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Codice delle Leggi
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Regolamento Vigente

Anno
2009
Numero
10
Data
30/06/2009
Abrogato
 
Materia
Agricoltura - foreste - caccia e pesca
Titolo
Tagli boschivi
Note
Pubblicato nel B.U.R.Puglia n. 101 del 6 luglio 2009
Allegati
Nessun allegato

 

 TITOLO I

Regolamento implicitamente  abrogato   regolamento regionale n.19/2017

IL PRESIDENTE DELLA

GIUNTA REGIONALE

Visto l’art. 121 della Costituzione, così come modificato dalla legge costituzionale 22 novembre 1999 n. 1, nella parte in cui attribuisce al Presidente della Giunta Regionale l’emanazione dei regolamenti regionali;

Visto l’art. 42, comma 2, lett. c) L. R. 2 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;

Visto l’art. 44, comma 3, L. R. 12 maggio 2004, n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;

 

Vista la L.R. 31 maggio 2001 n. 14;

 

Visto il R.R. 18 gennaio 2002 n. 1;

 

Vista la L.R. 21 maggio 2002 n. 7;

 

Visto il R. R. 18 luglio 2008 n. 15, così come modificato dal R.R. 22 dicembre 2008 n. 28;

 

Vista la Delibera di Giunta Regionale n. 1019 del 23.06.09 di adozione del Regolamento;

 

 

EMANA

Il seguente Regolamento:

 

 

Art. 1

(Finalità)

Il presente regolamento, redatto ai sensi dell’art. 29 della Legge Regionale del 31 maggio 2001, n. 14 “Disposizioni in materia forestale”, prescrive le procedure tecnico - amministrative da adottarsi per i tagli boschivi in Puglia.

Esso è valido per tutti i complessi boscati, ovunque ubicati sul territorio regionale, ai fini del rilascio delle autorizzazioni al taglio, di qualsiasi natura esso sia, da parte del Servizio Foreste della Regione Puglia, ivi compresi i boschi di proprietà regionale e quelli in occupazione temporanea da parte del predetto Servizio Foreste.

Non sono soggetti ad autorizzazione i tagli in giardini pubblici e privati, di alberature stradali, di castagneti da frutto, di impianti dì frutticoltura, nonché i tagli negli impianti di arboricoltura da legno finalizzati ad esclusiva produzione di biomassa realizzati in terreni agricoli, così come da decreto legislativo n. 227/2001.

Per i tagli degli alberi presenti nei centri urbani ricadenti in ZPS si applica il R.R. 28 settembre 2005, n. 24.

Art. 2

(Istanze)

Chiunque intenda procedere all’utilizzazione di fine turno, al taglio colturale principale o intercalare, fitosanitario e di ricostituzione in boschi cedui, cedui composti, fustaie e formazioni a macchia mediterranea, nonché ad interventi di qualsiasi natura, anche di ingegneria naturalistica o a scopi ambientali, che comportino il taglio di piante di interesse forestale, deve produrre domanda o richiesta di autorizzazione al taglio, in carta semplice, alla sezione Provinciale del Servizio Foreste competente per provincia, secondo le modalità previste dall’ art. 3, dal 1° aprile al 30 settembre di ogni anno. Le istanze presentate fuori termine sono archiviate d’Ufficio, ad eccezione di quelle relative a situazioni particolari, debitamente documentate, relative alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità.

Art. 3

(Domanda o richiesta
di autorizzazione al taglio)

Per piante isolate, filari di piante e gruppi di piante

La domanda di taglio di piante di interesse forestale, isolate o in gruppo, radicate in terreni nudi, seminativi o coltivati, nonché filari di piante forestali lungo muri di confine, deve indicare:

a)      Dati anagrafici del proprietario/conduttore del fondo rustico interessato dal taglio delle piante di interesse forestale;

b)      Comune, località, foglio/i e particella/e.

c)      Età media delle piante oggetto di taglio.

   Alla domanda deve essere allegato:

·        Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà alla titolarità del fondo rustico;

·        Certificato e planimetria catastali;

·        Documentazione fotografica panoramica del sito e delle piante soggette al taglio e aree circostanti.

