PRESIDENTE
DELLA
GIUNTA
REGIONALE
Vista la L.R.
n° 28/01 "Riforma dell'ordinamento regionale in materia di programmazione,
bilancio, contabilità regionale, e controlli", che all'art. 107 ha disciplinato
i principi generali del controllo interno e di gestione in attuazione di quanto
stabilito in materia di controlli dal Decreto Legislativo 30/7/1999 n°
286.
Visto il comma 2 dell'art.
107 della L.R. n° 28/01 che demanda l'organizzazione del sistema dei
controlli interni ad appositi regolamenti.
Visto che la Giunta Regionale
ha adottato il Regolamento
Regionale 22 aprile 2002, n. 3 di "Organizzazione dell'Area delle
Politiche Economiche e Finanziarie" prevedendo, tra l'altro, la costituzione del
Settore Controllo di Gestione.
Vista la delibera di Giunta Regionale
n.1430 del 26 settembre 2003 con la quale si approva il regolamento
regionale 15/2003 "L.R. 16/11/2001 n°
28 art. 107 "Controllo Interno e di Gestione" - Adempimenti.
Visto l'art.
121 della Costituzione, così come modificato dalla legge costituzionale
22/11/1999, n.1, nella parte in cui attribuisce al presidente della giunta
regionale l' emanazione dei regolamenti regionali.
EMANA
Il seguente Regolamento:
TITOLO I
Disposizioni generali
Art. 1
Princìpi generali.
Il presente regolamento disciplina, ai sensi dell'art. 107,
comma 2, della L.R.
16 novembre 2001, n. 28, le modalità di funzionamento del Controllo di
Gestione, istituito dall'art. 1
del Reg.
22 aprile 2002, n. 3 recante, all'art. 4, le competenze e l'articolazione
amministrativa del Settore Controlli Interni di Gestione e delle Unità Operative
di Controllo di Gestione ridenominate Nuclei di Controllo di Gestione.
TITOLO II
Organizzazione strutture
Art. 2
Le strutture organizzative preposte all'attività del Controllo
di Gestione.
Le strutture preposte al Controllo Interno di Gestione sono
rappresentate da:
1. il Settore Controlli Interni di Gestione costituito, ai
sensi dell'art. 1
del Reg.
22 aprile 2002, n. 3, nell'àmbito dell'Area delle Politiche Economiche e
Finanziarie;
2. i Nuclei di Controllo di Gestione, così come individuati ed
istituiti presso ogni Struttura di cui all'art. 4 comma 1.
Art. 3
Articolazione del Settore Controlli Interni di Gestione.
Il Settore Controlli Interni di Gestione si articola in:
- Ufficio Analisi Dati informativi, a sua volta articolato:
a) U.O. Complessa Gestione del sistema informativo;
b) U.O. Complessa Analisi dati ed elaborazione del reporting;
c) U.O. Complessa Coordinamento ed assistenza ai Nuclei di
Controllo di Gestione.
Art. 4
I Nuclei di Controllo di Gestione.
La Presidenza della Giunta regionale e ciascun Assessorato
individuano e costituiscono un proprio Nucleo di Controllo di Gestione,
funzionalmente collegato con il Settore Controllo di Gestione.
Entro 30 giorni dall'entrata in vigore del presente
regolamento, ciascun Dirigente di Settore, presente nell'organigramma delle
strutture di cui al precedente comma, provvede ad indicare almeno una unità di
personale da assegnare al proprio Nucleo di riferimento, dandone comunicazione
al Settore Controllo di Gestione ed al Settore Personale.
La composizione numerica complessiva di ogni singolo Nucleo di
Controllo di Gestione è affidata all'autonoma discrezionalità di ciascun
responsabile di Settore, avendo riguardo almeno ai seguenti criteri:
1. complessità dei Programmi / Progetti del Settore;
2. numero dei Centri di Responsabilità di 2° livello presenti
nel Settore;
3. entità delle informazioni da trattare/analizzare;
4. rapporti con altri settori;
5. altre criticità presenti nell'àmbito del Settore.
TITOLO III
Funzioni e attività del settore controlli interni di gestione
Art. 5
Funzioni e attività del Settore di Controlli Interni di
Gestione.
