Il presente regolamento è stato
abrogato e sostituito dal regolamento regionale n. 9/2014, art.
6
IL
PRESIDENTE DELLA GIUNTA
REGIONALE
[Visto
l’art.
121 della Costituzione, così come modificato dalla legge costituzionale 22
novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al Presidente della Giunta
Regionale l’emanazione dei regolamenti regionali;
Visto
l’art.
42, comma 2, lett. c) L. R. 2 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;
Visto
l’art. 44, comma 3, L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto
della Regione Puglia”;
Vista
la
Delibera
di Giunta Regionale n. 311 del 9 febbraio di adozione del Regolamento;
]
EMANA
Il
seguente Regolamento:
Art. 1
(Centro Residenziale Terapeutico per Minori (CRTM)
- Standards)
[DEFINIZIONE Il
Centro Residenziale Terapeutico per Minori è una struttura che accoglie minori
con disturbi psicopatologici, ritardo mentale o gravi patologie della
comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano sia di interventi
intensivi, complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo continuo o per brevi
periodi.
Il CRTM utilizza la residenzialità temporanea a breve-medio
termine a fini educativo-terapeutico-riabilitativi, in situazioni nelle quali si
rilevi la necessità di una temporanea discontinuità del rapporto con il contesto
di vita.
I CRTM rappresentano parte integrante dei servizi di NPIA,
con i quali lavorano in stretto raccordo.
L’obiettivo della residenzialità nei CRTM è quello di
avviare, di concerto con i servizi NPIA territoriali competenti e con i servizi
sociali, percorsi terapeutici volti al recupero ed al potenziamento
dell’autonomia personale e sociale dell’individuo ed alla riduzione dei
comportamenti disfunzionali, garantendo un contesto relazionale e sociale
stabile ed affettivamente saliente, nonché una specifica presa in carico
terapeutica della patologia neuropsichiatrica di cui l’individuo è affetto.
L’intervento terapeutico dei CRTM si basa su un approccio
multidisciplinare (educativo, sociale, riabilitativo, psicoterapeutico,
farmacologico), ad opera di specifiche figure professionali (neuropsichiatri
infantili, psicologi, assistenti sociali, collaboratori professionali sanitari)
coinvolti nella predisposizione e messa in atto di programmi terapeutici
individualizzati, oltre a garantire costantemente agli utenti disponibilità di
ascolto e supporto sociale.
La funzione del CRTM è quella di rappresentare un “luogo di
riferimento” in termini affettivi e relazionali, in cui il minore possa
sperimentare più adeguate modalità di interazione con i pari e con le figure
adulte, al fine di raggiungere un equilibrio emotivo-relazionale che faciliti il
re-inserimento nell’ambiente sociale di provenienza, obiettivo finale ma
primario del progetto terapeutico.
Infatti la residenzialità è, per definizione, limitata nel
tempo ed orientata al proprio superamento.
Il fabbisogno di queste strutture, secondo il D.M. 24
Aprile 2000 “Progetto Obiettivo Materno Infantile” è tendenzialmente pari ad 1
ogni 1.500.000 abitanti per le aree metropolitane o ad alta densità di
popolazione. Per le altre realtà territoriali il fabbisogno va definito a
livello regionale.
DESTINATARI Soggetti di età
compresa tra 10 e 18 anni (con suddivisione per fasce d’età: 10-13 e
14-18 anni) e per tipologia di disturbo. In casi particolari è possibile
l’inserimento di bambini di età inferiore a 10 anni o la prosecuzione del
progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi solo agli
inserimenti avviati prima della maggiore età ed è regolata dalle norme vigenti
relative al prosieguo amministrativo)
1) I CRTM sono deputati all’accoglienza di soggetti affetti
dai seguenti disturbi neuropsichiatrici, in situazioni particolari (vd punto 2):
-
Gravi disturbi
della comunicazione/relazione (disturbi pervasivi dello sviluppo)
-
Disturbi della
condotta
-
Schizofrenia ad
esordio precoce
-
Gravi disturbi
dell’umore
-
Disturbi della
condotta alimentare
-
Disturbi di
personalità
-
Ritardo mentale
2) Situazioni nelle quali è previsto l’inserimento in
CRTM:
-
Necessità (rilevata dai servizi territoriali di NPIA) di periodi di
residenzialità terapeutica
-
Provvedimenti di allontanamento disposti dal tribunale dei minori a
causa dell’inadeguatezze dell’ambiente familiare.