 

Per formazioni boschive e a macchia mediterranea

La richiesta di autorizzazione al taglio di boschi d’alto fusto, cedui composti, cedui matricinati, nonché delle formazioni a macchia mediterranea, invece, dovrà riportare le seguenti informazioni:

a)      Dati anagrafici del proprietario/conduttore del bosco;

b)      Comune, località, foglio/i e particella/e del bosco da sottoporre a taglio;

c)      Forma di governo e di trattamento del bosco (ceduo, ceduo composto, fustaia coetanea, fustaia disetanea, macchia mediterranea);

d)      Data dell’ultima utilizzazione del bosco;

e)      Età del popolamento boschivo;

f)        Presenza e composizione del sottobosco.

La predetta richiesta di autorizzazione al taglio boschivo deve essere corredata della relazione tecnica, a firma di un dottore forestale abilitato (o dottore agronomo), contenente la seguente documentazione ed i necessari dati tecnici:

·        Titolo di proprietà e/o di conduzione del bosco;

·        Cartografia catastale (planimetria in scala adeguata);

·        Ampia documentazione fotografica del bosco oggetto di taglio.

 

Per boschi cedui

Inferiori ad 1 ettaro e per massa legnosa asportabile inferiore a 150 q.li

-            Sostenibilità del bosco a subire il taglio e descrizione dello stato del popolamento;

-            Specie presenti e prevalenti;

-            Numero delle ceppaie e delle piante da seme;

-            Numero medio dei polloni/ceppaia;

-            Diametro medio e altezza media del popolamento;

-            Stima della massa legnosa da utilizzare, espressa in m3 o q.1i;

 

Superiori ad 1 ettaro e per massa asportabile superiore a 150 q.li:

Si riportano le informazioni relative al punto precedente, completate da:

-            Aree di saggio di 400 m2 rappresentante la situazione media del popolamento oggetto di taglio (una per ogni 5 ettari di superficie da utilizzare), identificate sul terreno e riportate nel piedilista di cavallettamento a partire da un diametro delle piante di cm 5, misurato a m 1,30 dal suolo, nonché l’altezza media del popolamento dell’area di saggio;

-            Planimetria 1:2.000 - 4.000 dell’area interessata dal taglio e corografia 1:25.000;

-            Individuazione delle linee di esbosco.

In tutti i boschi cedui da sottoporre al taglio, il tecnico trasmetterà alla sezione provinciale del Servizio Foreste, competente per territorio, una “relazione tecnica” nella quale saranno riportate il numero e le caratteristiche delle matricine da rilasciare a dote del bosco secondo quanto previsto dalle Prescrizioni di Massima e di Polizia Forestale vigenti nella provincia. Nella stessa relazione dovranno essere indicate le specie arbustive da tutelare.

Le matricine e gli allievi devono essere scelti fra i soggetti più sviluppati e meglio conformati, escludendo quelli aduggiati, filati e scarsi di chioma, e distribuiti in modo non necessariamente uniforme su tutta la superficie (anche per gruppi), in relazione alla maggiore o minore resistenza all’isolamento e comunque con diametro a petto d’uomo non inferiore a cm 12,5. A parità di condizioni è preferibile il rilascio di piante da seme. Vanno altresì rilasciate tra le matricine le specie secondarie, arbustive ed arborescenti, di particolare interesse forestale.

I cedui fortemente degradati per cause diverse (ad esempio cause biotiche ed abiotiche, ecc.) non potranno essere oggetto di taglio di utilizzazione fino a quando il bosco non si presenterà in buone condizioni vegetative.

 

Per fustaie e cedui composti

Per tagli inferiori a 5.000 m2

Compatibilità del bosco a subire il taglio mediante:

-            Descrizione dello stato del popolamento;

-            Specie presenti e prevalenti;

-            Numero delle piante da seme;

-            Stima della massa legnosa da utilizzare, espressa in m3 o q.1i;

Per tagli superiori a 5.000 m2

Si riportano le informazioni relative al punto precedente, completate da:

-            Aree di saggio di 1.000 m2 rappresentative della situazione media del popolamento oggetto di taglio (una per ogni 3 ettari di superficie da utilizzare), identificate sul terreno e riportate nel piedilista di cavallettamento a partire da un diametro delle piante di cm 7,5, misurato a m 1,30 dal suolo, nonché l’altezza media del popolamento dell’area di saggio;

-            Planimetria in scala 1:2.000 - 4.000 dell’area interessata dal taglio e corografia in scala 1:25.000;

-            Individuazione delle linee e piste di esbosco.