Il settore provvede a:
- verificare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità
dell'azione amministrativa;
- monitorare il rapporto tra costi e risultati;
- supportare le funzioni dirigenziali dei centri di
responsabilità amministrativa;
- supportare l'attività delle strutture addette alla
valutazione strategica ed alla valutazione dei dirigenti.
A tal fine il Settore Controlli Interni di Gestione svolge le
seguenti macro-attività, distinte in base ai differenti processi di
pianificazione/programmazione, di gestione e di controllo. Le attività relative
al processo di pianificazione/programmazione consistono nel:
1. supporto per la programmazione;
2. gestione dei flussi informativi e delle attività connesse;
3. coordinamento ed assistenza dei Nuclei di Controllo di
Gestione.
Le attività relative al processo di gestione consistono nella:
1. gestione dei flussi informativi e delle attività connesse;
2. coordinamento ed assistenza dei Nuclei di Controllo di
Gestione;
3. elaborazione del report strategico, per il Presidente della
Giunta e gli Assessori, e del report direzionale, per i Responsabili di
Direzione.
Le attività svolte nel processo di controllo consistono nella:
1. elaborazione con cadenza trimestrale del report direzionale
e strategico;
2. supporto al Presidente della Giunta, agli Assessori ed ai
Dirigenti responsabili dei Settori nell'analisi dei report.
Art. 6
Le attività dell'U. O. Complessa Gestione del Sistema
Informativo.
L'Unità Operativa Complessa in questione nella gestione dei
flussi informativi e delle attività connesse svolge le seguenti attività:
a) definisce la tempistica e le modalità delle rilevazioni;
b) individua la tipologia di controlli e di verifiche da
effettuare per la validazione dei dati rilevati in corrispondenza di ciascuna
tipologia di dati (controlli a campione, sopralluoghi, ricalcoli, controlli
specifici in relazione alla tipologia di dati);
c) individua i driver adatti per l'imputazione pro-quota dei
costi relativi a diversi CdR/CdC non direttamente assegnabili;
d) definisce la struttura dei fogli di calcolo da utilizzare
nei diversi CdR nelle rilevazioni di contabilità economica analitica;
e) fornisce specifiche, indicazioni e linee guida relative ai
flussi informativi;
f) acquisisce i dati trasmessi dai Nuclei di Controllo di
Gestione relativamente ai CdR di competenza e ne verifica la correttezza e la
coerenza;
g) acquisisce, dal Settore Ragioneria, i dati contabili, di
natura finanziaria ed economica, necessari alla compilazione dei report;
h) provvede alla manutenzione e gestione del sistema software;
i) individua il fabbisogno della dotazione hardware del
Settore.
Art. 7
Le attività dell'U. O. Complessa Analisi dei Dati ed
elaborazione del Reporting.
1. Nell'elaborazione dei report direzionali e strategici
l'Unità Operativa Complessa svolge le seguenti attività:
a) elabora i report per ciascun destinatario sulla base dei
dati acquisiti dall'unità operativa dedicata alla gestione del sistema
informativo;
b) calcola gli indicatori e ne analizza l'andamento;
c) analizza gli scostamenti ed evidenzia quelli di maggior
rilievo;
d) evidenzia eventuali punti critici rilevati;
e) riporta al Responsabile del Settore Controlli Interni di
Gestione indicazioni in merito ai dati di natura finanziaria ed economica,
nonché altre informazioni utili a fornire un supporto durante l'attività di
monitoraggio dell'attuazione e della valutazione dell'efficacia dei programmi e
dei progetti;
f) collabora con il Dirigente del Settore nella predisposizione
della relazione semestrale di cui all'art. 58,
comma 5, della L.R.
n. 28/2001. 2. Nel supportare i Responsabili di Direzione nell'analisi dei
Report Direzionali, l'Unità Operativa:
a) fornisce ulteriori informazioni di dettaglio rispetto a
quanto riportato nei report;
b) evidenzia particolari andamenti dei dati relativi al CdR di
riferimento.
Art. 8
Le attività dell'U. O. Complessa Coordinamento ed assistenza dei
Nuclei di Controllo di Gestione.