Organi invianti: servizi di neuropsichiatria infantile
territoriali, in condivisione con i servizi sociali del comune di riferimento
Casi particolari
In via sperimentale è possibile l’inserimento di minori affetti
dalle suddette patologie neuro-psichiatriche che si trovino in una delle
seguenti condizioni:
- Collocazione all’interno
del circuito penale (le collaborazioni possibili le modalità e gli obiettivi
andranno definiti al più presto attraverso un apposito gruppo di lavoro
congiunto regionale con il Dipartimento di giustizia) Accoglienza di soggetti
stranieri affetti dai suddetti disturbi neuropsichiatrici (massimo n.1 per
struttura)
CAPACITA’
RICETTIVA 10
posti
UBICAZIONE
- possibilmente collocato nell’area di
residenza della famiglia per garantire una continuità di rapporto con le
relazioni significative e le istituzioni educative come
la scuola.
- contesto abitato, non isolato
- buoni trasporti
- possibilità di buone connessioni con il tessuto
sociale
- non in contesti stigmatizzanti
- possibilmente in struttura a sé stante e con
spazi esterni (giardino ecc)
STRUTTURA
- Normalità e naturalità dello spazio abitato
- Disponibilità di spazi personali e spazi
Comuni
- stanze di almeno mq. 9 per una persona
e mq. 14 per due persone, altezza minima delle stanze mt. 2,70; a 1-2 letti.
- ogni ragazzo deve avere uno spazio che
può considerare come suo: almeno un armadio personale per conservare oggetti e
indumenti personali, una scrivania
ed una sedia
- le camere devono avere illuminazione
naturale, adeguato oscuramento ed areazione
- l’arredamento, conforme a quanto in
uso nelle civili abitazioni ed appropriato alle necessità degli utenti deve
offrire condizioni di vivibilità buone, le stanze
siano arricchite di elementi
decorativi, la biancheria, non di tipo ospedaliero, sia in buone condizioni e
disponibile in quantità adeguata
- I bagni devono essere in numero minimo di 1
ogni due stanze e forniti di lavabo, vaso, bidet, doccia
- Bagno e camera da letto dedicati al personale di
servizio
- La cucina deve avere una superficie
minima di 12 mq
- Soggiorno/pranzo di ampiezza adeguata
- Salone attrezzato per studio (scrivanie e sedie),
lettura, musica, TV
- spazi dedicati per il personale, per i colloqui e
le riunioni
- spazi per laboratori e attività (che possono
in parte essere condivisi con il CSRTM)
- temperatura confortevole, sia d’inverno sia
d’estate (riscaldamento, eventuale climatizzazione)
- automezzi propri o condivisi con il CSRTM
adeguati al numero dei pazienti
- rapido servizio di sostituzione degli arredi
difettosi o rovinati
SICUREZZA
- La struttura non deve affacciare
immediatamente sulla strada, soprattutto se di grande traffico
- Non deve essere collocata a piani
alti (pianterreno, primo piano)
- Le porte dei bagni devono poter
essere con chiave ma eventualmente apribili dall’esterno (solo con intervento
dell’operatore)
- L’arredamento deve essere ignifugo,
senza oggetti pericolosi, ma solido per poter resistere a eventuali momenti di
crisi dei pazienti
- Porte e serramenti devono essere
robusti (le porte devono poter essere eventualmente chiuse a chiave dagli
operatori nel caso di gravi situazioni di necessità)
- finestre con meccanismi di sicurezza
per la chiusura
- I coltelli e gli oggetti acumi-nati,
nonché eventuali attrezzi di lavoro per il giardino o simili ed i detersivi
devono poter essere tenuti in ambienti chiusi a chiave
con il controllo degli operatori
quando necessario
- I farmaci devono essere mantenuti in un
armadio chiuso a chiave (NB deve essere prevista un armadio con farmaci per le
urgenze psichiatriche)
- Non devono esserci appigli per attaccare funi o
lenzuola,o quelli esistenti devono piegarsi sotto il peso del corpo
- E’ opportuno che la cottura dei cibi
avvenga tramite piastre elettriche, eliminando il gas nella struttura. Il gas
metano andrebbe utilizzato solo per il
riscaldamento.
- I vetri devono essere antisfondamento
Deve inoltre essere garantito il rispetto delle normative
vigenti per quanto riguarda:
- protezione antisismica
- protezione antincendio
- protezione acustica
- sicurezza elettrica e continuità
elettrica
- sicurezza antinfortunistica (D.Lgs.
