IL PRESIDENTE
DELLA GIUNTA REGIONALE
Visto l’art 121 della Costituzione, così come modificato dalla
legge costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al
Presidente della Giunta Regionale l’emanazione dei Regolamenti Regionali;
Visto l’art.
42, comma 2, lett. c) L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione
Puglia”;
Visto l’ art.
44, comma 1, L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;
Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1335 del 27 Giugno 2014 di
adozione del Regolamento;
EMANA
Il seguente Regolamento:
Art. 1
Struttura residenziale terapeutica dedicata
per il trattamento
extraospedaliero
dei disturbi psichiatrici gravi
in preadolescenza e
adolescenza
1. La struttura residenziale terapeutica dedicata per il
trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in fase sub-acuta
in preadolescenza e adolescenza accoglie minori con disturbi psicopatologici,
disabilità intellettiva con gravi disturbi del comportamento, gravi patologie
della comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano sia di
interventi intensivi, complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo continuo
e per periodi definiti limitati nel tempo.
Sono previste strutture
differenziate e specifiche per:
a) Disturbi psicopatologici, di socializzazione e del
comportamento;
b) Gravi patologie della relazione e della comunicazione e
disabilità intellettiva.
La struttura utilizza la residenzialità temporanea a breve-medio
termine a fini educativo-terapeutico-riabilitativi, in situazioni nelle quali si
rilevi la necessità di una temporanea discontinuità del rapporto con il contesto
di vita e nelle quali la permanenza in famiglia o l’inserimento in altre
tipologie di comunità non è momentaneamente possibile.
La struttura accoglie
fino a 10 minori per i quali è necessaria la suddivisione nelle fasce di età
11/13 anni e 14/18 anni, residenti in via prioritaria nel territorio della
regione Puglia e inseriti dai Servizi di Neuropsichiatria Infantile.
E’
parte integrante dei servizi di NPIA, con i quali lavora in stretto raccordo e
concorda le modalità di collaborazione:
- con i Servizi socio-assistenziali degli Enti Locali
- con
il Servizio per le Tossicodipendenze
- con il Sistema Giudiziario
-
con il Sistema Scolastico
- con le Organizzazioni del Terzo settore
-
con la Medicina di base di riferimento e/o di competenza
- con il 118 ed
il Pronto Soccorso per la gestione delle urgenze
L’obiettivo della residenzialità è quello di avviare, di concerto
con i Servizi NPIA territoriali competenti e con i servizi sociali, percorsi
terapeutici volti al recupero ed al potenziamento dell’autonomia personale e
sociale dell’individuo ed alla riduzione dei comportamenti disfunzionali,
garantendo un contesto relazionale e sociale stabile ed affettivamente
significativo, nonché una specifica presa in carico terapeutica della patologia
psichiatrica da cui l’individuo è affetto.
L’intervento terapeutico si basa
su un approccio multidisciplinare (educativo, sociale, riabilitativo,
psicoterapeutico, farmacologico), ad opera di specifiche figure professionali
(neuropsichiatri infantili, psicologi, assistenti sociali, collaboratori
professionali sanitari) coinvolte nella predisposizione e messa in atto di
programmi terapeutici individualizzati, oltre a garantire costantemente agli
utenti disponibilità di ascolto e supporto sociale.
Devono essere previste
attività laboratoriali di tipo espressivo, pratico-manuale, di eventuale
pre-avviamento al lavoro o, comunque, finalizzate all’acquisizione di nuove
competenze.
Va, inoltre, garantita, quando possibile, la frequenza
scolastica e/o percorsi di formazione professionale esterni alla struttura.
La funzione della struttura è quella di rappresentare un “ luogo di
riferimento “ in termini affettivi e relazionali, in cui il minore possa
sperimentare più adeguate modalità di interazione con i pari e con le figure
adulte, al fine di raggiungere un equilibrio emotivo-relazionale che faciliti il
re-inserimento nell’ambiente sociale di provenienza, obiettivo finale ma
Primario del progetto terapeutico. Infatti, la residenzialità è, per
definizione, orientata al proprio superamento.