Nel caso di piante di interesse forestale isolate, in gruppi o in filare, e non soggette a vincolo paesistico o di interesse artistico o storico, oggetto di taglio con evidenti sintomi di instabilità o di deperimento o di attacchi parassitari e che pertanto presentano pericolo per la pubblica incolumità, è prevista la preventiva comunicazione e relativa documentazione fotografica al Servizio Foreste della Regione Puglia, e agli altri Enti competenti per territorio. (1)

(1) Comma aggiunto dal r.r. n. 29/2009 , art. 1.

 

Art. 4

(Tagli boschivi in aree protette)

Gli interventi di tagli boschivi ricadenti in Zone di Protezione Speciale (Z.P.S.) e in Siti di Importanza Comunitaria (S.I.C.) necessitano del preventivo parere di valutazione d’incidenza, rilasciato dall’Ufficio e/o Servizio Ambiente della Provincia, competente per territorio, da allegare alla richiesta di autorizzazione al taglio boschivo. L’autorizzazione boschiva del Servizio Foreste è propedeutica al rilascio del nulla-osta da parte degli Enti parco e delle aree protette regionali presenti in Puglia.

Per particolari e motivate esigenze, il Servizio Foreste potrà convocare conferenze di servizi finalizzate all’acquisizione di pareri e/o autorizzazioni in materia di tagli boschivi.

Per i criteri minimi uniformi relativi alle misure di conservazione degli ambienti forestali delle Z.P.S. e dei S.I.C. della Puglia, si rimanda al regolamento regionale 18 luglio 2008, n. 15, come modificato ed integrato dal regolamento regionale 22 dicembre 2008, n. 28.

 

Art. 5

(Tagli in boschi percorsi dal fuoco)

Gli interventi di tagli boschivi ricadenti in aree percorse dal fuoco saranno oggetto di una particolare procedura di verifica e valutazione da parte delle sezioni provinciali del Servizio Foreste, competenti per territorio, ai sensi della normativa comunitaria, nazionale, regionale e provinciale vigente in materia di incendi boschivi.

Il Servizio Foreste potrà convocare conferenze di servizi finalizzate all’acquisizione di pareri e/o autorizzazioni per il ripristino e il restauro vegetativo di aree percorse dal fuoco.

 

Art. 6

(Registro dei tagli)

 

E’ istituito presso ogni sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio il registro dei tagli. In esso dovranno essere riportati i dati ritenuti necessari al monitoraggio delle utilizzazioni e alla statistica forestale, secondo lo schema predisposto dal Servizio Foreste.

Ogni sezione provinciale del Servizio Foreste trasmetterà all’Ufficio Coordinamento Servizi Forestali del Servizio Foreste con cadenza semestrale, copia del registro dei tagli.

 

Art. 7

(Identificazione delle piante)

Le piante da tagliare di interesse forestale, isolate o in gruppo, radicate in terreni nudi, seminativi o coltivati, nonché costituenti filari di piante lungo muri di confine, sono identificate tramite anellatura con vernice di colore rosso e/o verde a m 1,30 dal suolo.

Le piante da escludere dal taglio boschivo (matricine) nei cedui matricinati sono identificate tramite anellatura e numerazione progressiva con vernice di colore rosso e/o verde a m 1,30 dal suolo e il loro numero e diametro devono essere riportato in apposito piedilista di cavallettamento.

Le piante da abbattere nelle fustaie di conifere sono identificate tramite anellatura con vernice di colore rosso e/o verde a m 1,30 dal suolo e il loro diametro riportato in apposito piedilista di cavallettamento con indicazione delle specie di appartenenza.

Le piante da abbattere nelle fustaie di latifoglie e nei cedui composti, unitamente all’anellatura a m 1,30 dal suolo e al piedilista di cavallettamento, devono essere oggetto di “martellata”. All’uopo sarà utilizzato il Martello Forestale regionale, il cui sigillo sarà apposto alla base dei fusti da abbattere, previa specchiatura al ceppo, con l’indicazione della numerazione progressiva.