626/94)
- igiene dei luoghi di lavoro
- eliminazione delle barriere
architettoniche
- smaltimento dei rifiuti (inclusi eventuali
rifiuti speciali se vi è uso di farmaci)
- sicurezza degli impianti.
ORGANIZZAZIONE
- strutturalmente e
funzionalmente connessa con i Centri mente connessa con i Centri
Semiresidenziali Terapeutici per Minori (CSRTM) e con i servizi territoriali di
NPIA
Devono esistere procedure o linee guida scritte su:
- rapporti con servizi invianti
- accoglienza
- rapporti con la famiglia
- dimissione
- interruzioni
- emergenze
- modalità di raccolta e conservazione
della documentazione clinica
- modalità di gestione di situazioni di
emergenza
- modalità di valutazione
dell’andamento e degli esiti con formulazione di indicatori per la valutazione
della efficacia del trattamento
- reperibilità del medico NPI
- deve essere previsto un momento
annuale di sintesi, programmazione e verifica organizzativa della struttura, in
cui analizzare l’anno trascorso e definire gli
obiettivi per il successivo
- adozione di un Regolamento interno
del Centro, elaborato nel rispetto di quanto definito sopra
- nel progetto terapeutico, stilato
dall’equipe allargata andranno definite le modalità di inserimento, gli
obiettivi, i tempi, la durata dell’intervento e i dettagli
della collaborazione con
famiglia ,comune di residenza, NPI territoriale
- gli utenti (genitori o tutori e
ospiti se maggiorenni) devono conoscere le modalità di funzionamento del centro
(Regolamento Interno), condividere gli obiettivi
del progetto terapeutico e
sottoscrivere un “consenso informato”
- devono esistere i seguenti protocolli
d’intesa:
- con i Servizi di NPIA territoriali (servizi
del territorio all’interno del quale è collocato il CRTM, servizi territoriali
di NPI invianti)
- Servizi socio-assistenziali degli Enti
Locali
- con il SERT
- con il Sistema Giudiziario
- con il Sistema Scolastico
- Organizzazioni del Terzo settore
- con la medicina di base di riferimento e/o di
competenza
- con il 118 ed il Pronto Soccorso per la gestione
delle urgenze
PERSONALE
-
équipe multidisciplinare di operatori esperti di età evolutiva
-
massima stabilità del personale e basso turn-over
-
neuropsichiatra infantile: 20 ore settimanali
-
psicologo clinico: 20 ore settimanali
-
assistente sociale: 20 ore settimanali (la funzione è soprattutto sulla
costruzione di reti e spazi di raccordo con il territorio locale e con i servizi
di
provenienza, mentre la gestione diretta del caso, coerentemente con le
competenze socio-assistenziali del comune, è in capo al servizio sociale
comunale);
- collaboratori
professionali sanitari (infermiere, logopedista, terapista della neuro e
psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico dell’educazione e riabilitazione
psichiatrica e psicosociale, terapista occupazionale, educatore professionale)
in numero di 2 (turno 8-14), 2 (turno 14-20), 1 (turno 20-8).
-
operatori socio-sanitari in numero di 1 (turno 8-14), 1(turno 14-20), 1 (turno
20-8).
-
Possibile presenza di tirocinanti, che, in ogni caso, non possono essere
conteggiati nel raggiungimento degli standard di personale.
-
Possibile presenza di volontari e obiettori di coscienza, purché adeguatamente e
preventivamente formati. Entrambi non possono essere conteggiati nel
raggiungimento degli standard di personale. ]
Il presente regolamento è stato
abrogato e sostituito dal regolamento regionale n. 9/2014, art.
6
Art. 2
(Centro Semiresidenziale Terapeutico per Minori
(CSRTM)- Standards)
[DEFINIZIONE
Il CSRTM è un servizio che accoglie minori affetti da disturbi psicopatologici,
ritardo mentale, gravi disturbi della comunicazione, della relazione e della
socializzazione, con la finalità di effettuare interventi
educativo-terapeutico-riabilitativi intensivi, complessi e coordinati che
consentano di:
· acquisire
abilità cognitive, comunicative e relazionali
· acquisire le
autonomie possibili adeguate al proprio contesto ambientale
· prevenire la
cronicizzazione dei disturbi
· contenere il
rischio dei ricoveri impropri
· garantire
continuità e raccordo con le strutture educative di appartenenza del
bambino/adolescente
IL CSRTM è parte integrante dei servizi di Neuropsichiatria
per l’infanzia e l’adolescenza. Può condividere parte degli spazi e del
personale con il CRTM, se attivato in quel territorio, al quale è comunque
“aggregato funzionalmente”. L’articolazione dei CSRTM prevede:
- centri per la prima e
seconda infanzia finalizzati alla diagnosi ed al trattamento per cicli
intensivi, di breve durata, dei disturbi di sviluppo.