2. DESTINATARI: Soggetti
di età compresa tra 11 e 18 anni, con suddivisione per fasce d’età: 11-13 e
14-18 anni e per tipologia di disturbo. In casi particolari, è possibile la
prosecuzione del progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi
solo agli inserimenti avviati prima della maggiore età).
a) La struttura che accoglie minori con difficoltà di natura
psicopatologica, di socializzazione e di comportamento prevede l’inserimento
di soggetti con i seguenti disturbi:
- Disturbi della condotta
-
Psicosi
- Gravi disturbi di personalità
- Altre problematiche
psicopatologiche gravi, per le quali si rende necessario un periodo temporaneo
di inserimento in comunità.
b) La struttura che accoglie minori con gravi
patologie della relazione e della comunicazione prevede l’inserimento di
soggetti con i seguenti disturbi:
- Disturbi dello spettro autistico con
gravi disturbi del comportamento;
- Disabilità intellettiva medio-grave
con gravi disturbi del comportamento.
Situazioni nelle quali è previsto
l’inserimento nella struttura:
- Necessità (rilevata dai servizi
territoriali di NPIA) di periodi di residenzialità terapeutica;
-
Provvedimenti di allontanamento disposti dal Tribunale per i Minorenni a causa
dell’inadeguatezza dell’ambiente familiare.
Organi invianti: i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali
Casi particolari
- E’ possibile l’inserimento di n. 1 minore del circuito penale
per struttura.
3. DURATA: L’inserimento deve prevedere una durata limitata,
che non vada oltre l’anno, prorogabile una volta per situazioni particolarmente
complesse e adeguatamente motivate.
4. CAPACITA’ RICETTIVA: 10 posti
5. UBICAZIONE:
- contesto residenziale
- collocata in modo da favorire i
rapporti con le istituzioni formative
- buoni trasporti
- possibilità
di buone connessioni con il tessuto sociale
- non in contesti
stigmatizzanti
- in struttura a sé stante e con spazi esterni (giardino,
ecc.)
6. REQUISITI STRUTTURALI:
- stanze a 1-2 letti, con almeno mq. 9 per una persona e mq. 16
per due persone;
- ogni minore deve avere uno spazio che può considerare
come suo: almeno un armadio personale per conservare oggetti e indumenti
personali, una scrivania ed una sedia;
- le camere devono avere
illuminazione naturale, adeguato oscuramento ed areazione;
-
l’arredamento, conforme a quanto in uso nelle civili abitazioni ed appropriato
alle necessità degli utenti, deve offrire condizioni di vivibilità buone, le
stanze siano arricchite di elementi decorativi, la biancheria, non di tipo
ospedaliero, sia in buone condizioni e disponibile in quantità adeguata;
-
i bagni devono essere in numero minimo di n.1 ogni due stanze, forniti di
lavabo, vaso, bidet, doccia, con almeno n.1 servizio dotato di vasca da bagno
e n.1 servizio attrezzato per i disabili;
- bagno e camera da letto
dedicati al personale di servizio;
- la cucina deve avere una superficie
minima di 16 mq, piastrellata sino a metri 2 di altezza a partire da terra,
attrezzata per la preparazione dei pasti;
- soggiorno/pranzo di ampiezza
adeguata;
- salone attrezzato per studio (scrivanie e sedie), lettura,
musica, TV;
- spazi dedicati per il personale, per i colloqui e le
riunioni;
- spazi per laboratori e attività (che possono in parte essere
condivisi con la Struttura Semiresidenziale);
- temperatura confortevole
(riscaldamento, eventuale climatizzazione);
- automezzi propri o condivisi
con la Struttura Semiresidenziale adeguati al numero dei pazienti;
-
rapido servizio di sostituzione degli arredi difettosi o rovinati.
7. SICUREZZA: La struttura non deve affacciarsi immediatamente
sulla strada;
- deve essere collocata al pianterreno e/o al primo piano;
-
le porte dei bagni devono poter essere con chiave, ma eventualmente apribili
dall’esterno (solo con intervento dell’operatore);
- l’arredamento deve
essere ignifugo, senza oggetti pericolosi, ma solido per poter resistere a
eventuali momenti di crisi dei pazienti;
- porte e serramenti devono
essere robusti (le porte devono poter essere eventualmente chiuse a chiave
dagli operatori nel caso di gravi situazioni di necessità);
- finestre con
meccanismi di sicurezza per la chiusura;
- i coltelli e gli oggetti
acuminati, nonché eventuali attrezzi di lavoro per il giardino o simili ed i
detersivi devono poter essere tenuti in ambienti chiusi a chiave con il
controllo degli operatori quando necessario;
- i farmaci devono essere
mantenuti in un armadio chiuso a chiave;
- non devono esserci appigli per
attaccare funi o lenzuola, o quelli esistenti devono piegarsi sotto il peso
del corpo;
- è opportuno che la cottura dei cibi avvenga tramite piastre
elettriche, eliminando il gas nella struttura. Il gas metano andrebbe
utilizzato solo per il riscaldamento;
- i vetri devono essere
antisfondamento;
Deve, inoltre, essere garantito il rispetto delle
normative vigenti per quanto riguarda:
- protezione antisismica
-
protezione antincendio
- protezione acustica
- sicurezza elettrica e
continuità elettrica
- sicurezza antinfortunistica (D.lgs. 626/94 e ss.mm.
