/Intensivo del DSM inviante per aggiornarla
sull’andamento del programma, redigendo una relazione intermedia e finale prima
della dimissione e, comunque, prima della scadenza del percorso riabilitativo
previsto sugli obiettivi raggiunti.
6.4 La
durata del trattamento prevede di norma una permanenza sino a 150 giorni; in via
eccezionale, l’équipe dell’Ambulatorio Specialistico/Intensivo competente, in
base alla relazione intermedia inviata dall’équipe della struttura residenziale
ed alla valutazione clinica diretta, può prorogare il trattamento rimodulando
gli obiettivi.
6.5 In fase
di dimissione, l’équipe della Struttura residenziale provvede a concordare con
quella dell’Ambulatorio Specialistico/Intensivo la prima data utile per
riprendere il progetto terapeutico individuale.
6.6 I
Moduli di cui al comma 2 devono essere costituiti in relazione’ all’età dei
soggetti, al disturbo dell’alimentazione presentato, all’intensità assistenziale
assicurata e dotati di spazi fisici differenti.
6.7 Nella
struttura residenziale devono essere formalmente documentati gli interventi in
condizioni di emergenza-urgenza e le modalità con cui viene garantita la
continuità terapeutica.
6.8 Deve
essere disponibile una scorta di farmaci e materiale sanitario per le evenienze
patologiche più frequenti.
6.9 Vi deve
essere la disponibilità di mezzi di trasporto adeguati al numero di utenti.
6.10 Il DSM
competente territorialmente regolamenta, tramite specifico protocollo d’intesa
con la struttura residenziale terapeutico riabilitativa presente sul proprio
territorio, la gestione della lista di attesa dei soggetti da avviare al
percorso terapeutico-riabilitativo residenziale, dando priorità agli utenti
residenti nella Macro-Area regionale e, in subordine, agli utenti regionali e,
success;vamente, agli extraregionali.
6.11 Nelle
Macro aree che comprendono più ASL va stipulato un Protocollo di intesa tra le
ASL interessate per definire le modalità di utilizzo della Struttura.
7.
REQUISITI STRUTTURALI
7.1 La
struttura residenziale deve essere ubicata in strutture territoriali
extra-ospedaliere, nel centro abitato, vicino preferibilmente all’Ambulatorio
Specialistico/Intensivo del DSM e possibilmente anche ad altri servizi sanitari
aziendali.
7.2 I
locali devono essere dotati di arredi, attrezzature e materiali specifici per le
attività svolte, anche in ragione delle diverse fasce di età degli utenti
trattati. In tutti i locali devono essere di regola assicurate l’illuminazione e
la ventilazione naturale o artificiale, secondo la normativa vigente.
7.3 La
dotazione minima di ambienti della struttura è costituita da:
Superficie totale minima
500 mq + spazi esterni |
Spazi
distinti dedicati alle funzioni direzionali e alle riunioni
d’équipe |
Sala
accettazione e amministrazione |
Spazi
adeguati dedicati alla degenza ( camera individuale di non meno di 9 mq;
camere doppie di non meno di 16 mq; arredi adeguati per ogni singolo
ospite). Ogni camera deve avere servizi igienici con dotazioni complete,
di cui almeno uno per disabili |
Sale
per visite mediche, medicheria ( attrezzata anche per eventuali terapie
infusive ) con armadio farmaceutico, minimo 9 mq |
Locali per colloqui e
terapie individuali |
Sala
per terapie di gruppo, minimo 35 mq |
Sale
per terapie espressive, ludiche, occupazionali minimo 50 mq |
Sala
per le terapie corporee/palestra, minimo 50 mq |
Sala
pranzo/tempo libero/TV, minimo 35 mq |
Cucina piastrellata sino
a 2 metri di altezza a partire da terra, attrezzata per la preparazione
dei pasti, utilizzabile anche per lo svolgimento di laboratori di
cucina |
Servizi igienici per il
personale |
Locale/spazio per
deposito di materiale pulito |
Locale/spazio per
deposito di materiale sporco |
Spazio/armadi per
deposito materiale d’uso, attrezzature, strumentazioni |
Spazio/armadi per
archivio per la conservazione dei dati sensibili |
Locale
spogliatoio |
Giardino/spazio
all’aperto |
8.
