Art.
1
Modifica
all’articolo 2
bis. della legge
regionale 20 maggio 2014, n. 26
1.
All’articolo 2
bis.. della legge
regionale 20 maggio 2014, n. 26 (Disposizioni per favorire l’accesso dei
giovani all’agricoltura e contrastare l’abbandono e il consumo dei suoli
agricoli. Istituzione della Banca della Terra di Puglia), come inserito
dall’articolo 4, comma 1, della legge regionale 29 maggio 2017, n. 15, il comma
5 è sostituito dal seguente:
“5.
Ove i comuni, nei termini assegnati, non provvedono agli adempimenti previsti
dai commi 1, 2 e 3, e dall’articolo 2, comma 6, il Dipartimento agricoltura
della Regione Puglia, previa diffida ad adempiere, comunica al comune
inadempiente il termine entro il quale dovrà provvedere. Decorso tale ultimo
termine la Giunta regionale nomina il segretario generale del comune
inadempiente quale commissario ad acta che vi provvede.”.
Art.
2
Modifica
alla legge
regionale 10 luglio 2006, n. 19
1.
All’articolo 31
ter. della legge
regionale 10 luglio 2006, n. 19 (1) (Disciplina
del sistema integrato dei servizi sociali per la dignità e il benessere delle
donne e degli uomini in Puglia), come aggiunto dall’articolo 1 della legge
regionale 10 aprile 2015, n. 22, dopo il comma 7, è inserito il seguente:
“7
bis. Il Garante non può esercitare altre attività di lavoro autonomo o
subordinato. Il conferimento della carica di Garante a lavoratore dipendente
pubblico ne determina il collocamento in aspettativa non retribuita per tutta la
durata del mandato. Il Consiglio regionale rimborsa al datore di lavoro i
contributi relativi al trattamento di quiescenza del lavoratore subordinato
eletto alla carica di Garante, inclusa la quota a carico del lavoratore,
calcolati sulla retribuzione in godimento all’atto del collocamento in
aspettativa.
(1) Anno rettificato con avviso BURP n. 58 del
26/04/2018
La
presente legge è pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione Puglia ai
sensi e per gli effetti dell’articolo 53,
comma 1, della legge
regionale 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”.
È
fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della
Regione Puglia.