ed ii.)
- igiene dei luoghi di lavoro
- eliminazione delle barriere
architettoniche
- smaltimento dei rifiuti (inclusi eventuali rifiuti
speciali)
- sicurezza degli impianti.
8. ORGANIZZAZIONE: La struttura è funzionalmente connessa con
i Servizi territoriali di NPIA e, possibilmente, con le Strutture
Semiresidenziali Terapeutiche per Minori.
Devono esistere procedure e protocolli scritti su:
-
rapporti con servizi invianti
- accoglienza
- rapporti con la famiglia
- dimissione
- interruzioni della permanenza
- modalità di
raccolta e conservazione della documentazione clinica
- modalità di
gestione di situazioni di emergenza, con reperibilità del medico NPIA della
struttura
- modalità di valutazione dell’andamento e degli esiti, con
formulazione di indicatori per la valutazione della efficacia del trattamento
Devono essere previsti:
- un incontro semestrale di sintesi,
programmazione e verifica organizzativa della struttura, in cui analizzare il
periodo trascorso e definire gli obiettivi per il successivo;
- un
Regolamento interno della Struttura, elaborato nel rispetto di quanto definito
sopra;
- per ciascun utente, un progetto terapeutico stilato dall’equipe
allargata, che indichi le modalità di inserimento, gli obiettivi, la durata
dell’intervento e i dettagli della collaborazione con famiglia, con i Servizi
Sociali del Comune di residenza e con il Servizio NPIA territoriale;
- la
conoscenza e la condivisione da parte dei genitori o tutori delle modalità di
funzionamento della Struttura (Regolamento Interno) e del Progetto
terapeutico, mediante sottoscrizione di un “ consenso informato “.
9. PERSONALE:
- équipe multidisciplinare di operatori esperti di età
evolutiva;
- neuropsichiatra infantile: 20 ore settimanali con
reperibilità per l’urgenza;
- psicologo clinico formato in età evolutiva:
20 ore settimanali;
- n. 1 responsabile di struttura (educatore
professionale o tecnico della riabilitazione psichiatrica o assistente
sociale);
- n. 2 educatori professionali e n. 2 tecnici della
riabilitazione psichiatrica a tempo pieno organizzati su turni diurni,
funzionali alla realizzazione dei progetti terapeutico-riabilitativi;
- n.
1 infermiere per turno;
- n. 1 operatore socio-sanitario per turno;
-
n. 2 ausiliari sociosanitari addetti alle pulizie
- massima stabilità del
personale e basso turn-over;
- esperti per la organizzazione e conduzione
dei laboratori;
- possibile presenza di tirocinanti, che, in ogni caso,
non possono essere conteggiati nel raggiungimento degli standard di personale;
- possibile presenza di volontari e obiettori di coscienza, purchè
adeguatamente e preventivamente formati.
Art. 2
Struttura semiresidenziale terapeutica dedicata
per il trattamento extraospedaliero dei disturbi
psichiatrici gravi in preadolescenza e adolescenza
1. La struttura semiresidenziale terapeutica dedicata per il
trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi in preadolescenza e
adolescenza, con range di apertura tra le ore 8.00 e le ore 20.00, garantisce
almeno 8 ore consecutive di attività per 6 giorni settimanali.
La struttura
assicura 20 posti, eventualmente articolati su 2 sedi da 10 a seconda della
situazione orografica del territorio.