Nel coordinare ed assistere i Nuclei di Controllo di Gestione
individuati all'art. 4 comma I, l'Unità Operativa Complessa in questione svolge
le seguenti attività:
a) definisce le linee guida per le attività assegnate ai Nuclei
di Controllo di Gestione;
b) definisce la tempistica delle attività;
c) fornisce l'assistenza durante lo svolgimento delle attività
da parte dei Nuclei di Controllo di Gestione e risolve gli eventuali problemi
rilevati;
d) svolge la supervisione sulle modalità di svolgimento
dell'attività dei Nuclei di Controllo di Gestione;
e) fornisce supporto tecnico ed organizzativo ai Nuclei di
Controllo di Gestione;
f) organizza incontri periodici con i componenti dei Nuclei di
Controllo di Gestione finalizzati alla formazione degli stessi ed alla
condivisione delle metodologie da utilizzare;
g) organizza attività di formazione finalizzate al
perfezionamento del modello di controllo di gestione.
TITOLO IV
Funzioni e attività dei nuclei di controllo di gestione
Art. 9
Funzioni e attività dei Nuclei di Controllo di Gestione.
I Nuclei di Controllo di Gestione svolgono le seguenti
macro-attività, distinte in base ai differenti processi di
pianificazione/programmazione, di gestione e di controllo. Le attività relative
al processo di pianificazione/programmazione consistono nel:
1. supporto ai Dirigenti Responsabili di Settore nella
definizione dei programmi/progetti con particolare riferimento al breve periodo
da inserire nel DAP;
2. supporto ai Dirigenti Responsabili di Settore nella
formulazione delle proposte delle Schede di Bilancio di Direzione.
Le attività svolte nel processo di gestione consistono nella:
1. elaborazione delle previsioni a finire e aggiornamento delle
schede del Bilancio di Direzione;
2. rilevazione e trasmissione al Settore Controlli Interni di
Gestione dei dati del periodo di riferimento necessari per le rilevazioni di
contabilità economica analitica;
3. supporto nella elaborazione dei fogli di calcolo necessari
per le rilevazione della contabilità economica analitica.
Le attività relative al processo di controllo consistono nel:
1. supporto ai Dirigenti Responsabili nell'analisi dei report
direzionali/gestionali;
2. supporto ai Responsabili di Settore nell'elaborazione della
relazione annuale di cui all'art. 58,
comma 5, L.R.
n. 28/2001.
Art. 10
Le attività di dettaglio dei Nuclei di Controllo di
Gestione.
I Nuclei di Gestione nell'àmbito delle loro competenze svolgono
le seguenti attività:
1. supporto nella definizione dei programmi/progetti con
particolare riferimento a quelli di breve periodo da inserire nel DAP. La
definizione dei programmi/progetti è effettuata dai Dirigenti di ciascun Settore
per la parte di competenza; nell'àmbito di tale attività i Responsabili di
Settore si avvalgono del supporto del Nucleo di Controllo di Gestione di
riferimento che:
a) fornisce indicazione dei dati di consuntivo e dei SAL
relativi ai precedenti periodi;
b) fornisce indicazione del valore e dell'andamento dei
principali indicatori nei periodi precedenti;
c) supporta nell'attività di pianificazione dei tempi, delle
attività e delle risorse per i diversi programmi;
2. supporto ai Responsabili di Settore/UPB nella formulazione
delle proposte delle Schede Bilancio di Direzione. A tal fine il Nucleo di
Controllo di Gestione fornisce supporto ai Responsabili di CdR nelle seguenti
attività:
a) definizione dei sotto-obiettivi in cui si articola ciascun
obiettivo precedentemente inserito nel DAP e, di seguito, nella Scheda
Obiettivi;
b) indicazione delle attività necessarie al raggiungimento dei
sotto-obiettivi;
c) individuazione degli indicatori sulla base dei quali
misurare i risultati delle attività indicate, oltre che nell'indicazione dei
tempi previsti per lo svolgimento delle stesse e del grado di assorbimento delle
risorse umane;
d) verifica dei dati contabili relativi all'anno precedente e
successiva compilazione delle previsioni per l'anno di riferimento;
e) adeguamento delle proposte formulate attraverso le schede di
cui al punto precedente, in seguito all'approvazione del Bilancio di Previsione;
3. rilevazione e trasmissione dei dati del periodo di
riferimento per l'elaborazione dei report direzionali e strategici. A tal fine
il Nucleo di Controllo di Gestione:
a) monitora le attività svolte da ciascun CdR di riferimento ai
fini della verifica dello stato di avanzamento nel raggiungimento degli
obiettivi assegnati oltre che delle risorse utilizzate. L'attività di
monitoraggio deve essere svolta secondo le specifiche definite dall'U.O.