- centri diurni per
adolescenti con gravi disturbi psicopatologici, finalizzati a contenere al
massimo il ricovero ospedaliero e la sua durata, prevenendone la
necessità
mediante trattamento terapeutico intensivo e permettendo dimissioni protette.
Il fabbisogno di queste strutture, secondo il D.M. 24
Aprile 2000 “Progetto Obiettivo Materno Infantile”, è tendenzialmente pari ad 1
ogni 500.000 abitanti
DESTINATARI Minori affetti da:
-
Gravi disturbi della comunicazione/relazione (disturbi pervasivi dello sviluppo)
-
Disturbi della condotta -Schizofrenia ad esordio precoce
-
Gravi disturbi dell’umore
-
Disturbi della condotta alimentare
-
Disturbi di personalità
-
Ritardo mentale per i quali si ritiene necessario sviluppare un intervento
integrato ad “alta intensità terapeutica”
CAPACITA’
RICETTIVA Organizzazione in 4 moduli di 5
utenti ciascuno (capacità ricettiva massima di 20),
differenziati per fasce di età (prima infanzia, seconda
infanzia, adolescenza) e tipologia del disturbo.
UBICAZIONE
-
contesto abitato
-
eventualmente organizzazione in diverse strutture a secondo del numero di moduli
-
buoni trasporti -possibilità di buone connessioni con il tessuto sociale
-
non in contesti stigmatizzanti
-
possibilità di svolgere attività anche presso i luoghi d’incontro del
territorio (oratorio, centro di aggregazione etc)
STRUTTURA
-
Normalità e naturalità dello spazio abitato
-
soggiorno/pranzo di ampiezza adeguata
-
temperatura confortevole, sia d’inverno sia d’estate (riscaldamento, eventuale
climatizzazione)
-
spazi dedicati per il personale, per i colloqui e le riunioni
-
Salone attrezzato per studio (scrivanie e sedie), lettura, musica, TV
-
Spazi per laboratori e attività (che possono del tutto o in parte essere
condivisi con il CRTM)
-
automezzi propri o condivisi con la CRTM -Rapido servizio di sostituzione degli
arredi difettosi o rovinati
SICUREZZA
-
La struttura non deve dare immediatamente sulla strada, soprattutto se di grande
traffico
-
Non deve essere collocata a piani alti (pianterreno, primo piano)
-
Le porte dei bagni devono poter essere con chiave ma eventualmente apribili
dall’esterno (solo con intervento dell’operatore)
-
L’arredamento deve essere ignifugo, senza oggetti pericolosi, ma solido per
poter resistere a eventuali attacchi distruttivi dei pazienti
-
porte e serramenti devono essere robusti, che possano essere eventualmente
chiusi a chiave dagli operatori nel caso di gravi situazioni di necessità
-
finestre con meccanismi di chiusura di sicurezza
-
I coltelli e gli oggetti acuminati, nonché eventuali attrezzi di lavoro per il
giardino o simili, o detersivi, devono poter essere tenuti in ambienti chiusi a
chiave
con il controllo degli operatori quando necessario
-
E’ opportuno che la cottura dei cibi avvenga tramite piastre elettriche,
eliminando il gas nella struttura. Il gas metano andrebbe utilizzato solo per il
riscaldamento.
-
I vetri debbono essere antisfondamento
Deve inoltre essere garantito il rispetto delle normative
vigenti per quanto riguarda:
-
protezione antisismica
-
protezione antincendio
-
protezione acustica
-
sicurezza elettrica e continuità elettrica
-
sicurezza antinfortunistica (D.Lgs. 626/94)
-
igiene dei luoghi di lavoro
-
eliminazione delle barriere architettoniche
-
smaltimento dei rifiuti (inclusi eventuali rifiuti speciali se vi è uso di
farmaci)
-
sicurezza degli impianti.