Accoglie minori con disturbi
psicopatologici, disabilità intellettiva con gravi disturbi del comportamento,
gravi patologie della comunicazione, relazione e socializzazione che necessitano
sia di interventi complessi e coordinati che di ospitalità a ciclo diurno e per
periodi definiti nel tempo
Devono essere previste strutture
differenziate e specifiche per
a) Disturbi psicopatologici, di socializzazione e del
comportamento;
b) Gravi patologie della relazione e della comunicazione e
disabilità intellettiva
con la finalità di effettuare interventi
educativo-terapeutico-riabilitativi complessi e coordinati che consentano di:
- acquisire abilità cognitive, comunicative e relazionali
-
acquisire le autonomie possibili adeguate al proprio contesto ambientale
-
prevenire la cronicizzazione dei disturbi
- contenere il rischio dei
ricoveri impropri
- garantire continuità e raccordo con le strutture
educative di appartenenza del minore /pre-adolescente e adolescente
Devono essere previste attività laboratoriali di tipo espressivo,
pratico manuale, eventualmente di pre-avviamento al lavoro o, comunque,
finalizzate all’acquisizione di nuove competenze. Andrà, inoltre, garantita, là
dove il progetto terapeutico-riabilitativo individualizzato lo prevede, la
frequenza scolastica e/o percorsi di formazione personale professionale esterni
alla struttura.
La struttura semiresidenziale è parte integrante dei
Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e l’Adolescenza.
Può
condividere parte degli spazi con la struttura residenziale, se attivata in quel
territorio.
2. DESTINATARI: Soggetti di età compresa tra 11 e 18 anni
(con suddivisione per fasce d’età: 11-13 e 14-18 anni) e per tipologia di
disturbo. In casi particolari è possibile
l’inserimento di bambini di età inferiore a 11 anni o la
prosecuzione del progetto oltre i 18 e fino a massimo 21 anni (è da riferirsi
solo agli inserimenti avviati prima della maggiore età).
a) La struttura semiresidenziale che accoglie minori con
difficoltà di natura psipatologica di socializzazione e di comportamento,
prevede l’inserimento di soggetti con i seguenti disturbi:
- Disturbi
della condotta
- Psicosi
- Gravi disturbi di personalità
- Altre
problematiche psicopatologiche gravi, per le quali si rende necessario un
periodo temporaneo di inserimento in comunità.
b) La struttura
semiresidenziale che accoglie minori con gravi patologie della relazione e
della comunicazione prevede l’inserimento di soggetti con i seguenti disturbi:
- Disturbi dello spettro autistico con gravi disturbi del comportamento;
- Disabilità intellettiva medio-grave con gravi disturbi del
comportamento.
Situazioni nelle quali è previsto l’inserimento in struttura
semiresidenziale:
- Necessità (rilevata dai servizi territoriali di NPIA) di
periodi di semiresidenzialità terapeutica
- Provvedimenti disposti dal
Tribunale per i Minorenni
Organi invianti: Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali.
Casi particolari:
- E’ possibile l’inserimento di n. 1 minore del circuito penale
per struttura.
3. DURATA
L’inserimento è correlato al progetto
terapeutico, con verifiche semestrali.
4. CAPACITA’ RICETTIVA
Organizzazione in moduli con un
massimo di 5 utenti ciascuno (capacità ricettiva massima di 20 utenti),
differenziati per fasce di età e tipologia del disturbo.
5. UBICAZIONE:
La struttura deve essere collocata in
contesto abitato o ben collegata al tessuto urbano, allocata in contesti non
stigmatizzanti, e deve permettere di svolgere attività anche presso i luoghi
d’incontro del territorio (oratorio, centri di aggregazione, etc).
6. REQUISITI STRUTTURALI:
- Cucina con una superficie minima di 16 mq, piastrellata sino a
metri 2 di altezza a partire da terra, attrezzata per la preparazione dei
pasti;
- Soggiorno/pranzo di ampiezza adeguata;
- Stanza per il
medico;
- Stanza per i colloqui psicologici e sociali;
- Infermeria;
- Stanza per il time out;
- Sala riunioni - salone attrezzato per
studio (scrivanie e sedie), lettura, musica, TV;
- Spazi per laboratori e
attività (che possono del tutto o in parte essere condivisi con struttura
residenziale;
- Servizi igienici: separati per sesso, adeguati per i
disabili e differenziati per operatori e utenti; i servizi igienici per gli
utenti devono essere dotati anche di doccia;
- Temperatura confortevole,
sia d’inverno sia d’estate (riscaldamento, climatizzazione);
- Automezzi
propri o condivisi con la struttura residenziale;
- Manutenzione ordinaria
e straordinaria.