Art. 8

(Martello Forestale regionale)

Il Martello Forestale della Regione Puglia costituisce l’unico strumento di identificazione delle piante forestali nelle aree soggette a taglio sul territorio regionale.

Il Martello Forestale riporta un sigillo di diametro di cm 3,50, la sigla R.P. e la numerazione progressiva a partire da 001 fino a 100.

Art. 9

(Assegnazione del martello forestale regionale

per il taglio di piante nella fustaia

di latifoglie e nei cedui composti)

 

Il Dirigente dell’Ufficio Coordinamento Servizi forestali incaricherà un funzionario regionale della custodia dei martelli forestali in dotazione e dell’ aggiornamento costante del registro dei tagli.

Il funzionario incaricato affiderà un martello forestale ad ogni tecnico, dottore forestale o dottore agronomo, regolarmente iscritto all’albo professionale d’appartenenza, incaricato dal proprietario/conduttore del bosco a redigere la “relazione tecnica” di taglio.

Il martello forestale sarà affidato per un periodo massimo di 45 giorni, previa definizione con il funzionario della sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio dei criteri di selezione delle piante. Tale periodo può essere prorogato previa richiesta, debitamente motivata, presentata dal tecnico incaricato alla sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio.

Il martello forestale è ritirato personalmente dal tecnico, che si impegna a rispettare le condizioni prescritte dalla sezione provinciale per la sua gestione.

Il tecnico incaricato esegue la “martellata”, contrassegnando con l’apposito sigillo le piante.

La riconsegna del martello è effettuata personalmente dal tecnico entro e non oltre il giorno ultimo stabilito, pena l’archiviazione d’ufficio della richiesta di autorizzazione di taglio.

Il tecnico incaricato è tenuto a dirigere le operazioni di taglio ed attestare, ad ultimazione delle stesse, la regolare esecuzione degli interventi rispetto all’autorizzazione concessa, da trasmettere alla competente sezione provinciale del Servizio Foreste.

Art. 10

(Smarrimento o furto del martello forestale)

In caso di smarrimento o furto del martello forestale il consegnatario dovrà esporre denuncia presso le sedi dei Carabinieri o Polizia di Stato o Corpo Forestale dello Stato, nonché darne tempestiva comunicazione scritta e copia della denuncia alla sezione provinciale competente per territorio. I lavori selvicolturali resteranno sospesi sino all’assegnazione del nuovo martello forestale.

La mancata riconsegna del martello forestale, entro il termine di cinque giorni, comporterà, in ogni caso, il pagamento da parte del consegnatario della somma di euro 300,00 in favore della Regione Puglia. In caso di mancato versamento, al tecnico in questione non potrà essere affidato altro martello forestale e di tale inadempienza sarà oggetto di denuncia presso le sedi di cui al comma 1 e comunicazione all’Ordine Provinciale dei dottori forestali ed agronomi competente per territorio.

Art. 11

(Estinzione del martello forestale)

In caso di mancata riconsegna, furto o smarrimento del martello forestale, lo stesso sarà dichiarato fuori uso con provvedimento del Dirigente del Servizio Foreste e non potrà essere più adoperato nel territorio regionale. Di tanto sarà fatta comunicazione a tutte le strutture forestali regionali nonché a quelle che hanno competenza nella sorveglianza e vigilanza del territorio.

Art. 12

(Piedilista di cavallettamento)

Per i boschi governati a ceduo, ceduo composto e fustaia dovrà essere redatto, da parte del tecnico incaricato, un apposito piedilista di cavallettamento secondo le indicazioni della sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio.

Nel piedilista di cavallettamento vengono indicate, per il ceduo matricinato, le piante da rilasciare al taglio, mentre, per le fustaie di conifere, di latifoglie e per i cedui composti, vengono indicate le piante da abbattere.

Art. 13

(Inizio dei lavori di taglio)

L’autorizzazione al taglio boschivo, da rilasciare entro novanta giorni dalla data dell’istanza, a firma di un dottore forestale o dottore agronomo abilitato del Servizio Foreste, ha validità 365 giorni a partire dalla data di notifica del provvedimento autorizzatorio.

Il proprietario/conduttore è tenuto a comunicare preventivamente alla sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio la data di inizio lavori.