REQUISITI TECNOLOGICI
N.3 computer per le
attività gestionali e amministrative, attività psicodiagnostiche e per le
attività riabilitative |
N.2 linee
telefoniche, di cui una a disposizione degli utenti |
N.1
fotocopiatrice |
N.2 TV, apparecchio
audio hi-fi e similari |
N.2 lettini per
terapie infusive |
N.1 lettino per
FKT |
N.2 sfigmomanometri,
fonendoscopi |
N.1. bilancia
pesa-persone con altimetro |
Materiale
psicodiagnostico |
ART. 7
RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI
1. Le
Associazioni di familiari/genitori e utenti presenti sul territorio Aziendale,
preventivamente accreditate, operano in sinergia e integrazione con i Servizi
specialistici della Rete, attraverso la stipula di apposite convenzioni, e
svolgono le seguenti attività:
a)
Informazione, accoglienza, orientamento e sostegno degli utenti nelle fasi più
critiche del percorso, dall’esordio della malattia al più adeguato
reinserimento sociale e lavorativo, anche attraverso specifici progetti e la
realizzazione di Punti di Ascolto dedicati, con apertura programmata e da
dislocarsi strategicamente sul territorio provinciale;
b)
Attività di consultazione e di proposta nella programmazione e gestione dei
Servizi per i DCA;
c)
Sostegno alla famiglia, attraverso interventi educativi e di mutuo-aiuto,
avvalendosi eventualmente della consulenza di esperti per affrontare tematiche
specifiche legate alla gestione della sofferenza e delle difficoltà
relazionali.
ART. 8
AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO
1.
L’autorizzazione all’esercizio degli Ambulatori Specialistici e Ambulatori
Intensivi - Day service è rilasciata dal Comune secondo le procedure di cui
all’art. 8 della L.R. 28 maggio 2004, n.8 e smi.
2. Le
residenze terapeutico-riabilitative sono soggette all’autorizzazione alla
realizzazione ai sensi dell’art.8-tèr, commi 1 e 3 del. D. Lgs. n.502/92 e smi,
in relazione al fabbisogno definito dal presente Regolamento; con riferimento
alla procedura per la richiesta del parere di compatibilità si rinvia a quanto
previsto dall’art.7 della L.R. 28 maggio 2004, n.8 e smi.
3.
L’autorizzazione all’esercizio delle residenze terapeutico-riabilitative è
rilasciata dalla Regione secondo le procedure di cui all’art. 8 della L.R. 28
maggio 2004, n.8 e smi.
4.
L’accreditamento delle strutture della Rete di Assistenza DCA è rilasciato dalla
Regione.
ART.9
DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO
1. Il
fabbisogno dei Servizi e delle Strutture della Rete di assistenza per i DCA è
così determinato:
a)
Nell’ambito di ciascuna ASL almeno nr 1 Ambulatorio Specialistico e nr
1 Ambulatorio Intensivo-Day service a gestione pubblica. La
localizzazione degli Ambulatori è definita da ciascuna ASL.
b) In
ciascuna delle tre Macro Aree, come definite dalla L.R.
n. 23/2008 ( ASL FG e ASL BAT; ASL BA; ASL BR, LE e TA ): una residenza
terapeutico-riabilitativa; la gestione può essere pubblica o privata.
Le ASL,
entro 60 giorni dall’entrata in vigore del presente regolamento, con
deliberazione del/dei Direttore/i Generale/i, possono manifestare, previa
eventuale concertazione di cui va dato atto nella deliberazione medesima,
l’interesse ad attivare la residenza terapeutico-riabilitativa a gestione
pubblica, con indicazione del territorio aziendale sul quale allocare la
struttura .
I
soggetti privati interessati possono presentare al Comune competente istanza
di autorizzazione alla realizzazione decorso il suddetto termine di 60
giorni.
ART. 10
NORME DI RINVIO
1.
Per quanto non espressamente previsto nel presente Regolamento, si rinvia
alla normativa regionale vigente in materia, ed in particolare alla L.
R. 8/2004 e s.m.i. e al Regolamento
Regionale n.3/2005 e smi.
ART. 11
NORMA TRANSITORIA
1.
Considerato che il presente regolamento ha definito i livelli di complessità
della Rete di Assistenza DCA, determinando i relativi modelli organizzativi e
definendo la titolarità della gestione dei diversi livelli e le procedure di
autorizzazione, le istanze trasmesse precedentemente all’entrata in vigore del
presente Regolamento devono ritenersi inammissibili.
Il presente
Regolamento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia ai sensi
e per gli effetti dell’art.
53 comma 1 della L.R. 12/05/2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”. E’
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento
della Regione Puglia.