Art.
1
Modifiche alla
legge
regionale 20 dicembre 2017, n. 59
1. Alla legge
regionale 20 dicembre 2017, n. 59 (Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma, per la tutela e la programmazione delle risorse faunistico
ambientali e per il prelievo venatorio), sono apportate le seguenti modifiche:
a)
all’articolo 5, il comma 10 è così sostituito: “10. Ai membri del Comitato è
dovuto un gettone di presenza per giornata di seduta pari a 30 euro, unitamente
al rimborso delle spese di viaggio ai sensi delle vigenti norme regionali in
materia.”;
b)
all’articolo 6, comma 7, dopo le parole: “pesca e foreste”, sono aggiunte le
seguenti: “, che opera nel rispetto del regolamento di polizia veterinaria di
cui all’articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954,
n. 320 (Regolamento di polizia veterinaria).”;
c)
all’articolo 10, comma 1, dopo le parole: “l centri pubblici di riproduzione
della fauna selvatica”, sono inserite le seguenti: “, che operano nel rispetto
del regolamento di polizia veterinaria di cui all’articolo 24 del d.p.r.
320/1954,”;
d)
all’articolo 11, comma 5, dopo le parole: “dei cacciatori residenti nell’ATC di
riferimento”, sono inserite le parole “, così come rivenienti dal dato storico
dell’anno precedente,”;
e)
all’articolo 12, comma 1, dopo le parole: “l centri privati di riproduzione
della fauna selvatica”, sono inserite le seguenti: “, che operano nel rispetto
del regolamento di polizia veterinaria di cui all’articolo 24 del d.p.r.
320/1954,”;
f)
all’articolo 13, comma 1, dopo le parole: “La Regione regolamenta”, sono
inserite le seguenti: “, nel rispetto del regolamento di polizia veterinaria di
cui all’articolo 24 del d.p.r. 320/1954”;
g)
all’articolo 13, comma 1, lettera c), è soppressa la parola “esotica”;
h)
all’articolo 14, comma 7, dopo le parole: “gestione e funzionamento”, sono
aggiunte le seguenti: “nel rispetto, per i casi dovuti, del regolamento di
polizia veterinaria di cui all’articolo 24 del d.p.r. 320/1954”;
i)
all’articolo 15, comma 11, dopo le parole: “addestramento cani”, sono aggiunte
le seguenti: “nel rispetto, per i casi dovuti, del regolamento di polizia
veterinaria di cui all’articolo 24 del d.p.r. 320/1954”;
j)
all’articolo 18, comma 3, dopo le parole: “controlli sanitari”, è inserita la
seguente: “ufficiali”;
k)
all’articolo 19, comma 3, sono soppresse le parole: “e, comunque con armi pronte
per l’uso e cariche”;
l)
all’articolo 19, il comma 4 è così sostituito: “4. E’ considerato altresì
esercizio venatorio il vagare o il soffermarsi con i mezzi di cui all’articolo
29 o in attitudine di ricerca della fauna selvatica o di attesa della medesima
per abbatterla.”;
m)
all’articolo 27, comma 1, le parole: “titolari delle licenze di caccia”, sono
sostituite dalle seguenti: “cacciatori operanti annualmente in Puglia”;
n)
all’articolo 27, comma 2, sono soppresse le parole: “, compilate sulla base dei
dati trasmessi dagli organi dello Stato abilitati al rilascio e al rinnovo delle
licenze di porto d’armi per uso di caccia,” e, dopo le parole: “tesserino
venatorio regionale”, sono inserite le seguenti: “e dei permessi rilasciati ai
cacciatori extraregionali”;
o)
all’articolo 30, comma 7, dopo i due punti, sono reintrodotte le seguenti
lettere a) e b):
“a) selvaggina stanziale: due
capi, di cui una sola lepre, fatta eccezione per gli ungulati il cui numero non
può superare un capo annuale; per la specie cinghiale è consentito
l’abbattimento di un capo per giornata di caccia nonché secondo le disposizioni
di cui allo specifico regolamento
regionale;
b) selvaggina
migratoria: venti capi, di cui al massimo dieci colombacci. Dieci fra palmipedi
trampolieri e rallidi, tre beccacce.”;
p)
all’articolo 31, comma 8, sono soppresse le parole: “, nonché di altro personale
idoneo al tipo di intervento selettivo da effettuarsi, munito anch’esso di porto
d’armi e compreso in appositi elenchi
o albi
istituiti dalla Regione Puglia e/o dagli ATC”;
q)
all’articolo 31, comma 9, le parole da: “può essere autorizzato” a: “al comune
interessato.”, sono sostituite dalle seguenti: “può essere eseguito dalla
Regione, previo parere dell’ISPRA e della ASL competente, avvalendosi, sotto il
proprio coordinamento, del comune interessato.”;
r)
all’articolo 31, il comma 11 è soppresso;
s)
all’articolo 32, comma 10, sono soppresse le parole: “o uccide accidentalmente”,
e dopo la parola: “esemplari”, sono inserite le seguenti: “in difficoltà o
morti”;
t)
all’articolo 40, comma 1, lettera c), le parole: “regolarmente tabellate”, sono
sostituite dalle seguenti: “, fatto salvo quanto previsto dalla lettera c),
comma 1, dell’articolo 21 della l. 157/1992”, e dopo le parole: “cinquanta metri
dagli stessi”, sono aggiunte le seguenti: “, purché opportunamente tabellate”;
u)
all’articolo 40, comma 1, lettera z), punto 2), la lettera dd) è sostituita
dalla seguente:
“dd) cacciare
negli oliveti in forma di rastrello, nei limiti di cui alla precedente lettera
h), nel periodo dal 15 ottobre al 31 gennaio;”;
v)
all’articolo 41, comma 2, lettera a), le parole: “A tali agenti è riconosciuta,
ai sensi della legislazione vigente, la”, sono sostituite dalle seguenti: “Per
tali agenti può essere richiesto agli organi statali competenti il
riconoscimento della”, e le parole: “Detti agenti”, sono sostituite dalle
seguenti: “Gli agenti riconosciuti agenti di polizia giudiziaria o di pubblica
sicurezza,”;
w) l’articolo
45 è sostituito dal seguente:
“Art. 45
Sanzioni penali
1. Alle violazioni delle
disposizioni della presente legge si applicano, nei casi previsti, le sanzioni
penali di cui all’articolo 30 della l. 157/1992.”;
x)
all’articolo 47, sono soppressi i commi 1, 2, 3, 4, 5 e 6, e il comma 7 è
sostituito dal seguente: “7. La sospensione del tesserino venatorio regionale di
cui all’articolo 22, con relativo ritiro, è prevista nei casi di sospensione o
di ritiro temporaneo della licenza di porto di fucile per uso caccia da parte
dell’autorità competente.”.
La
presente legge è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 53,
comma 1, della legge
regionale 12 maggio 2004, n° 7 “Statuto della Regione Puglia” E’ fatto
obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della
Regione Puglia.