L’ultimazione delle operazioni di taglio dovrà essere comunicata entro e non oltre dieci giorni dal termine dei lavori selvicolturali.

La ditta boschiva che effettua il taglio del bosco di proprietà pubblica e privata deve essere iscritta alla Camera di Commercio con la qualifica di “Impresa boschiva” e nell’albo regionale delle imprese boschive della Puglia, se istituito.

Il proprietario/conduttore, per superfici boscate inferiori ad ettari 1 (uno) e per massa legnosa asportabile inferiore a 150 q.li, può provvedere direttamente ad effettuare il taglio boschivo, previa autorizzazione, e soprattutto nei boschi gravati da uso civico.

Alla fine di ogni stagione silvana la sezione provinciale del Servizio Foreste competente per territorio è tenuta ad effettuare sopralluoghi su almeno il 25% dei tagli boschivi ultimati nel corso della predetta stagione silvana.   

E’ possibile concedere una sola proroga, adeguatamente motivata, per un periodo non superiore a mesi tre nell’arco di una stagione silvana. Alla scadenza del periodo di proroga, se i lavori non sono stati ultimati, la ditta è tenuta a presentare nuova istanza di autorizzazione.

 

Art. 14

(Sanzioni)

1.    Per l’inosservanza delle disposizioni previste dal presente regolamento regionale si applicano, ai sensi dell’art. 37 della L.R. 21 maggio 2002, n. 7, le seguenti sanzioni amministrative pecuniarie:

a)      da 1.500,00 euro a 3.000,00 euro per ettaro o frazione di esso per il taglio di piante nei popolamenti forestali di cui all’articolo 2 del regolamento;

b)      da 70,00 euro a 210,00 euro per il taglio di ciascuna pianta fino a 10 cm di diametro, di origine naturale, isolata, in gruppi o filare, eseguito in assenza o in difformità dell’ autorizzazione prevista;

c)      da 150,00 euro a 450,00 euro per il taglio di ciascuna pianta fino a 20 cm di diametro, di origine naturale, isolata, in gruppi o filare, eseguito in assenza o in difformità dell’autorizzazione prevista;

d)      da 300,00 euro a 900,00 euro per il taglio di ciascuna pianta fino a 30 cm di diametro. di origine naturale, isolata, in gruppi o filare, eseguito in assenza o in difformità dell’ autorizzazione prevista;

e)      da 400,00 euro a 1.200,00 euro per il taglio di ciascuna pianta fino a 40 cm di diametro, di origine naturale, isolata, in gruppi o filare, eseguito in assenza o in difformità dell’autorizzazione prevista;

f)        da 500,00 euro a 1.500,00 euro per il taglio di ciascuna pianta fino a 50 cm di diametro e oltre, di origine naturale, isolata, in gruppi o filare, eseguito in assenza o in difformità dell’autorizzazione prevista.

Per la mancata comunicazione di cui all’art. 10, comma 1, la sanzione è elevata ad euro 500,00. (2)

L’utilizzo nelle operazioni di martellata di “martello forestale” regionale contraffatto, comporterà, fatti salvi gli aspetti penali, l’applicazione di una sanzione amministrativa da euro 15.000,00 ad euro 30.000,00 per ettaro o frazione di esso di bosco martellato.

Le infrazioni concernenti la mancata osservanza nei tagli boschivi di altre leggi o regolamenti in materia forestale saranno sanzionate secondo le modalità da questi previste.

2.    All’accertamento e alla contestazione delle violazioni di cui al comma 1 provvedono gli organi direttamente designati dalle leggi, nonché i funzionari regionali di cui all’articolo 31 della L.R. 14/2001.

3.     Le disposizioni e le sanzioni previste dal presente regolamento integrano e sostituiscono le norme previste dalle Prescrizioni di Massima e Polizia Forestale (PMPF) vigenti in Puglia.

(2) Comma modificato dal r.r. n.29/2009, c. 2.

 

Art. 15

(Abrogazioni)

 

Il regolamento regionale 18 gennaio 2002, n 1 è abrogato.

 

Il presente Regolamento è dichiarato urgente ai sensi e per gli effetti dell’art. 44 comma 3 e dell’art. 53 dello Statuto ed entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.    

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo osservare come Regolamento della Regione Puglia.

Dato a Bari, addì 30 giugno 2009