Gestione del sistema informativo;
b) rileva i dati necessari alla compilazione dei report
direzionali e strategici relativi ai CdR di 1° e di 2° livello del Settore di
riferimento sulla base di quanto emerso dall'attività di monitoraggio e, se
necessario, di ulteriori verifiche e controlli presso ciascun CdR. Di seguito
sono elencati i dati da rilevare relativamente al periodo di riferimento per
ciascun CdR:
I. attività svolte rispetto a quelle preventivate;
II. dati qualitativi e quantitativi necessari per il calcolo
degli indicatori di risultato;
III. grado di assorbimento delle risorse umane;
IV. rispetto dei tempi previsti relativamente allo svolgimento
delle attività;
V. altre informazioni rilevanti per lo svolgimento delle
attività ed il raggiungimento degli obiettivi;
c) verifica, valida e trasmette i dati rilevati al Settore
Controlli Interni di Gestione;
d) elabora le "previsioni a finire" e, quindi, definisce le
attività da porre in essere, sino alla fine dell'esercizio;
4. supporto nell'elaborazione dei fogli di calcolo/prospetti
extracontabili/rendiconti necessari per le rilevazioni di contabilità economica
analitica. A tal fine il Nucleo di Controllo di Gestione:
a) rileva i dati relativi ai driver necessari per il
ribaltamento dei costi sui CdR/CdC utilizzatori;
b) supporta il personale del CdR nella compilazione dei fogli
di calcolo/ prospetti extracontabili/ rendiconti necessari per le rilevazioni di
contabilità analitica;
5. supporto ai Responsabili di Direzione nell'analisi dei
Report Direzionali. Durante l'analisi dei Report direzionali, il Nucleo
Controllo di Gestione:
a) fornisce un'analisi più dettagliata dei dati contenuti nei
report facendo riferimento alle specifiche attività svolte dal CdR;
b) evidenzia le eventuali criticità legate alle attività svolte
dai CdR del Settore ed i relativi fattori ostativi;
6. supporto alla compilazione delle Relazioni annuali di
gestione di cui all'art. 58,
comma 5, della L.R.
n. 28/2001. A tal fine forniscono ai Responsabili di Settore i seguenti
elementi conoscitivi:
a) indicazione dei dati contabili e gestionali relativi
all'anno di riferimento;
b) indicazione del valore dei principali indicatori e delle
criticità rilevate dall'analisi dell'andamento degli stessi durante l'anno.
TITOLO V
Il sistema integrato dei controlli
Art. 11
Le relazioni con le strutture preposte alle altre tipologie di
controllo.
Il Settore Controllo Interno di Gestione, nell'àmbito dello
svolgimento delle attività assegnate, è in relazione con il Nucleo di
Valutazione della Dirigenza e con le strutture regionali preposte alle altre
tipologie di controllo:
1. Controllo strategico
2. Valutazione della dirigenza secondo le modalità che, di
volta in volta, saranno definite e concordate con i rispettivi responsabili.
Art. 12
Le relazioni con i Settori regionali.
Per lo svolgimento delle attività proprie e per quelle di
supporto di cui all'art. 11, al Settore Controlli interni di Gestione è
consentito e garantito l'accesso a tutte le informazioni di natura contabile,
patrimoniale ed operativa generate e/o gestite da ciascun Settore.
La tipologia, i criteri, i tempi e le modalità di acquisizione
dei dati di cui al comma precedente saranno concordati tra i Dirigenti dei
Settori interessati.
Il
presente Regolamento sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della
Regione.
E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo
osservare come Regolamento della Regione Puglia.
Dato a Bari, addì 10
ottobre 2003
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