7. SICUREZZA:
La struttura non deve dare immediatamente sulla strada,
soprattutto se di grande traffico;
- Non deve essere collocata a piani
alti (pianterreno, primo piano);
- Le porte dei bagni devono poter essere
chiuse con chiave, ma apribili dall’esterno (solo con intervento
dell’operatore);
- L’arredamento deve essere ignifugo, senza oggetti
pericolosi, ma solido per poter resistere a eventuali attacchi distruttivi dei
pazienti;
- Porte e serramenti devono essere robusti, che possano essere
eventualmente chiusi a chiave dagli operatori nel caso di gravi situazioni di
necessità;
- Finestre con meccanismi di chiusura di sicurezza;
- I
coltelli e gli oggetti acuminati, nonché eventuali attrezzi di lavoro per il
giardino o simili, o detersivi, devono poter essere tenuti in ambienti chiusi
a chiave con il controllo degli operatori;
- E’ opportuno che la cottura
dei cibi avvenga tramite piastre elettriche, eliminando il gas nella
struttura; il gas metano andrebbe utilizzato solo per il riscaldamento;
-
I vetri debbono essere antisfondamento;
Deve inoltre essere garantito il
rispetto delle normative vigenti per quanto riguarda:
- protezione
antisismica
- protezione antincendio
- protezione acustica
-
sicurezza elettrica e continuità elettrica
- sicurezza antinfortunistica
(D. lgs. 626/94 e ss.mm. e ii.)
- igiene dei luoghi di lavoro
-
eliminazione delle barriere architettoniche
- smaltimento dei rifiuti
(inclusi eventuali rifiuti speciali se vi è uso di farmaci)
- sicurezza
degli impianti.
8. ORGANIZZAZIONE:
Organi invianti: i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e
dell’Adolescenza territoriali
- cooperazione con tutte le risorse
pubbliche e private e con le associazioni
- coordinamento con gli altri
servizi per adolescenti dell’area socio-assistenziale e sanitaria
Devono
esistere procedure e protocolli scritti su:
- rapporti con servizi
invianti
- accoglienza
- rapporti con la famiglia
- dimissione
- interruzioni
- emergenze
- modalità di raccolta e conservazione
della documentazione clinica
- modalità di gestione di situazioni di
emergenza
- modalità di valutazione dell’andamento e degli esiti con
formulazione di indicatori per la valutazione della efficacia del trattamento
- reperibilità del medico NPIA della struttura nelle ore di apertura della
stessa
- deve essere previsto un momento semestrale di sintesi,
programmazione e verifica organizzativa della struttura, in cui analizzare il
periodo trascorso e definire gli obiettivi per il successivo
- adozione di
un Regolamento Interno del Centro, elaborato nel rispetto di quanto definito
sopra
- nel progetto terapeutico, stilato dall’equipe allargata, andranno
definite le modalità di inserimento, gli obiettivi, i tempi, la durata
dell’intervento e i dettagli della collaborazione con famiglia, comune di
residenza, NPIA territoriale
- gli utenti (genitori o tutori e ospiti se
maggiorenni) devono conoscere le modalità di funzionamento del centro
(Regolamento Interno), condividere gli obiettivi del progetto terapeutico e
sottoscrivere un “consenso informato”
devono esistere i seguenti
protocolli d’intesa:
- con i Servizi di NPIA territoriali (servizi del
territorio all’interno del quale è collocata la struttura semiresidenziale,
servizi territoriali di NPIA invianti)
- con i Servizi socio-assistenziali
degli Enti Locali
- con il SERT
- con il Sistema Giudiziario
- con
il Sistema Scolastico
- con le Organizzazioni del Terzo settore
- con
la Medicina di Base di riferimento e/o di competenza
- con il 118 ed il
Pronto Soccorso per la gestione delle urgenze
- orari di apertura della
struttura estremamente flessibili a secondo delle necessità.