ORGANIZZAZIONE
Organi invianti: servizi di neuropsichiatria
infantile territoriali, in condivisione con i servizi sociali del comune di
riferimento
-
strutturalmente e funzionalmente connessa con i Centri Residenziali Terapeutici
per Minori (CRTM) e con i servizi territoriali di NPIA
-
cooperazione con tutte le risorse pubbliche e private e con le associazioni
-
coordinamento con gli altri servizi per adolescenti dell’area
socio-assistenziale e sanitaria
- relazioni
con comunità alloggio per minori
- piano
della formazione degli operatori, sia all’avvio della struttura, sia permanente
Devono esistere procedure o linee guida scritte
su:
-
rapporti con servizi invianti
-
accoglienza
-
rapporti con la famiglia
-
dimissione
-
interruzioni
-
emergenze
-
modalità di raccolta e conservazione della documentazione clinica
-
modalità di gestione di situazioni di emergenza
-
modalità di valutazione dell’andamento e degli esiti con formulazione di
indicatori per la valutazione della efficacia del trattamento
-
reperibilità del medico NPI
-
deve essere previsto un momento annuale di sintesi, programmazione e verifica
organizzativa della struttura, in cui analizzare l’anno trascorso e definire gli
obiettivi per il successivo
-
adozione di un Regolamento Interno del Centro, elaborato nel rispetto di quanto
definito sopra
-
nel progetto terapeutico, stilato dall’equipe allargata andranno definite le
modalità di inserimento, gli obiettivi, i tempi, la durata dell’intervento e i
dettagli
della collaborazione con famiglia, comune di residenza, NPI territoriale
- gli
utenti (genitori o tutori e ospiti se maggiorenni) devono conoscere le modalità
di funzionamento del centro (Regolamento Interno), condividere gli
obiettivi del progetto terapeutico e sottoscrivere un “consenso
informato”
-
devono esistere i seguenti protocolli d’intesa:
-
con i Servizi di NPIA territoriali (servizi del territorio all’interno del quale
è collocato il CSRTM, servizi territoriali di NPI invianti)
-
Servizi socio-assistenziali degli
-
Enti Locali
-
con il SERT
-
con il Sistema Giudiziario
-
con il Sistema Scolastico
-
Organizzazioni del Terzo settore
-
con la medicina di base di riferimento e/o di competenza
-
con il 118 ed il Pronto Soccorso per la gestione delle urgenze orari di apertura
della struttura estremamente flessibili a secondo delle necessità. Le 40
ore settimanali devono essere intese come un range orario nel quale il
CSRTM deve poter collocare la propria attività, e non come un orario rigido
e
continuativo, che sarebbe disfunzionale alle esigenze del servizio e dei
ragazzi.
PERSONALE
· équipe
multidisciplinare di operatori esperti di età evolutiva in raccordo flessibile
con il CRTM e/o altre strutture
· del
territorio
· massima
stabilità del personale e basso turn over
·
Neuropsichiatra Infantile: 20 ore settimanali
·
Psicologo: 20 ore settimanali
·
Assistente sociale: 20 ore settimanali (la funzione è soprattutto
· sulla
costruzione di reti e spazi di raccordo con il territorio locale e con i servizi
di provenienza, mentre la gestione diretta del caso, coerentemente con le
competenze
socio-assistenziali del comune, è in capo al servizio sociale comunale)
· Collaboratori
professionali sani-tari (infermiere, logopedista, terapista della neuro e
psicomotricità dell’età evolutiva, tecnico dell’educazione e
riabilitazione
psichiatrica e psicosociale, terapista occupazionale, educatore professionale)
in numero di 1 per modulo (tipologia e numero da identificare in relazione
a
progetti
mirati).
· Operatori
socio-sanitari in numero di 1 per turno (8-14;1420; 20-8).
· Personale
dedicato al servizio trasporto ed al servizio mensa qualora detti servizi non
siano affidati all’esterno
· Esperti per le
attività di laboratorio
· Possibile
presenza di tirocinanti, che, in ogni caso, non possono essere conteggiati nel
raggiungimento degli standard di personale.
· Possibile
presenza di volontari e obiettori di coscienza, purché adeguatamente e
preventivamente formati. Entrambi non possono essere conteggiati nel
raggiungimento
degli standard di personale. ]
Il presente regolamento è stato
abrogato e sostituito dal regolamento regionale n. 9/2014, art.
6
[Il presente Regolamento è dichiarato urgente ai sensi e
per gli effetti dell’art. 44
comma 3 e dell’ art.
53 dello Statuto
ed entrerà in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino
Ufficiale della Regione Puglia. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo
e farlo osservare come Regolamento della Regione Puglia. Dato a
Bari, addì 10 febbraio 2010 ]
|