9. PERSONALE:
- Equipe multidisciplinare di operatori esperti di età evolutiva
in rete con le Unità Operative territoriali di NPIA;
- massima stabilità
del personale e basso turn over;
- Neuropsichiatra Infantile: 6 ore
settimanali;
- Psicologo: 6 ore settimanali;
- n. 1 Responsabile della
struttura (educatore professionale o tecnico della riabilitazione psichiatrica
o assistente sociale);
- n. 6 Tecnici riabilitazione psichiatrica o
Educatori professionali, a copertura di tutte le ore di attività;
-
Infermieri: n.1 presente per tutte le ore di attività;
- Operatori
socio-sanitari: n.1 presente per tutte le ore di attività;
- n. 1
Ausiliario sociosanitario addetto alle pulizie;
- Personale dedicato al
servizio trasporto ed al servizio mensa, qualora detti servizi non siano
affidati all’esterno;
- Esperti per le attività di laboratorio;
Nel caso di struttura articolata su due sedi da 10 posti, il
personale di cui sopra deve essere equamente distribuito al 50% tra le due
articolazioni;
Possibile presenza di tirocinanti, che, in ogni caso, non
possono essere conteggiati nel raggiungimento degli standard di personale;
Possibile presenza di volontari e obiettori di coscienza, purché
adeguatamente e preventivamente formati. Entrambi non possono essere conteggiati
nel raggiungimento degli standard di personale;
Piano della formazione degli
operatori, sia all’avvio della struttura, sia permanente.
Art. 3
Determinazione del fabbisogno
1. A modifica ed integrazione del Regolamento
Regionale n. 3/2006, l’art. 1, sub A, dopo la lett.e), è così integrato:
c) Strutture residenziali e semiresidenziali terapeutiche
dedicate per il trattamento extraospedaliero dei disturbi psichiatrici gravi
in preadolescenza e adolescenza
Il fabbisogno viene determinato come segue:
ASL Bari
- n. 3 strutture residenziali, allocate, sul
territorio della ASL, a nord, al centro ed a sud
- n. 4 strutture
semiresidenziali, di cui una a nord, una al centro, una nell’area ovest, una
nell’area sud
ASL BT
- n. 1 struttura residenziale allocata al centro
della ASL
- n. 2 strutture semiresidenziali, di cui una nella zona interna
ed una sulla litoranea
ASL Brindisi
- n. 1 struttura residenziale
allocata al centro della ASL
- n. 2 strutture semiresidenziali, di cui una
allocata nell’area nord ed una nell’area sud
ASL Foggia
- n. 3
strutture residenziali, allocate, sul territorio della ASL, a nord, al centro
ed a sud
- n. 3 strutture semiresidenziali, allocate, sul territorio della
ASL, a nord, al centro ed a sud
ASL Lecce
- n. 3 strutture
residenziali, allocate, sul territorio della ASL, una al centro, una a sud,
una nell’area nord ionica
- n. 3 strutture semiresidenziali, di cui una al
centro, una a sud, una nell’area nord ionica
ASL Taranto
- n. 1
struttura residenziale allocata al centro della ASL
- n. 2 strutture
semiresidenziali, di cui una al centro e l’altra nell’area ovest della ASL
Art. 4
Verifiche e sanzioni
1. Le verifiche sul rispetto delle disposizioni di legge, sul
possesso e sulla permanenza dei requisiti generali e di quelli strutturali,
tecnologici e organizzativi specifici sono effettuate dai Dipartimenti di
Prevenzione, di concerto con i Dipartimenti di Salute Mentale della ASL
competente per territorio, ai sensi dellaL.R.
28 maggio 2004, n. 8 e ss.mm. e ii.
2. Le cause di decadenza
dell’autorizzazione, oltre quelle di cui al presente Regolamento, sono quelle
previste dall’ art.
10 della L. R. 28 maggio 2004, n. 8 e ss.mm. e ii.
3. Per quanto
attiene il regime sanzionatorio, si rinvia a quanto espressamente disciplinato
in materia dall’art.15
della L. R. 28 maggio 2004, n. 8 e ss. mm. e ii.
Art. 5
Norma di rinvio
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente
Regolamento, si rinvia alla normativa regionale vigente in materia, ed in
particolare alla L.R.
8/2004 e ss. mm. e ii. e al Regolamento
Regionale n. 3/2005 e ss. mm. e ii., e alla normativa nazionale vigente in
materia.
Art. 6
Norma abrogativa
1. Il presente Regolamento abroga e sostituisce i Regolamenti
Regionali n. 9 del 10 febbraio 2010 e n.
9 del 18 aprile 2014.
Il presente Regolamento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale
della Regione Puglia ai sensi e per gli effetti dell’ art.
53 comma 1 della L.R.12/05/2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”.E’
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento
della Regione Puglia.
Dato a Bari, addì 8 luglio 2014